LA STAGIONE DEI PAPAVERI di Flaminia Festuccia
LA STAGIONE DEI CONIGLI
Nicola, Gerry, Al e Silvia sono i “veri amici” di Giacomo. O almeno quelli che gli staranno di fianco nell’estate più lunga, straordinaria e terribile della sua adolescenza. Un momento, quello della “stagione dei papaveri“, che gli segnerà per sempre la vita.
Siamo nei primi anni del 2000 in un archetipico Centro-Nord Italia. Loro sono i Conigli, un gruppo di liceali che inizia a denunciare violazioni e illeciti da parte delle fabbrichette circostanti. Nel farlo portano avanti proteste, raid pacifici e sit-in. A differenza degli altri Conigli, Giacomo è però il rampollo di uno degli industriali di punta della zona, ma è nel movimento ambientalista che trova una sponda per ribellarsi al futuro già tracciato da suo padre. E unendosi a loro trova anche un insperato circolo di affetti. Soprattutto si lega a Nicola, il più selvaggio e carismatico del gruppo, che come lui gioca a Final Fantasy, se ne va in giro su una Vespa rossa, e per entrare in casa ha bisogno di un “invito” (proprio come un vampiro pronto a succhiargli l’anima).
Tutto in quell’estate è destinato a cambiare in una notte quando un’avventata azione di boicottaggio finisce in tragedia. Allora il Nucleo Conigli si scioglie e si disperde…

Quindici anni dopo. Le nuove leve ecologiste (il primo movimento italiano nato sulla scorta di Greta Thunberg) riesumano i Conigli, ormai adulti. Però insieme a loro rischia di tornare alla ribalta anche il loro scheletro nell’armadio di quegli anni ormai andati. Dovranno decidere quanto sono disposti a sacrificare di se stessi per proteggere il loro futuro…
LA COLLINA DEI PAPAVERI
Flaminia Festuccia, romana, è una giornalista professionista e saggista, con all’attivo collaborazioni con le principali testate nazionali e di settore. Ha pubblicato studi su media e ambiente, storia ed economia. La stagione dei papaveri è il suo esordio letterario (pubblicato da Edizioni Spartaco).
I papaveri del titolo fanno riferimento a quelli che in primavera crescevano nel parco intorno al capannone industriale abbandonato dove i Conigli si riunivano.

Il romanzo si divide in due piani temporali. Il prima e il dopo. I ragazzi e gli adulti. La mente non può che andare a IT. Pure lì il prima e il dopo, i ragazzi (lì i Perdenti, qui i Conigli) e gli adulti (che si sono persi di vista, ma un nuovo “incidente” li invita a riprendere i contatti). Stavolta il “mostro” è meno letterario, viene dalle loro coscienze, dai sogni infranti, e del resto cosa era IT se non un ragno spaziale che si “nutriva” delle paure delle vittime? Lo stile è discorsivo e mai didascalico, il dialogo tra il tormento della giovinezza e la disillusione della maturità si dipana e avvince come un giallo, e più che scoprire il “colpevole”, porta a interrogarci su quale sia il “delitto“. Nella penna ironica e insieme realistica della Festuccia le colpe sono concrete e insieme emotive. Attenzione all’utilizzo dei cognomi: Giacomo Oleandri (il fiore nel cognome), la domestica Lilith (la prima moglie di Adamo) e via dicendo, come fossero pedine nel grande gioco della predestinazione intavolato dal destino, e al quale nessuno può sottrarsi.
Che fine hanno fatto oggi i giovani di ieri? Come li hanno cambiati gli errori commessi nel passato? Sapranno porvi rimedio? Domande che toccano da vicino il lettore, in fondo chiunque può riguardare al proprio passato con la lente della nostalgia e soprattutto chiedersi se le azioni future hanno trovato riparo per gli sbagli di un tempo.
L’altro riferimento che viene in mente è La collina dei conigli (leggi QUI la recensione), il classico di Richard Adams che ha terrorizzato generazioni di bambini, e infatti non è propriamente una favoletta quanto l’epopea moderna di una nuova fondazione. Come La stagione dei papaveri, sospesa tra ambientalismo e antimilitarismo.

CONCLUSIONI
L’ingenuità, ma anche il fanatismo, di certi idealismi, emergono nel racconto di formazione di individui distanti tra loro. La stagione dei papaveri è un testo “politico” nel senso che punta i riflettori su tematiche assolutamente attuali e lungi dall’essere superate (l’attivismo ambientale contro i cambiamenti climatici). Ma l’impegno sociale non è tutto, sembra ricordarci come un monito il romanzo, se non va di pari passo con l’esame di coscienza.
Finito di leggere: martedì 26 dicembre 2023.
Nel salutarvi, vi invito a leggere La stagione dei papaveri di Flaminia Festuccia, e a tornare su questa pagina per dirmi cosa ne pensate.