HANNIBAL IL CANNIBALE 3/4: Il silenzio degli innocenti

HANNIBAL IL CANNIBALE 3/4: Il silenzio degli innocenti

Tutte e quattro le opere di Thomas Harris dedicate al famigerato, celeberrimo Hannibal the Cannibal sono state raccolte in un volume unico Oscar Bestseller, Hannibal il cannibale.

Il personaggio che ha trasformato Harris da reporter a miglior scrittore di suspense (oltre ai quattro libri su Hannibal ne ha scritti soltanto altri due, il primo e l’ultimo del suo curriculum) è uno psichiatra colto e raffinato, un perfetto gentiluomo dotato di un sottile senso dell’umorismo. Oltretutto il dottor Hannibal Lecter è anche un pericoloso psicopatico e un feroce assassino. E come se non bastasse è pure un cannibale.

Ricordiamo che tutti e quattro i romanzi sono stati adattati per il grande schermo con alterne fortune. Hanno inoltre ispirato due serie tv: Hannibal in tre stagioni con Mads Mikkelsen che, nonostante le enormi libertà (racconta infatti la storia omoerotica più o meno velata tra Lecter e il profiler Will Graham), è una delle più belle serie crime mai realizzate; e Clarice, lo spin-off ambientato un anno dopo gli eventi del film con Jodie Foster.

Abbiamo letto per voi tutti i romanzi in ordine cronologico (e non di pubblicazione) e, settimana dopo settimana, ve li raccontiamo uno per uno. Oggi tocca a Il silenzio degli innocenti

IN TERAPIA DA UN MOSTRO

Il silenzio degli innocenti (1988) di Thomas Harris segna l’indimenticabile incontro di Hannibal the Cannibal con la detective Clarice Starling, allora giovane recluta dell’FBI. La presente edizione contiene anche una Nota dell’autore venticinque anni dopo.

C’è un nuovo serial killer in città, soprannominato Buffalo Bill, che ha l’abitudine di scuoiare giovani fanciulle. Con Will Graham (il precedente protagonista) fuori dai giochi, il dirigente dell’FBI Jack Crawford passa pure momenti personali tristi: sua moglie Bella (Gina Torres nella serie tv Hannibal) soffre di un carcinoma del polmone. Non sa che pesci prendere fin quando non si risolve a mandare la giovane Clarice a parlare con il dottor Lecter, detenuto da molti anni nel manicomio criminale del dottor Frederick Chilton. Crawford sospetta che Lecter sappia molte cose sull’assassino, e la sua collaborazione è di importanza vitale.

Il titolo originale, Il silenzio degli agnelli, fa riferimento a un ricordo che ha turbato l’infanzia di Clarice: lo straziante belare degli agnellini destinati alla macellazione. Un trauma dal cui tormento Clarice riuscirà a liberarsi proprio grazie alle inaspettate sedute di analisi cui si sottopone nei suoi colloqui con il dottor Lecter. L’unico modo per convincere Hannibal a collaborare (oltre alla proposta di un regime di maggior libertà) è la sincerità, e poiché Clarice si apre con lui, egli dimostra una crescente simpatia nei confronti della studentessa, oltre che un sentimento quasi paterno.

Nel corso di questa “partita a scacchi” fra i due, basata sul quid pro quo reciproco, viene detto che Hannibal è affetto da una rara forma di polidattilia, ossia la mano sinistra è ben fatta ma il dito medio è duplicato perfettamente: un tratto (quello di avere sei dita) non menzionato nel precedente romanzo, e ignorato da ogni trasposizione televisiva e cinematografica.

IL FILM DEI RECORD

Jonathan Demme ne ha tratto un film nel 1991, terzo e ad oggi ultimo film ad aggiudicarsi durante la cerimonia degli Oscar i Big Five ovvero i cinque premi principali: miglior film, miglior regia (Jonathan Demme), migliore sceneggiatura non originale (Ted Tally), miglior attrice (Jodie Foster) e miglior attore (Anthony Hopkins). A dirla tutta, Hopkins sta nel film nemmeno mezzora, ma che mezzora: in certi casi non serve un Oscar a legittimare un’interpretazione, basti pensare a come quell’apparizione di trenta minuti sia servita a influenzare tutta la cultura di massa a venire per i successivi trent’anni e oltre. Per meglio documentarsi Hopkins ha assistito ad alcuni processi per assassinio e visionato molte videointerviste a serial killer. Sua è una delle migliori citazioni cinematografiche di tutti i tempi: “Uno che faceva un censimento una volta tentò di interrogarmi. Mi mangiai il suo fegato con un bel piatto di fave ed un buon Chianti.

Nel libro si dice che Will Graham adesso ha la faccia che sembra “disegnata da Picasso“. Nel film si fa anche un riferimento al destino di Will Graham, svelando quello che il libro Red Dragon aveva taciuto: ha perso la ragione ed è diventato anche un alcolista. Questo chiaramente segna un errore di continuità anche con il film Red Dragon, con il quale dovrebbe essere direttamente collegato nel prologo oltre che dalla presenza di Hopkins, in quanto a Will tocca una sorte decisamente migliore.

Nella bocca della ragazza morta ripescata nel fiume gli investigatori trovano i resti di un insetto che si rivelerà un tipo di falena notturna che si nutre di lacrime (di grossi mammiferi, proprio come gli umani): Buffalo Bill inserisce infatti un esemplare di questo lepidottero nella cavità orale di ogni sua vittima. Famosa è d’altronde la locandina del film in cui, sulle labbra di una ragazza, si appoggia una particolare falena che ha un disegno sul dorso somigliante a un teschio. Osservando attentamente il teschio, ci si accorge dell’illusione ottica: esso raffigura infatti sette donne nude. Per ottenere questo risultato i creativi si sono serviti di una foto artistica scattata nel 1951 dal pittore spagnolo Salvador Dalì e dal fotografo statunitense Philippe Halsman (l’opera si chiama In voluptas mors).

Dove la pellicola diverge maggiormente dal romanzo è nel finale. Tra le pagine Clarice deve ancora superare gli esami per diventare agente effettiva, nell’adattamento viene promossa agente speciale dell’FBI. Hannibal è riuscito a evadere facendo perdere le sue tracce: il libro si congeda da lui mentre scrive due lettere, una per Clarice e una per Chilton, mentre sullo schermo vediamo le conseguenze di queste lettere. Nella prima sequenza Clarice riceve una telefonata da Lecter dalle Bahamas in cui le chiede se finalmente “gli agnelli hanno smesso di gridare“, e poi le dice di “avere un vecchio amico per cena“. Nella scena successiva vediamo il dottor Chilton scendere da un jet: egli è sotto protezione, con tanto di scorta, e ignora che la località segreta in cui lo hanno mandato a nascondersi, sia stata già rintracciata dal vendicativo dottor Lecter.

Esiste pure una serie tv, Clarice, ambientata nel 1993, un anno dopo gli eventi noti, e racconta le nuove indagini dell’agente dell’FBI Sterling, sullo sfondo politico di Washington, alle prese con nuovi serial killer e predatori. La interpreta Rebecca Breeds.

CONCLUSIONI

Il libro (e film) più famoso della serie, a ragione Il silenzio degli innocenti è di gran lunga il più bello. Anche chi conosce la trama per aver visto il film non si annoierà un secondo. Pure qui è Hannibal a farla da padrone e non è detto che nella vostra mente lo associate per forza al maestoso Hopkins.

Le tecniche di indagine, all’avanguardia per l’epoca, oggi fanno quasi sorridere, senza comunque che diminuisca mai il coinvolgimento della caccia al serial killer. Stavolta però passato del “mostro” viene rivelato alla fine del libro, e non a metà come succedeva in Red Dragon. Le psicologie di tutti i personaggi vengono tratteggiate in modo raffinato, ogni minimo dialogo è affascinante. Terrificante come un horror, è un agghiacciante capolavoro del thriller contemporaneo.

Finito di leggere: sabato 11 maggio 2024.

Nel salutarvi vi invito a leggere Il silenzio degli innocenti, e a tornare su questa pagina per dirmi cosa ne pensate.

Il prossimo appuntamento con Hannibal il cannibale è per sabato XXX con Hannibal!

Inoltre, le puntate precedenti sono raggiungibili tramite i link postati a seguire in calce!

ALTRO: Hannibal il cannibale 1/4: Hannibal Lecter

ALTRO: Hannibal il cannibale 2/4: Red Dragon

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