ARISTOTELE DETECTIVE di Margaret Doody
ESPERIMENTO
Una studiosa canadese di letteratura comparata, Margaret Doody, ha condotto un geniale esperimento letterario per rispondere al seguente quesito: quanto il mondo della Grecia antica, ricostruito con fedeltà filologica e storica, si adatti ai dispositivi psicologici e alle tecniche narrative del genere poliziesco moderno? Nella risposta della Doody il metodo dimostrativo della logica aristotelica è proprio il trait d’union con la procedura d’indagine tradizionale: questa tesi viene dimostrata nel giallo storico Aristotele detective (1978).
NERO WOLFE E ARCHIE GOODWIN
Intorno al 330 a.C. il potente generale macedone Alessandro il Grande sta conquistando i paesi dell’Oriente e pericolosamente avvicinandosi ad Atene. I cittadini lo considerano un barbaro, ma cercano di compiacerlo. In questo periodo di incertezze e inquietudini Boutades, un cittadino eminente, viene brutalmente assassinato in casa sua. Ed è un delitto orribile, come mai se ne erano visti prima, che sembra gettare sciagura sulla città intera: qualcuno gli ha trafitto la gola con una freccia. Poco dopo la morte di Boutades, sua moglie si suicida (?) raggiungendolo nell’oltretomba.

I sospetti ricadono su Filemone, un giovane animoso che già da tempo però ha lasciato Atene dopo essere finito invischiato in una rissa. Non solo, Filemone viene pure additato di essere un traditore della patria in quanto sicario dei Persiani. Secondo le leggi ateniesi suo cugino Stefanos viene incaricato della difesa di fronte alla giuria che lo processerà. L’inesperto Stefanos, guardato sempre con più sospetto dai concittadini e allontanato da tutti, non ha altra soluzione che rivolgersi ad Aristotele, suo vecchio maestro di retorica, che può dunque prepararlo al processo.
Il sapiente Aristotele, fisico ossuto, per metà calvo, due profondi occhi azzurri, tanto strambo quanto simpatico, per l’occasione diventa il detective della storia, e da casa ascolta e prodiga consigli come un Nero Wollfe ante litteram. Non è lui però il vero protagonista ma Stefanos, voce narrante e Archie Goodwin della situazione, che impara l’arte del travestimento, e a sporcarsi le mani in azione per difendere l’onore della famiglia. Man mano che l’intreccio si dipana, un colpo di scena dietro l’altro, nasce nel lettore (e negli investigatori) il sospetto che l’accusa contro Filemone sia in realtà un complotto per diffondere l’allarme in città e riaccendere la paura verso i vecchi nemici Persiani.

CONCLUSIONI
Questo poliziesco di ambientazione storica diventerà celebre in tutto il mondo dando l’avvio a una delle serie di giallo storico più amate del nostro paese. La traduzione italiana di Aristotele detective rilancerà infatti la notorietà dell’opera di Margaret Doody anche nei paesi di lingua inglese e la spingerà a riprendere la scrittura di questa serie sul grande filosofo ateniese “in veste di detective” che aveva originariamente immaginato.
Il romanzo colpisce particolarmente per l’abilità dimostrata dall’autrice nella parte inventata, perché è davvero impossibile sapere se nella città di Atene al tempo della conquista dell’impero macedone si vivesse davvero così, come ricostruisce la Doody nel dettaglio, dalle case dei ricchi ai bassifondi portuali, dai mercati alle fattorie. Nella tradizione dei migliori romanzi storici, i riferimenti sono tutti per l’epoca attuale (o per quella degli anni ’70). Quella di Aristotele detective è un’innegabile idea anzitutto commerciale piuttosto che originale, ma quanto sarebbe bello vederne realizzata una serie TV?
Finito di leggere: domenica 23 ottobre 2022.
Nel salutarvi, vi invito a leggere Aristotele detective di Margaret Doody, e a tornare su questa pagina per dirmi cosa ne pensate.