IL TALISMANO di Stephen King & Peter Straub

IL TALISMANO di Stephen King & Peter Straub

JACK ESCE DI CASA

Jack viene in una solitaria cittadina dell‘Antartico. Sua madre sta morendo. Il dodicenne dovrà allora partire alla ricerca del Talismano: il leggendario cristallo, dotato di poteri magici, è l’unico che può guarirla. Per raggiungerlo Jack dovrà affrontare un viaggio straordinario, esaltante e terribile insieme, non soltanto attraverso l’America, ma anche in un universo parallelo e oscuro, dominato da forze nascoste. Jack è infatti una delle poche persone in grado di penetrare in questo luogo nascosto….

Queste le premesse de Il talismano (1984) scritto a quattro mani dal mito vivente Stephen King e da Peter Straub, autore anche lui di numerosi libri di successo e vincitori di prestigiosi premi letterari. Insieme a King ha partorito questo libro e il suo seguito, La casa del buio (2001). Sebbene abbia lo stesso titolo di un romanzo di Sir Walter Scott del 1825 (peraltro citato tra le pagine), le due storie non hanno nulla a che vedere l’una con l’altra. Il romanzo è aperto e chiuso da citazioni di due romanzi di Mark Twain sui ragazzini-eroi, in testa Le avventure di Huckleberry Finn e in coda Le avventure di Tom Sawyer.

Il talismano_Libri Senza Gloria
Il talismano_Libri Senza Gloria

LE REGOLE DEI TERRITORI

I Territori in cui finisce Jack sono molto simili alle terre del Medio-Mondo descritte nella serie La Torre Nera che è l’opera omnia di King (da cui è stato tratto un film terribile). Qui vige una monarchia agraria che ha sostituito la scienza con la magia. Tant’è che loro Bibbia si chiama Libro dell’agricoltura. Ogni volta che Jack beve dalla borraccia fornitagli dall’amico Svelto Parker (il classico “nero magico”) ci finisce dentro, e chiaramente beve quel magico succo anche per tirarsene fuori. Come dice Jack, “flippa“. Nei Territori si parla una lingua diversa, che Jack può capire; ogni miglio di distanza percorso da quella parte corrisponde proporzionalmente a un tiro molto più lungo dalla nostra parte (perciò di là Jack può coprire in poco tempo distanze altrimenti incolmabili nella “geografia reale”). Ma attenzione, ogni sconvolgimento nei Territori può portare a eventi apocalittici nel nostro mondo, e tanto più sarà sconvolgente quell’evento seminale tanto più lo saranno le sue conseguenze su di noi (da un piccolo terremoto a una guerra di scala mondiale). Se i Territori sono un miraggio del nostro mondo, esistono anche i miraggi dei miraggi, ovvero Territori dei Territori.

La Regina dei Territori, Laura DeLoessian, è una cosiddetta Gemellante della madre di Jack, ma non tutti hanno un Gemellante in quell’altro mondo (ad esempio Jack pare non ne abbia). A dargli la caccia c’è Morgan Sloat, ex socio del padre e forse responsabile della sua morte. Ma troverà anche validi alleati, come Lupo, un licantropo sedicenne che fa il pastore di strane pecore, e che Jack porterà nel nostro mondo (e al cinema!), o il suo miglior amico Richard Sloat (figlio di Morgan Sloat o, come si chiama il suo Gemellante, Morgan di Orris).

JACK RITORNA A CASA

Oltre che nel sequel diretto, dove un Jack ormai trentenne è impegnato nella risoluzione di una serie di omicidi, fa un cammeo anche ne Le creature del buio (1987): all’Alhambra rivela al protagonista James Gardener che, dopo tutto quello che ha passato per salvare sua madre, la donna è stata uccisa in un incidente in auto. Ricordiamo che quest’ultimo romanzo fu scritto da King durante il suo famoso periodo di tossicodipendenza ed è metafora della propria condizione fisica di quel momento: lo stesso autore non ha esitato a definirlo “un libro terribile” (da cui è stata tratta una discreta miniserie TV di metà anni ’90). Altrimenti non si capisce il perché di una simile scelta narrativa.

Per molti anni si è parlato di un possibile adattamento cinematografico de Il talismano a cura di Steven Spielberg, ma il progetto richiedeva un budget elevato per la creazione di effetti speciali all’altezza. Da almeno un paio di anni sappiamo che la Amblin Entertainment (la casa di produzione di Spielberg) ha deciso di trasformarlo in una serie televisiva per Netflix coinvolgendo nientemeno che i fratelli Duffer, i creatori di Stranger Things (debitrice non poco ai vari prodotti anni ’80 per ragazzini della Amblin).

CONCLUSIONI

Settecento pagine, forse troppe per qualcuno, o un po’ troppo lente, ci mettono di fronte a una perfetta commistione dei due grandi amori di King: il fantasy e l’horror. Potremmo definirlo un dark fantasy mixato al genere on the road, e leggendolo si capisce bene da dove provengano le maggiori suggestioni di Stranger Things. L’impianto narrativo della storia funziona soprattutto grazie alla inconfondibile prosa di King (è quella più dettagliata).

Il viaggio di Jack, per quanto scandito dalle tappe classiche del percorso dell’eroe tradizionale, avvince per come riesca a trovare sempre un equivalente del nostro “misero” mondo negli “esaltanti” Territori. I sogni che ci stupiscono trovano lì origine, e si specchiano qui con gli incubi che ci sgomentano. Insomma, un inno ipnotico alla fantasia, un invito ad abbandonare queste terre e a lasciarsi trasportare oltre i confini dell’immaginazione.

Finito di leggere: venerdì 15 dicembre 2023.

Nel salutarvi, vi invito a leggere Il talismano di Stephen King & Peter Straub, e a tornare su questa pagina per dirmi cosa ne pensate.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *