FUOCO E SANGUE di George R.R. Martin
LA STORIA DIETRO LA STORIA
Fuoco e sangue (2018) di George R.R. Martin è il libro che approfondisce meglio la storia di Westeros, il mondo fantasy dove sono ambientate le avventure principali delle Cronache del ghiaccio e del fuoco (da cui la celeberrima serie televisiva di Game of Thrones).
Da non confondersi con l’omonima opera di Ernst Yunger, il libro narra infatti sotto forma di storiografia fittizia un’antologia delle generazioni di Casa Targaryen prima di Daenerys, da Aegon I (il Conquistatore) alla reggenza di Aegon III (il Flagello dei Draghi). Da molti definito come Il Silmarillion dell’opera di Martin in quanto la stesura dei fatti ricalca il modello della pseudo cronistoria, nettamente più celebre, di John R.R. Tolkien legata all’universo de Il signore degli anelli.
A partire dalle circa 200.000 parole che Martin ha rimosso nel 2014 dalla stesura dei romanzi originali, Fuoco e sangue nasce dall’unione di tre racconti inizialmente pubblicati separatamente: La principessa e la regina (per la prima volta apparso nell’antologia Dangerous Women nel 2013; leggi QUI la nostra recensione) che racconta lo svolgersi della Danza dei draghi (ovvero la guerra civile che portò all’estinzione dei draghi); il prequel The Rogue Prince (nell’antologia Rogue nel 2014) e The Sons of the Dragon (apparso nell’antologia The Book of Swords nel 2017, racconta i fatti legati ai due figli di Aegon I, ovvero Aenys I e Maegor I).

La storia è ambientata circa 300 anni prima i fatti della serie principale de Il trono di spade, e circa 80 anni prima le avventure del cavaliere errante Ser Duncan e del suo giovane scudiero “Egg” nonché futuro re Aegon V Targaryen (leggi QUI la recensione de Il cavaliere dei sette regni). Da questo spin-off è tratta la serie prequel House of the Dragon trasmessa su HBO.
L’edizione è impreziosita dalle illustrazioni (stupende, lasciatecelo dire) di Doug Wheatley, disegnatore di fumetti e concept designer. Il volume Mondadori Oscar Draghi è maneggevole, le pagine colorate sul bordo di polvere blu (non è magica purtroppo). Al termine è possibile consultare la datazione dei re Targaryen e l’albero genealogico della casata (con linee di sangue, ordine di nascita, matrimonio, ecc.).
LA CONQUISTA
La conquista di Aegon definisce la datazione del mondo tra DC e PC, niente riferimento ai vecchi partiti italiani della Vecchia Repubblica, ma a Dopo e Prima della Conquista di Aegon Targaryen. Il primo della dinastia mosse guerra contro Westeros con le due sorelle consorti e i loro draghi, e infine aveva scelto Vecchia Città come sede ribattezzandola Approdo del Re perché è il luogo dove sbarcò per ultimo. Qui fece costruire il famoso Trono di Spade fondendo le spade di tutti i lord e re che aveva sottomesso durante la guerra in cui tutti avevano conosciuto il motto di Casa Targaryen: “Fuoco e sangue“. Incoronato come re Aegon I, conquistò e unì i Sette Regni, definendoli così sin da principio anche se all’appello mancava ancora il settimo , quello di Dorne, che ancora resisteva grazie alla principessa Meria Martell soprannominata “il Rospo giallo di Dorne“.

La Prima Guerra Dorniana è raccontata ne Il regno del Drago, nel quale Dorne rende fede al suo motto (“Mai inchinata, mai piegata, mai spezzata“) ma alla fine si arrende. Le tre teste del Drago narra di come il re avesse governato insieme alle due sorelle, di come fossero nate “la regola dei sette“, “la regola del pollice” e di come la regina avvesse costituito l’ordine della Guardia del Re. Ne I figli del Drago seguiamo la successione, passata dal costantemente indeciso primogenito Aenys al più irrequieto fratello di lui, Maegor, di ritorno dall’esilio. Maegor il Crudele dichiara guerra spietata e senza perdono a tutti gli oppositori, compreso il nipote detto Senza Corona che reclama il trono dallo zio usurpatore, inviso all’Alto Septon e al Grande Credo. Maegor non riuscirà ad avere un erede nonostante le numerose mogli, finché muore misteriosamente dopo un regno di terrore durato sei anni e sessantasei giorni (666, il numero della Bestia).
IL REGNO PIU’ LUNGO
Quindi, in Da principe a Re, il Trono di Spade ritorna alla sua legittima successione, il secondo figlio di Aenys, Jaehaerys I che passerà agli annali come il Re Vecchio. Questo è un periodo di conciliazione, di tregua con il Grande Credo, che porterà all’anno 49 DC (Dopo la Conquista) ricordato come L’Anno delle Tre Spose: Rhaena Targaryen con Androw Farman, secondogenito “effeminato” del lord di Isola Bella; il Primo Cavaliere lord Rogar Baratheon con la regina reggente Alyssa per le Nozze d’Oro, quando si celebrano segretamente anche quelle tra il re ragazzo Jaehaerys e sua sorella Alysanne.
L’anno successivo, quello della ricorrenza del cinquantesimo anniversario della Conquista, è al centro di Un eccesso di sovrani. Si leggono dei tentativi di lord Rogar (offeso perché Jaehaerys ha rifiutato sua figlia) di rendere nullo il matrimonio tra il re e la sorella in quanto non ancora consumato. Rogar mette in piedi una congiura disperata dopo l’altra, compreso un fallito stratagemma stile Maschera di Ferro per sostituire una giovane Targaryen con un’altra, e un episodio che meriterebbe uno spin-off tutto suo: Rogar “saggia” le qualità di una bellissima donna, tale Coryanne Wylde, da mandare come ancella a corte per irretire Jaehaerys e avere un figlio da lui prima della sorella consorte, solo che Corynna ruba i gioielli, fugge in nave, vivrà una vita colma di lussuria prima di ritirarsi come septa e scrivere la sua “scandalosa autobiografia” intitolata Ammonimento per le giovani.

Jaehaerys si dimostra magnanimo e lungimirante nel ricostruire il reame in Un tempo di prova: perdona lord Rogar e lo rimette al suo posto, quindi celebra le seconde nozze con l’amata Alysanne (e con tanto di “messa a letto” finalmente rivelando pubblicamente la loro relazione). Nascite, morti e tradimenti sotto re Jaehaerys I è, come anticipa il titolo, colmo di eventi, che vanno dall’attentato alle terme scampato da Alysanne (ma non dal bimbo che porta in grembo) alla nascita dell’erede Daenerys, dalla sostituzione dell’Alto Septon al furto di tre uova di drago da Roccia del Drago per mano di Elyssa Farman (che ironia che le uova della futura Daenerys vengano rubate l’anno in cui nacque la prima Targaryen che portava il suo nome!). Ne è diretta continuazione il capitolo intitolato Jaehaerys e Alysanne, dove si raccontano dei tanti trionfi e delle tante tragedie: dalla misteriosa fuga della principessa Aerea in groppa al drago Balerion conosciuto come Terrore Nero al suo ritorno febbricitante (una serie di creature mostruose degne di Lovecraft si agitavano al suo interno portandola alla morte), dall’inaugurazione della Fossa del Drago (Balerion fu il primo drago ad andarvi) alla formazione dei suoi Custodi, dalla fuga per mare di Elyssa (che ha cambiato nome in Alys Westhill) a bordo dell’Inseguitrice del sole (costruita dopo aver venduto le tre uova di drago) alla negoziazione con il Signore del Mare (nuovo proprietario delle uova del drago, che il re gli lascia ottenendo in cambio che i banchieri di Braavos estinguano il debito della Corona), dalla nascita dei principi Aemon e Baelon detto Principe Primavera alla legge voluta da Alysanne per l’abolizione del diritto dei lord da esercitarsi la prima notte di nozze.
Ne Il lungo regno seguiamo lo sviluppo di “politica, progenie e dolori” sotto Jaehaerys e Alysanne. I ratti delle navi portano ad Approdo del Re il Brivido (un equivalente della Peste), fra le varie vittime anche la piccola Daenerys, ma re e regina mettono al mondo tanti altri pargoli. Il re decide di seguire Rogar Baratheon nella Terza Guerra Dorniana (impropriamente chiamata così, dal momento che Dorne non vi prese parte) contro il fratello traditore che si è alleato al misterioso Re Avvoltoio, capo dei predoni nelle Terre Basse. Vengono avviati i lavori per aumentare le strade del regno, il Principe Primavera si unisce all’amata sorella Alyssa e danno alla luce Aemon, Viserys e Daemon che tanto spazio avranno nelle storie successive. La Quarta Guerra Dorniana si combatte in un solo giorno, durante il quale i draghi del re incendiano le flotte del principe Morion Martell. La principessa Saera viene allontanata dalla corte per i suoi comportamenti licenziosi. Infine, il primogenito Aemon muore con la gola trafitta da un dardo durante il Bagno di Sangue di Myr, il fratello Baelon corre a vendicarlo, viene acclamato come eroe, e il re lo designa come erede al Trono di Spade, suscitando il malumore di chi credeva che dovesse spettare al figlio di Aemon ancora nel grembo della principessa Rhaenys.
LA DANZA DEI DRAGHI
Gli eredi del Drago fa da preambolo alla Danza dei Draghi in quanto analizza il problema di successione, causa anche della Seconda Lite tra re Jaehaerys il Conciliatore e la regina Alysanne la Buona. Il sovrano convoca un Gran Concilio per stabilire se il titolo vada a Viserys Targaryen, figlio maggiore del principe Baelon e della principessa Alyssa, oppure a Laenor Velaryon, figlio della principessa Rhaenys (e del leggendario Serpente di Mare) e nipote del principe Aemon. La votazione si chiude in favore del primo, stabilendo dunque che, indipendentemente dall’età, il Trono di Spade non può essere trasmesso a una donna, né per via materna ai suoi eredi maschi.

Finalmente ci addentriamo nei territori della serie TV House of the Dragon, quando Viserys elegge Otto Hightower come Primo Cavaliere (la cui figlia, Alicent, ha assistito il re Jaehaerys sul letto di morte), e Otto ostacola qualsiasi pretesa di Daemon Targaryen temendo che un giorno i Sette Regni possano avere un nuovo terribile Maegor. Daemon, che ha ereditato la leggendaria spada Sorella Oscura direttamente da nonno Jaehaerys, stanco della sua consorte a Nido delle Aquile, torna nella capitale dove viene nominato capo della Guardia Reale e dal popolo Lord di Fondo delle Pulci.
Questa seconda parte del capitolo corrisponde pressappoco a tutta la prima stagione della serie televisiva di House of the dragon. Martin riporta sovente diverse versioni di una vicenda, ora di septon Eustace ora del nano giullare di corte detto Fungo (che sul piccolo schermo non hanno trovato interpreti) ora del maestro Munkun (i cui testi sono giudicati più attendibili benché scritti moltissimi anni dopo gli eventi), e la serie televisiva opta ora per l’una ora per l’altra senza accordare una netta preferenza. In ogni caso rimangono i fondamentali: la fedeltà mal riposta di sir Criston Cole, le vere preferenze di ser Laenor Velaryon e via dicendo. Seguiamo dunque l’inasprirsi delle tensioni tra i verdi, coloro che tifano per la successione dei figli di Alicent Hightower (vestita di verde a un famoso banchetto), e i neri, chi tifa per la successione di Rhaenyra (vestita di oro e nero, i colori dei Targaryen). Nel libro però non viene mai suggerita l’amicizia degli anni giovanili tra matrigna ed erede designata, al contrario di quanto avviene nella serie che le dipinge quali amiche-nemiche. Come nessuna parola di re Viserys I venga fraintesa sul letto di morte. Non appena spira, i draghi cominciano a danzare…

LA MORTE DEI DRAGHI
Inizia qui l’epopea de La morte dei draghi, divisa in sei capitoli. I neri e i verdi vede posare la vecchia corona di Aegon il Conquistatore sul capo di Aegon II, primogenito di Alicent, mentre la corona di Jaehaerys e Viserys I viene trafugata e finisce sul capo di Rhaenyra. Le contrattazioni per accaparrarsi la fedeltà dei vari lord dei Sette Regni proseguono in Figlio per figlio, dove Aemond (fratello di Aegon II) si prende la sua rivincita su Lucerys Velaryon (figlio di Rhaneyra) che gli aveva cavato un occhio e, dopo averlo casualmente incontrato a Capo Tempesta per stringere un’alleanza con Borros Baratheon, ingaggia una lotta drago contro drago sotto la tempesta fino a uccidere il “nipote”. Rhaenyra ha la sua vendetta mandando gli spregevoli Sangue e Formaggio a uccidere Jaehaerys (figlio di Aegon II e Helaena).
Impossibile in queste poche righe riassumere tutto quello che succede ne Il drago rosso e il drago nero. Dalla reciproca uccisione dei gemelli Arryk ed Erryk Cargyll che militano su fronti opposti, alla straziante fine di Rhaenys detta la Regina-che-non-fu che perisce in uno scontro tra draghi, dal momento in cui Aemond (ora detto Sterminatore di consanguinei) sostituisce il fratello infermo in qualità di reggente del regno, all’esponenziale crescita dei cavalcatori di draghi. Approfittando del momento in cui Approdo del Re è più sguarnita i neri hanno la meglio, così ne Il trionfo di Rhaenyra sir Otto Hightower viene decapitato per primo, così sir Criston Cole detto Creatore di Re trova la morte sul campo di battaglia, Alicent si arrende diventando la Regina in catene, ma Aegon ed Aemond sono ancora in libertà. L’unico che può ancora tener testa ai due giovani è Daemon, invecchiato, e innamorato di una bastarda cavalcatrice di draghi arruolata durante l’ultima “semina“, tale Nettles. Nuove tasse vengono sancite, nuove teste vengono messe sulle picche, Rhaneyra si fa più ingorda e colei che un tempo era conosciuta come Delizia del Reame, ben accolta dal popolo al suo ritorno, viene odiata e chiamata Re Maegor con le tette. Un episodio di rilievo: la morte straziante del piccolo Maelor Targaryen, figlio minore di re Aegon II, e del suo protettore ser Rickard Thorne della Guardia Reale, scovati durante la fuga da Ben il Burraio nella locanda Testa di Porco. Altri interessanti personaggi prendono sempre più spazio, tra cui il temibile ser Hobert Hightower (fratello di Alicent), e la meretrice Mysaria, detta Lady Miseria o Larva Bianca, la “signora dei sussurri” di Rhaenyra, la quale parla alla regina del tradimento di Daemon, e che quindi la spingerà a comandare la morte di Nettles. Perduta Nettles, il principe Daemon sale a bordo del suo drago Caraxes e trova la morte in cielo sopra Harrenhal, duellando contro un altro drago, ma non prima di aver ficcato Sorella Oscura nell’occhio orbo di Aemond il Guercio. Leggenda vuole che Daemon sia sopravvissuto, e ora viva felice una vita anonima… chissà che gli sceneggiatori della serie TV non diano credito a questo “lieto fine”.

Tra i nuovi personaggi quello che più lascia il segno è il Pastore morto, un tizio monco e spettrale che, ne La caduta di Rhaenyra, guida l’insurrezione del popolo contro la regina, che persino il Trono di Spade respinge dal momento che ella sanguina tutte le volte che si siede sulle sue lame. Il gigantesco ser Luthor Largent, comandante delle Guardie Reale, e tutti gli altri difensori di Approdo del Re vengono sterminati dai fanatici del Pastore, dai cavalieri delle cloache guidati da ser Trystane detto Verafiamma (che in quanto cavaliere può conferire il titolo a chiunque) e dai rivoltosi stanchi delle continue tasse. Il principe Joffrey Velaryion, erede al Trono di Spade, ultimo dei figli di Rhaenyra, fugge in groppa al suo drago ma trova la morte. Seguito poco dopo dalla madre, caduta in trappola durante il ritiro a Roccia del Drago e carbonizzata dalle fiamme del drago Sole di fuoco.
Una figura che si distingue in fatto di meschinità tanto da poter rivaleggiare con Ditocorto, che salta da uno schieramento all’altra come se nulla fosse, è Larys Strong Piededuro (per via del suo piede caprino e che già nel nome rievoca il suo degno “successore”). Aegon II sale al potere e durante il suo Breve e infelice regno, giustizia i tre “re per un giorno” che avevano regnato su Approdo del Re durante la Luna della Follia: ser Trystane Verafiamma con i cavalieri delle cloache, il piccolo Gaemon Capelli Pallidi detto “Re della Fica” con il suo esercito di meretrici, e il Pastore profeta con la sua “armata scalza“. Pure Aegon II non ce la farà, ma i due reami rivali di Casa Targaryen si riuniranno finalmente quando Aegon il Minore, figlio maggiore della regina Rhaenyra e dello zio di lei il principe Daemon, sposa la principessa Jaehaera, figlia della regina Helaena e di suo fratello re Aegon II, “ponendo fine a due anni di tradimenti e massacri“.

GLI ULTIMI FUOCHI
Nel dopoguerra viene l’Ora del Lupo, quando Cregan Stark assume la funzione di Primo Cavaliere per assistere il re bambino, e arriva a giustiziare coloro che avevano ucciso pure Aegon II giudicandoli per alto tradimento, tra cui Piededuro. Il famoso lord Corlys Velaryon, che aveva cambiato schieramento solo per avvelenare Aegon II, viene risparmiato grazie all’intercessione di lady Alys la Nera di cui il lord di Grande Inverno si innamora. In molti vengono risparmiati, scegliendo di vestire il nero per andare alla Barriera. Tre capitoli illustrano quello che avviene Sotto i reggenti che si sostituiscono al re ragazzino, dopo il ritiro di lord Stark. Il Primo Incappucciato fa riferimento a Tyland Lannister, nuovo Primo Cavaliere, il cui volto è sempre celato per nascondere le cicatrici (cose che darà adito a maldicenze sul suo conto), il quale deve affrontare una nuova epidemia, la Febbre dell’Inverno (che non risparmia nemmeno Alicent e il Serpente di Mare), e nuove discussioni sulla successione (le sorelle del re sono Baela e Rhaena). Guerra, pace e fiera delle vacche vede Unwin Peake ereditare il titolo di Primo e far fronte al regno pirata di Racallio Ryndoon affidandosi all’erede di Corlsn Velaryon (famoso per i suoi nove viaggi in mare), l’altrettanto valoroso lord Alyn Pugno di Quercia (che di prodigiosi viaggi in mare ne compirà sei). Dopo l’inaspettata morte di Jaehaera, Peake organizza un ballo nel Giorno della Vergine per trovare una consorte al re, entrato nella storia come Fiera delle Vacche della Vergine, e cerca di truccare le carte per favorire sua figlia, ma a spuntarla sarà una bimba di sei anni, lady Daenara di Casa Velaryon.
Il viaggio di Alyn Pugno di Quercia racconta nel dettaglio l’epico viaggio del lord marito di lady Baela sul Mare del Tramonto, contro i pirati della Piovra Rossa, e il suo ritorno insieme al tredicenne Viserys, il fratello creduto morto di Aegon III, che si è sposato con la ventenne Larra di Lys. Questa è l’ultima umiliazione di Unwin Peake, che decide di tornare nel suo castello. Tutto si avvia alla conclusione nella Primavera lyseniana e la fine della reggenza con un complotto che inizia con l’avvelenamento del coppiere del re, quel Gaemon Capelli Pallidi diventato suo migliore amico, passato per problemi di eredità nella Valle e lo svuotamento della Banca Rogare di Lys, e culminato con la tortura dell’innocente ex Primo Thaddeus Rowan. Non verrà comunque mai dichiarata la longa manus del vendicativo Unwin Peake, desideroso di far sedere Viserys sul Trono di Spade, e qui termina il periodo della reggenza sotto il Re Spezzato detto anche Flagello dei draghi (perché l’ultimo morirà nel corso del suo regno).
La storia si interrompe qui, senza dirci nulla dei successivi sovrani e in particolare del Giovane Drago Daeron I (il Re Ragazzo, figlio maggiore di Aegon III, che conquistò Dorne), di Aegon IV il Mediocre (figlio maggiore di Viserys) e di Aerys II il re Folle, una volta detronizzato il quale prende il via Il trono di spade.

CONCLUSIONI
Possiamo capire perché la HBO abbia scelto proprio La Danza dei Draghi per realizzare uno spin-off di Game of Thrones. Si tratta della trama più lunga, quella più avvincente, e insieme più approfondita di tutte le altre, tanto che poteva diventare un romanzo a se stante (o, nel caso di Martin, un’ulteriore saga in più libri). Però, non essendo pienamente un romanzo, la velocità con la quale si inseguono gli eventi è davvero troppa da tollerare, soprattutto a fronte delle decine e decine di nomi da tenere a mente. Neanche una singola rilettura facilita il compito, ma di certo la serie TV aiuterà a rendere questi personaggi più vivi di quanto non lo siano sulla pagina scritta. Alla HBO noi ci sentiamo di consigliare, nel caso cercasse di realizzare uno spin-off che per certi versi batta i terreni del fantasy più classico, di adattare la magnifica ascesa di Jaehaerys il Conciliatore e Alysanne la Buona.
Fuoco e sangue è una lettura imprescindibile per i lettori della saga (pur se incontreranno uno stile nettamente differente da quello dei romanzi originali), ma una lettura ostica per tutti gli altri. Non dubitiamo però che possa appassionare anche quest’ultimi.
Finito di leggere: venerdì 29 settembre 2023.
Nel salutarvi, vi invito a leggere Fuoco e sangue di George R.R. Martin, e a tornare su questa pagina per dirmi cosa ne pensate.