ARISTOTELE E LA GIUSTIZIA POETICA di Margaret Doody

ARISTOTELE E LA GIUSTIZIA POETICA di Margaret Doody

NON C’E’ DUE SENZA TRE

Aristotele e la giustizia poetica (Sellerio, 2000) è il terzo (dei dodici) casi di Aristotele detective, uscito a dodici anni di distanza dal precedente (leggi QUI la recensione di Aristotele e il giavellotto fatale) grazie all’inaspettato successo tutto italiano della serie thriller/filosofica ideata dalla professoressa canadese Margaret Doody e iniziata con Aristotele detective (leggi QUI la recensione). Il manoscritto del terzo libro fino ad allora mai era mai stato pubblicato, ma riesumato dopo il successo dei primi due, le cui traduzioni hanno aperto la strada per il successo letterario anche nei paesi di lingua inglese.

Il romanzo comincia con una Invocazione ad Apollo e termina con una nota finale di Beppe Benvenuto, la storia riprende un anno dopo i fatti del primo libro. Nella primavera del 332 a.C. Alessandro ha distrutto le grandi città sulla costa dell’Asia Minore fino a entrare in territorio persiano, si è impadronito a Persepoli di un enorme tesoro in argento mentre le sue truppe stanno per conquistare la Persia. Il miraggio delle immense ricchezze in arrivo fa però chiudere un occhio a tutti sui massacri…

Aristotele e la giustizia poetica_Libri Senza Gloria
Aristotele e la giustizia poetica_Libri Senza Gloria

Alla fine dell’Antesteria, la festa dei Fiori che si celebra in Atene a febbraio (un cerimoniale pazzesco: gli ospiti portano il proprio cibo e il proprio vino e mangiano in silenzio, comunicano a gesti e senza proferire una parola, tutto questo per ricordare come gli ateniesi avessero concesso ospitalità ad Oreste ma senza condividere con lui il cibo per timore di farsi contaminare dalle sue colpe), misteriose apparizioni culminano nel rapimento di un’ereditiera che appartiene alla famiglia di un gruppo di uomini conosciuti come i Signori dell’Argento.

ODISEEA VIA TERRA

Il filosofo macedone Aristotele (Sherlock Holmes nell’Atene del IV secolo a.C.) e il suo ex allievo 23enne Stefanos di Atene (l’inseparabile Watson che ci racconta la storia), su richiesta dello zio della fanciulla, si recano in missione a Delfi per ritrovarla: la scusa ufficiale è che Stefanos debba chiedere all’Oracolo numi sulla sua futura sposa. Durante la Notte dei Fantasmi, Stefanos aveva origliato una conversazione fra fratello e sorella che, superstiziosamente, aveva attribuito agli spettri di Oreste e parente, così se l’era data a gambe levate: in realtà quel frangente può essere il pezzo mancante del puzzle.

8 Mile (2002) di Curtis Hanson

L’enigma difatti si rivela più complicato del previsto. Quella che i due cittadini ateniesi vivono è un’odissea via terra che, tappa dopo tappa, riserva sorprese (fanciulle generose, matrimoni, movimenti di esuli e prigionieri ridotti in schiavitù, due allevatori che si sfidano a suon di canti improvvisando rime in un duello in stile rap che sembra uscito fuori da 8 Mile, ecc.) e cadaveri a non finire, espediente che fa venir meno la vicenda gialla in favore del romanzo d’avventura.

Difficile tenere a mente tutti i nomi (comprimari e sospetti), fortuna che non impensierisce l’ambientazione perché usi e costumi sono descritti nel dettaglio e in maniera appassionante. Grazie all’aiuto dell’Oracolo di Delfi si potrà risolvere il mistero, specchio delle inquietudini che viveva il mondo mediterraneo scosso all’epoca alla guerra del grande condottiero Alessandro! La giustizia mostrerà infine una terza forma di poetica, a metà fra le due allora conosciute, ossia la commedia e la tragedia: in questa zona di mezzo potrà fiorire il giallo o, per riportare la controversa teoria universitaria della Doody, il romanzo contemporaneo!

Finito di leggere: venerdì 9 dicembre 2022.

Nel salutarvi, vi invito a leggere Aristotele e la giustizia poetica di Margaret Doody, e a tornare su questa pagina per dirmi cosa ne pensate.

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