IL GIOCO DEL SUGGERITORE di Donato Carrisi

IL GIOCO DEL SUGGERITORE di Donato Carrisi

IL RITORNO DEL SUGGERITORE

Il gioco del suggeritore (2018), l’ultimo romanzo di Donato Carrisi, terzo del fortunato ciclo di Mila Vasquez, è anche quello che più si collega al suo primo e più celebre: quel Suggeritore che qui torna sin dal titolo. Un thriller psicologico imbottito di colpi di scena e tensione adrenalinica più che i precedenti.

In questo nuovo scenario l’ex poliziotta Mila Vasquez si è ritirata in isolamento dopo le ultime tragiche vicende. Mila soffre di alessitimia (il cosiddetto analfabetismo emotivo): era questa la caratteristica vincente che l’aveva resa la “cacciatrice di persone scomparse” numero uno. Oggi Mila teme che anche sua figlia Alice, concepita con il Suggeritore dei precedenti romanzi, abbia ereditato buona dose del “buio” genitoriale.

Saw Legacy (2017) di Michael e Peter Spierig
Saw Legacy (2017) di Michael e Peter Spierig

Da quando lei ha appeso il distintivo al chiodo, la città attraversa un momento felice. Lo si deve alla giudice Shutton, titolare di quel “metodo Shutton” che sta riportando ordine nelle strade, diminuendo i crimini e sollevando il consenso popolare. A renderle il lavoro semplice ci pensa la coppia di poliziotti Bauer (il biondo e baffuto) e Delacroix (il nero), che hanno già combinato qualche guaio ne L’uomo del labirinto (QUI la recensione), preso al cinema in un film con Servillo e Hoffman diretto sempre da Donato Carrisi (QUI il trailer).
Senza Mila in campo, a occuparsi del Limbo, la “rognosa” e triste sezione delle persone scomparse, è rimasto solo l’elegante e scontroso amico/collega Simon Berish, in compagnia del solo cane Hitch (di razza hovawart).

Tutto fila liscio, fino all’ennesima strage… ma stavolta il killer viene subito preso. La polizia lo chiama “Enigma“, ma la Shutton deve rivolgersi a Mila: vuole convincerla a tornare in attività per scoprire il mistero sull’identità di…

ENIGMA

Jim Carey in Batman Forever (1995) di Joel Schumacher
Jim Carey in Batman Forever (1995) di Joel Schumacher

Secondo alcuni psicologi, il rosa placa la rabbia,” così un secondino descrive gli interni verniciati di rosa dell’ultimo piano della Fossa. Ovvero una prigione-grattacielo dove i detenuti vengono divisi per pericolosità man mano che si sale verso l’alto: i colletti bianchi e i più docili ai primi piani, i delinquenti e i criminali seriali ai piani più alti. Al vertice di questo capovolto inferno dantesco ci stanno gli psicopatici, fra cui Enigma.

In assenza di reali dati anagrafici, il serial killer muto la cui pelle è interamente ricoperta di tatuaggi (lo stesso individuo riportato in copertina), viene etichettato quasi come uno dei villain più carismatici di Batman, l’Enigmista.

Glass (2019) di M. Night Shyamalan
Glass (2019) di M. Night Shyamalan

Egli è stato rinchiuso in una cella dipinta di rosa che richiama alla nostra mente la stanza rosa in cui la dottoressa Ellie Staple raduna le tre persone speciali “convinte” di essere supereroi nell’istituto mentale di Glass, ultima fatica di M. Night Shyamalan.

Mindhunter
Mindhunter

In effetti è difficile penetrare l’enigma di questo assassino: servono l’empatia e la competenza di una “cacciatrice” come Mila Vasquez (in piena sintonia con i detective di Mindhunter) per entrare nella sua psiche, e scoprire come l’Enigmista non sia un semplice omicida, ma addirittura al livello di Charles Manson, ovvero un “killer subliminale“… uno di quelli che istiga gli altri psicopatici a trovarsi una vittima e a farla fuori. Insomma, un “suggeritore” e, purtroppo per lei, Mila ne ha già incontrato uno: il padre di sua figlia!

C'era una volta a... Hollywood (2019) di Quentin Tarantino
C’era una volta a… Hollywood (2019) di Quentin Tarantino

PASCAL

Il “gioco” cui fa riferimento la prima parte del titolo si rifà per l’esattezza a un videogame, a un avanzato e al contempo datato sistema di realtà virtuale conosciuto come Due o Altrove. Una realtà parallela condivisa dai “giocatori” serial killer o sedicenti tali. Per entrarci servono un visore e un joystick, misto di vecchio e di nuovo più o meno come per i simulatori di Johnny Mnemonic, e che consentono una “visione in prima persona” nello stile di Strange Days.

Johnny Mnemonic (1995) di Robert Longo
Johnny Mnemonic (1995) di Robert Longo

In Italia l’unico “serio” precedente fantascientifico lo troviamo nel Nirvana di Gabriele Salvatores. Nel caso di Carrisi, i pixel dell’iperspazio diventano più realistici se il giocatore, prima di entrare, ingerisce una droga conosciuta come Lacrima d’angelo, e perciò qualcuno offrirà a Mila la pillola del trip (se veramente vuole andare avanti) come Morpheus in Matrix.

Strange Days (1995) di Kathryn Bigelow
Strange Days (1995) di Kathryn Bigelow

Se l’assistente sociale interpretata da Jennifer Lopez in The Cell usava la tecnologia per proiettarsi nella mente di un solo maniaco, il mondo virtuale esplorato da Mila è stato inizialmente progettato dai programmatori come costrutto utopico ma è finito per diventare l’universo psichico condiviso dei peggiori serial killer in circolazione.

Nirvana (1997) di Gabriele Salvatores
Nirvana (1997) di Gabriele Salvatores

La caccia all’indizio nel mondo digitale diventa presto una caccia al topo anche nella vita reale quando Mila si accorge di essere finita nel mirino di una specie di club di giochi di ruolo. Una sorta di Monopoli giocato dal vero da un serial killer: un incubo peggiore di quello vissuto da Michael Douglas in The Game.

Matrix (1999) di Andy e Larry Wachowski
Matrix (1999) di Andy e Larry Wachowski

Mila non troverà solo ostacoli sulla sua strada, ma anche aiutanti come il tizio che si copre con il passamontagna rosso e che si fa chiamare Pascal, o come…

The Cell - La cellula (2000) di Tarsem Singh
The Cell – La cellula (2000) di Tarsem Singh

JOSHUA

A fare da specchio virtuale alla “sala dei passi perduti” del Limbo con le foto appese delle persone scomparse, ci pensa appunto Joshua. Figlio morto nella realtà di un antropologo criminale di un istituto neuroscientifico all’avanguardia e ricreato dal padre disperato come “spettro intelligente” dentro Altrove, Joshua è anche il virus che lentamente sta distruggendo questo mondo finto, o almeno ci prova, affinché entrino sempre meno manici attraversando quella porta fra le stelle che ricorda molto l’iconico passaggio di 2001: Odissea nello spazio.

2001: Odissea nello spazio (1968) di Stanley Kubrick
2001: Odissea nello spazio (1968) di Stanley Kubrick

CONCLUSIONI

L’idea geniale e di successo alla base de Il Suggeritore, ovvero quella del killer subliminale, qui comincia ad avvertire i primi segnali di stanchezza. Ancora non sappiamo nulla sulla vera identità del Suggeritore, quindi aspettiamo il sequel, ma ancora una volta il mistero si è dipanato su un nuovo aspetto sociologico: ovvero il lato oscuro dei social network, spesso trattato con un’aura irrealistica dall’autore quando estrapolata da un contesto rigorosamente fantascientifico. E in proposito Carrisi si concede qualche moralismo in più rispetto al suo lettore…

The Game - Nessuna regola (1997) di David Fincher
The Game – Nessuna regola (1997) di David Fincher

Comunque attendiamo i prossimi romanzi per conoscere lo sviluppo del grande disegno di Carrisi fino alla rivelazione del disegno del Suggeritore, sulla cui identità non nutriamo più alcun dubbio. Il Suggeritore è Donato Carrisi!

Nel salutarvi, vi invito a leggere Il gioco del suggeritore di Donato Carrisi, e a tornare su questa pagina per dirmi cosa ne pensate.

Finito di leggere: giovedì 19 settembre 2019.

2 Replies to “IL GIOCO DEL SUGGERITORE di Donato Carrisi”

  1. Mi è stato molto difficile arrivare alla fine del romanzo, ma ne contempo è nata una forte aspettativa nel prossimo romanzo

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