OROONOKO di Aphra Behn

OROONOKO di Aphra Behn

Nobile schiavo

Pare che Oroonoko sia il primo romanzo della letteratura inglese, e per giunta a firma di una donna, Aphra Behn, antesignana di Virgina Woolf e da lei lodata.

Le opere di Aphra Behn sono state più volte tacciate di oscenità, e non fa eccezione Oroonoko, considerato moralmente indecente per tutta una serie di ragioni, non ultima quella politica. L’autrice infatti dà del parassita al Governatore e considera un lieto evento l’annuncio della sua morte.

Aphra Behn è la prima scrittrice professionista britannica
L’autrice di Oroonoko

Una storia finta

Set: il Suriname, location assolutamente inedita, ovvero i Caraibi colonizzati dalla bandiera britannica. Risultano qui emozionanti le pagine sugli incontri/scontri di Oroonoko con l’esotica fauna, dalla pesca dell’anguilla elettrica sino alla caccia alle tigri.

Il racconto è in prima persona, ma i biografi hanno già smentito che si tratti di una storia vera vissuta da Aphra Behn. Il disprezzo che la narratrice nutre nei confronti del Governatore deriva implicitamente dal fatto che quest’uomo ha preso l’incarico spettante di diritto a suo padre, malaugaratamente morto durante il viaggio in mare, cosa mai successa al papà della vera Aphra.

Suriname conquistato dai britannici
I Caraibi britannici

La storia pare ispirata a fatti reali: a parte la narratrice e Oroonoko i protagonisti sono tutti realmente esistiti, come Trefry e Byam. Poco importa, perché il personaggio principale, Oroonoko, è talmente potente da avere ispirato persino una successiva riduzione teatrale, stavolta a firma di Southerne, che per quanto non eccelso, ha bissato il successo del romanzo, almeno per un lungo periodo.

Bianchi vs negri

Plot: i Promessi Sposi riscritti dal Buon Selvaggio, 1660. Il principe africano Oroonoko si innamora della bellissima Imoinda, ma la loro unione è impedita dal nonno di Oroonoko, il re, e così i due vengono separati, salvo riconciliarsi del tutto casualmente.

Entrambi sono stati ridotti in schiavitù e venduti a una colonia inglese: nella piantagione Oroonoko condurrà la rivolta dei negri contro i padroni bianchi. E’ personaggio orgoglioso, valoroso e dal fiero portamento e la scrittrice, che sostiene di averlo conosciuto personalmente, dice che ha il naso greco e non quello schiacciato classico degli africani…. Oroonoko, non a caso, da ex condottiero finito nelle mani dei cristiani, viene ribattezzato con il nome di Cesare dai nuovi padroni. Non può non ricordare il cristiano Robinson Crusoe quando ribattezza il suo schiavo Venerdì. Non dimentcihiamo però che il più celebre romanzo di Daniel Defoe è stato pubblicato esattamente trent’anni dopo Oroonoko.

Il romanzo di Daniel Defoe
Robinson Cruose e Venerdì

Conclusioni

Oroonoko è un gran personaggio che suscita ammirazione negli amici e paura nei nemici persino nell’estremo momento (un poetico doppio sacrificio che non è il caso di anticipare). E’ un guerriero incline allo strazio: per due volte cade in stato semicatatonico credendo di avere irrimediabilmente perduto la sua devotissima amata. Il suo spiccato senso dell’onore gli fa covare la vendetta come pochi, soprattutto verso i bianchi che non mantengono i patti, a dispetto di ogni onta, e che nel supplizio finale si dimostrano più barbari dei negri.

Lettura scorrevolissima e da apprezzare maggiormente se si getta un occhio al testo originale a fianco.

Nel salutarvi, vi invito a leggere Oroonoko di Aphra Behn, e a tornare su questa pagina per dirmi cosa ne pensate.

Finito di leggere: mercoledì 13 Dicembre 2017.

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