I RAGAZZI DELLA NICKEL di Colson Whitehead

I RAGAZZI DELLA NICKEL di Colson Whitehead

LA SECONDA VOLTA DI WHITEHEAD

Secondo premio Pulitzer per Colson Whitehead, ma anche vincitore del Premio Orwell per la Narrativa politica e il Premio Kirkus per la Narrativa, I ragazzi della Nickel (2019, Mondadori) riconferma la posizione del suo autore tra i più grandi scrittori americani contemporanei viventi.

Frenchtown è il quartiere afroamericano della capitale della Florida. Nei primi anni Sessanta il movimento per i diritti civili sta prendendo piede. Il giovane Elwood Curtis si forma sugli insegnamenti di Martin Luther King e sogna di frequentare il college. Il primo giorno di scuola accetta un passaggio su un’auto rubata e così il destino vuole che venga sottratto dalle cure della dolce e affezionato nonna Harriett e spedito alla Nickel Academy, una scuola-riformatorio per soli maschi la cui missione è trasformare il piccolo delinquente in “un uomo rispettabile e onesto.

Mentre per le strade si sbandiera la rivoluzione contro il segregazionismo e il razzismo, nei corridoi bui della Nickel Academy i diritti civili vengono bellamente calpestati.

I ragazzi della Nickel_Libri Senza Gloria
I ragazzi della Nickel_Libri Senza Gloria

LA CASA DEGLI ORRORI

La casa correzionale degli orrori ospita sia bambini bianchi, che ricevono un trattamento privilegiato, sia afroamericani, che subiscono soprusi e abusi, alcuni muoiono, e chi sopravvive scivola nel tunnel della droga o sviluppa tendenze suicide (come quella di arruolarsi nell’esercito). Un vero e proprio viaggio all’inferno che ricorda quello similare dei film Bruebaker (citato nei ringraziamenti) e di Sleepers, a sua volta tratto dal romanzo autobiografico di Lorenzo Carcaterra.

Quella de I ragazzi della Nickel non è una storia vera, ma i fatti si ispirano a quanto avvenne in un vero carcere minorile della Florida dove oltre cinquanta bambini neri furono sepolti segretamente, e i cui corpi martoriati denuncivaano malnutrizioni e i traumi delle peggiori percosse. Sarebbe stato fin troppo facile scadere nel morboso indugiando nella descrizione degli abusi, invece I ragazzi della Nickel è raccontato in maniera lineare e coinvolgente ma con stile da reportage giornalistico, sebbene si conceda cambi di prospettiva e non rinunci mai ad alcuni momenti poetici.

La verità è che Whitehead lascia molto all’immaginazione del lettore, infiammandola quel tanto che basta per fargli vivere sulla propria pelle incubi a occhi aperti che sarebbe troppo difficile raccontare direttamente.

Sleepers (1996) di Barry Levinson

CONCLUSIONI

Il romanzo ti lascia addosso tanto dolore e tanta rabbia verso le ingiustizie sociali. Un finale che non ti aspetti, anch’esso doloroso, rende giustizia alla storia di un bravo ragazzo, nel senso più autentico del termine, di colore, animato da un profondo senso di giustizia, la cui vita viene stravolta per sempre dagli abusi del riformatorio gestito da bianchi razzisti.

Questa è letteratura che non vuole inseguire la facile via dell’intrattenimento, preferendogli la tradizione dimenticata dell’impegno civile: dopo La ferrovia sotterranea (2016, Sur, leggi QUI la recensione, suo primo Pulitzer nonché Arthur C. Clarke), Colson Whitehead fa luce su un altro angolo buio di storia americana, ricerca l’identità afroamericana negli anni più scomodi, parte dalla “finta” cronaca per dare voce ai più deboli, a coloro che non l’hanno mai avuta, e ritorna al presente con un secondo binario temporale, quello del racconto dei sopravvissuti, a quel punto il sottotesto politico affiora con tutta la sua forza, e noi non possiamo più chiudere il libro senza interrogarci sul mondo che tuttora ci circonda.

Finita di leggere: giovedì 14 luglio 2022.

Nel salutarvi, vi invito a leggere I ragazzi della Nickel di Colson Whitehead, e a tornare su questa pagina per dirmi cosa ne pensate.

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