ABBIAMO SEMPRE VISSUTO NEL CASTELLO di Shirley Jackson

ABBIAMO SEMPRE VISSUTO NEL CASTELLO di Shirley Jackson

LA FAMIGLIA BLACKWOOD

Abbiamo sempre vissuto nel castello (1962, ma da noi arrivato solo nel 2009 grazie ad Adelphi) è l’ultimo romanzo di Shirley Jacksonfamosa autrice del gotico americano, pubblicato tre mesi prima della sua morte. Già dietro L’incubo di Hill House da cui è stata tratta una serie TV Netflix realmente spaventosa, la Jackson è una scrittrice di fronte alla quale si inchina persino il maestro del brivido Stephen King, che l’ha incensata in un manuale di scrittura (leggi QUI) e le ha addirittura dedicato il romanzo L’incendiaria.

Abbiamo sempre vissuto nel castello potrebbe essere una frase della diciottenne Mary Katherine Blackwood detta Merricat (nomignolo che ci ricorda costantemente il suo atteggiamento da bambina). Il libro è scritto in prima persona da Mary Katherine, che ha sempre vissuto nella grande e sinistra magione di famiglia (in una località imprecisata) nel Vermont insieme alla sorella Constance. Loro sono le sole rimaste in vita dei Blackwood, fatta eccezione per zio Julian, anziano invalido e smemorato che trascorre le notti sulle carte nel tentativo di scrivere un resoconto completo della strage avvenuta sei anni prima. La proprietà dei Blackwood è infatti avvolta nel buio, nella polvere e nel silenzio da quando i genitori di Mary e Constance, e il fratellino Thomas, sono morti avvelenati. Constance venne accusata di omicidio in quanto era la cuoca di casa, per poi venire scagionata al processo.

Abbiamo sempre vissuto nel castello_Libri Senza Gloria
Abbiamo sempre vissuto nel castello_Libri Senza Gloria

Nonostante indossi la cravatta da dandy quando arrivano gli ospiti, zio Julian si mostra sempre scontroso nei loro confronti. Dal canto suo Mary Katherine si ripromette però di essere sempre gentile con il vecchio zio sulla sedia a rotelle.

MISTERO

Mary Katherine è appassionata di Riccardo cuor di Leone e dell’amanita pahalloides (il fungo mortale), asseconda il suo istinto di protezione nei confronti della sorella maggiore, divide le sue giornate con il gatto Jonas, e ha la bizzarra abitudine di seppellire gli oggetti di famiglia nel giardino di casa. Lei e Constante crescono isolate, o quasi, dal resto del mondo. Nessuno parla più con le sorelle Blackwood, il paese le odia e le malelingue non vedono l’ora che le due facciano fagotto

Shirley Jackson

Il lettore avverte qualcosa di stonato e insano in queste vite. Il loro routinario e precario equilibrio è destinato a rompersi con l’arrivo del cugino Charles Blackwood, il quale non rivolgeva loro parola dai tempi del massacro. Questo personaggio diventa la loro inaspettata finestra sul mondo, e il rapporto patologico delle due sorelle esplode in una rivelazione disturbante. Chi delle due Blackwood è davvero l’assassina? La realtà viene spinta agli estremi dell’assurdo, l’odio della cittadinanza esplode in un’autentica caccia alla strega.

Da questo romanzo Stacie Passon ha tratto un film dal titolo italiano Mistero al castello Blackwood (2018) con Taissa Farmiga (Merricat), Alexandra Daddario (Constance), Crispin Glover (zio Julian) e Sebastian Stan (il cugino Charles).

CONCLUSIONI

Sia romanzo breve sia racconto lungo, Abbiamo sempre vissuto nel castello è a metà fra il giallo e il thriller psicologico, l’horror e il romanzo gotico, difficile da etichettare con sicurezza.

I capolavori non hanno bisogno di colpi di scena a ogni capitolo: la suspense è palpabile fra le righe e cresce nonostante la trama apparentemente rigida, la tensione costante si taglia con il coltello complice l’ambientazione claustrofobica, l’atmosfera inquietante e l’indefinita collocazione storica. Non a caso le descrizioni si tengono a un livello di parzialità necessaria da lasciare aperti quei vuoti che troppi dettagli avrebbero finito per saziare. La lingua diretta, i toni sempre moderati di questa scrittura raffinata ci fanno viaggiare attraverso le angosce della psiche umana e le atrocità terrene… senza dimenticare un certo humour.

Al termine della lettura ci rimane addosso una sensazione di irrisolto mista a rassegnazione di fronte all’inevitabilità del destino.

Finito di leggere: giovedì 24 marzo 2022.

Nel salutarvi, vi invito a leggere Abbiamo sempre vissuto nel castello di Shirley Jackson, e a tornare su questa pagina per dirmi cosa ne pensate.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *