HARRY POTTER E LA MALEDIZIONE DELL’EREDE di J.K. Rowling, J.Tiffany e J.Thorne

HARRY POTTER E LA MALEDIZIONE DELL’EREDE di J.K. Rowling, J.Tiffany e J.Thorne

Harry Potter Exhibition

Save the date. Dal 12 Maggio al 9 Settembre presso la Fabbrica a Vapore di Milano si tiene la tanto attesa Harry Potter Exhibition. La mostra ravvicinata agli oggetti di scena, i costumi e le creature magiche dei film di Harry Potter ha già totalizzato, dalla sua premiere mondiale a Chicago, più di quattro milioni di visitatori.
Harry Potter Exhibition
Harry Potter Exhibition alla Fabbrica del Vapore di Milano
Per l’occasione abbiamo deciso di recensire il doppio dramma Harry Potter e la maledizione dell’erede: l’ottava, e al momento ultima, avventura del giovane mago famoso quanto il vecchio Merlino. Ultima avventura perché ha così dichiarato alla BBC la madre letteraria del maghetto nonché autrice da mezzo miliardo di copie vendute J. K. Rowling. Ma al momento è d’obbligo, dato che un tempo aveva anche dichiarato che non ci sarebbero state ulteriori storie dopo la settima e che non avrebbe mai raccontato di un Harry Potter adulto.

Genesi

Pubblicato otto anni dopo l’ultimo romanzo ufficiale della serie (I Doni della Morte), Harry Potter e la maledizione dell’erede è ambientato diciannove anni dopo gli eventi principali della saga originaria e qualche secondo dopo le ultime pagine dell’ultimo libro. Quello che abbiamo per le mani non è però un romanzo, si faccia attenzione, ma il copione di una rappresentazione teatrale.
Il dramma teatrale nasce da un soggetto della stessa J. K. Rowling in collaborazione con il drammaturgo e sceneggiatore Jack Thorne (non solo autore di teatro ma anche di radio, cinema e tv: sue infatti sono molte delle storie dietro Skins e This Is England che gli sono valse dei BAFTA) e del regista pluripremiato (sia nel West End sia a Broadway) John Tiffany.

In scena

La sceneggiatura definitiva è però scritta solo dagli ultimi due e si vede: gli autori ci trascinano in un mondo che conosciamo a menadito, senza aggiungere nulla di nuovo come invece faceva ciascun romanzo precedente della saga a ogni nuova uscita.
L’anteprima di Harry Potter e la maledizione dell’erede si è tenuta il 7 giugno 2016 al Palace Theatre di Londra, e solo dopo la mezzanotte del suo debutto ufficiale il 30 luglio la sceneggiatura dello spettacolo è stata pubblicata online e in versione cartacea.
Palace Theatre London
Il Palace Theatre di Londra
La recensione di Libri Senza Gloria si riferisce non alla prima pubblicazione italiana di Salani (la storica casa editrice in Italia dei libri di Harry Potter) ma alla Special Rehearsal Edition, quella contenente gli script originali usati in teatro, e in italiano ribattezzata Edizione Speciale Scriptbook, che si conclude con la lista dei credits teatrali proprio come i titoli di coda di un film. La seconda edizione revisionata, ovvero la Definitive Collector’s Edition contenente tutte le successive modifiche al testo effettuate durante le repliche anglosassoni, non è ancora stata pubblicata nel nostro mercato, e quindi ne faremo a meno al momento.

Lo spettacolo

I biglietti prevenduti dell’opera hanno registrato diversi tutto esaurito, e a oggi il cast dell’opera è stato rinnovato tre volte in vista delle numerose rappresentazioni. Del cast originale dell’anteprima si segnalano Jamie Parker nella parte di Harry Potter e la polemica scatenata dall’aver scelto un’attrice di colore, Noma Dumezweni, per il ruolo di Hermione Granger.
Noma Dumezweni Hermione Granger
Noma Dumezweni è Hermione Granger
Il cast iniziale si è ricomposto in occasione della prima americana, svoltasi lo scorso 22 aprile 2018 presso il Lyric Theatre di Broadway. La prossima tappa per chi volesse vedere la produzione originale inglese ancora una volta unita è prevista per i primi mesi del 2019 al Princess Theatre di Melbourne.
Lyric Theatre Broadway
Il Lyric Theatre di Broadway
Dato che la Warner Bros. è al momento concentrata sulla produzione di cinque film di Animali fantastici e dove trovarli, un tweet della Rowling ha smentito categoricamente i piani per una trilogia cinematografica ispirata a Harry Potter e la maledizione dell’erede. Credo che ne riparleremo dopo la conclusione di Animali fantastici e quando Daniel Radcliffe, Rupert Grint e Emma Watson avranno qualche annetto di più.
Eddie Redmayne Newt Scamander
Eddie Redmayne è Newt Scamander in Animali fantastici e dove trovarli (2016) di David Yates

Pubblico e critica

Sebbene gran parte dei fan siano rimasti delusi dai nuovi sviluppi nelle storie di Harry Potter & company tacciandoli di essere pura fanservice (accuse non diverse da quelle mosse all’ultima trilogia di Star Wars), la critica ha semplicemente adorato Harry Potter e la maledizione dell’erede.
Solo per citare alcuni dati: lo spettacolo ha vinto l’Evening Standard Award 2016 come miglior nuova opera teatrale, ha incassato tre Critics’ Circle Theatre Award, sette WhatsOnStage Award e innumerevoli altri premi. Inoltre è stato assoluto mattatore del Laurence Oliver Award 2017, portando a casa i premi in nove delle undici categorie in cui era stato nominato tra i quali miglior opera teatrale, migliore regia, migliore attore protagonista (Jamie Parker), migliore attore non protagonista (Anthony Boyle come Scorpius Malfoy) e migliore attrice non protagonista (Noma Dumezweni). Record senza precedenti per il massimo riconoscimento assegnato dal teatro londinese.
Jamie Parker Harry Potter
Jamie Parker è Harry Potter
Al momento, Broadway lo ha nominato alle 10 categorie più pesanti dei Tony Award.

La sceneggiatura

Harry Potter e la maledizione dell’erede è diviso in due parti, ciascuna suddivisa a sua volta in due atti per un totale di quattro atti. Ciascun atto è corredato da tutta una serie di effetti speciali e cambio scene come non se ne sono visti nemmeno ne Il calice di fuoco o in tutti gli otto film della saga cinematografica messi insieme.
Hermione Granger è diventata il Ministro della Magia e si è sposata con l’ilare Ron Weasley che gestisce il negozio di scherzi Tipi Vispi Weasley (niente più che un contrappunto comico e quindi neanche l’ombra del Ron di una volta).
Harry Potter e il calice di fuoco
Harry Potter e il calice di fuoco (2005) di Mike Newell
Al loro fianco ritroviamo gli occhiali tondi e la pettinatura da burocrate di un maturo Harry Potter. Ha sposato Ginni Weasley (la sorella di Ron) che scrive di sport per la Gazzetta del Profeta. Harry si dimostra un padre di famiglia amorevole e affettuoso, ma anche un funzionario ragionevole (più di quanto non fosse stato da ragazzino), persino quando ha a che fare con quella redenta testa calda di Draco Malfoy e la sua bionda coda di cavallo.
Harry Potter non è mai stato tanto simpatico come adesso. Da adulto ha finalmente trovato una certa serenità, seppure dietro un lavoro monotono, ma fortunatamente il bipolare (balbettante/aggressivo) adolescente occhialuto di una volta non esiste più.

Il figlio di Harry Potter

Il conflitto adolescenziale non è però scomparso dalla saga. Stavolta lo viviamo attraverso Albus Severus Potter, il terzo dei figli avuti da Harry e Ginny. Dopo il dispettoso e scherzoso primogenito James (più simile a un giovane Ron che non a un giovane Harry), la seconda Lily (porta il nome della mamma di Harry, come James del padre), Albus Potter deve smarcarsi da due pesanti fardelli: uno è l’ingombrante nome che gli fu messo in onore del Preside Albus Silente e del Professore Severus Piton, l’altro è l’essere il figlio del mago più famoso che ci sia mai stato.
A differenza del fratello e della sorella coetanea, il Cappello Parlante assegna Albus alla Casa dei Serpeverde. Sembra un’eresia immaginare un Potter che non sia stato assegnato alla Casa dei Grifondoro, eppure sin da La pietra filosofale il Cappello Parlante sulla testa di Harry Potter, prima di assegnarlo ai Grifondoro, era indeciso se spedirlo fra le braccia dei Serpeverde.
Cappello parlante Harry Potter
Il Cappello parlante in Harry Potter e la pietra filosofale (2001) di Chris Columbus
Si è detto che Harry Potter adulto è più simpatico di Harry Potter giovane, e in fatto di empatia lo batte pure il suo figlio ribelle Albus Potter. Silenzioso, emarginato, rabbioso, nei suoi primi giorni di scuola è più vicino al giovane Tom Riddle (e futuro Voldemort) che non al papà. Ci sentiamo più vicini a lui, alle sue inadeguatezze, delusioni, voglia di rivalsa che non alla spocchiosa falsa modestia del primo Potter.

Chi trova un amico…

Un montaggio veloce dei saluti con i genitori al binario 9 3/4 di Londra, i viaggi sull’Hogwarts Express e le prime lezioni ci riassumono: i primi tre sfortunati anni di scuola di Albus, dell’allontanamento da Rose (la figlia di Ron e Hermione) e dell’insolita amicizia stretta con Scorpius, figlio di Draco Malfoy (l’antico e odioso rivale di suo papà Harry).
Hogwarts Express binario 9 3/4
Hogwarts Express e il binario 9 3/4
Due reietti che si specchiano l’uno nell’altro: Albus è nato e cresciuto nella gloria, al contrario del padre che ha trascorso un’adolescenza bistrattata; Scorpius è nato e cresciuto nel sospetto, al contrario del padre che ha trascorso un’adolescenza agiata. L’amicizia fra i due fa in effetti pensare a qualcosa di più che a una semplice amicizia. Eppure non si supera mai lo steccato del pubblico d’elezione di Harry Potter.
Dalla fuga dell’Hogwarts Express la storia segue due binari. Da una parte si forma una nuovo trio di giovani eroi: Albus, Scorpius e Delphy (si presenta come la cugina di Cedric Diggory). Dall’altra si ricompone il vecchio trio (Harry, Ron, Hermione) da quando la cicatrice di Harry Potter torna a bruciargli sulla fronte dopo svariati anni; un trio che però diventa un quartetto grazie all’unione di Draco, anche lui come Potter alla ricerca del figlio scomparso.
Robert Pattinson Cedric Diggory
Robert Pattinson è Cedric Diggory ne Il calice di fuoco

Nelle pieghe del tempo

Albus e Scorpius si imbarcano nella disperata missione di tornare nel passato per salvare la vita di Cedric e restituire al padre il figlio perduto. Anzitutto, con l’aiuto di Delphy rubano la GiraTempo dall’ufficio di Hermione e il cui funzionamento i fan hanno già appreso ne Il prigioniero di Azkaban.
Il magico artefatto trasporta in un tempo diverso ma sempre nel medesimo spazio. I ragazzi violano la legge che permette i cambiamenti temporali solo cinque minuti indietro. E scoprano loro malgrado che la GiraTempo consente un intervallo di azione di appena cinque minuti. Nella prima missione, tornano al Torneo Tremaghi e stravolgono l’esito della prima prova di Cedric.
Harry Potter Azkaban Alfonso Cuaròn
Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (2004) di Alfonso Cuaròn
Come ci insegna Ritorno al futuro, se cambi il passato non è detto che la storia cambi come vuoi tu. Difatti, quando Albus e Scorpius tornano nel loro futuro, Albus è si ammesso nei Grifondoro. Ma papà Potter (fraintendendo i consigli del ritratto di Albus Silente) impedisce la sua amicizia con Scorpius. In questa dimensione parallela Hermoine Granger, che non è andata in sposa a Ron, è la nuova severa insegnante di Difesa dalle Arti Oscure.
Il nuovo tentativo di cambiare il corso della storia si concentra sulla seconda prova di Cedric, ma porterà a esiti ancora più catastrofici: Lord Voldemort vincerà la battaglia di Hogwarts, Harry Potter muore e così Albus non è mai esistito in questa realtà alternativa. Tutto è in mano ai Mangiamorte, fra i quali a Draco Malfoy è andato l’Ufficio Applicazione della Legge sulla Magia, mentre alla temibile Dolores Umbridge de L’Ordine della fenice la presidenza di Hogawarts. La magia del Potterverse si contamina definitivamente con la teoria della molteplicità dei mondi.
Imelda Staunton Dolores Umbridge David Yates
Imelda Staunton Dolores Umbridge

Il Multi-Potter-verso

Stavolta spetterà al solo Scorpius vedersela con la determinazione temporale per invertire i destini in un Multiverso dove ogni realtà è valida. Il nuovo obiettivo di Scorpius è quello di ripristinare la dimensione temporale di partenza e lasciare tutto invariato.
Trova i primi insperati aiutanti nei superstiti dell’Esercito di Silente: un professor Piton più severo del solito, e Ron e Hermione che vivono in clandestinità ricercati dai Dissennatori. La GiraTempo diventa l’escamotage per tornare sempre più indietro nel tempo, fino al seminale delitto di Diagon Alley: da una parte la GiraTempo è l’arma che avrebbe potuto evitare le tante tragedie cui abbiamo assistito in anni di vicissitudini, dall’altra è la bacchetta morale che ci ricorda di accettare il passato e gli errori che abbiamo commesso per imparare a essere persone migliori.
Helena Bonham Carter Bellatrix Lestrange
Helena Bonham Carter è Bellatrix Lestrange

Conclusioni

Nessuna descrizione o riflessione come da prassi del romanzo, solo dialoghi serrati e note sceniche da screenplay per una lettura veloce e immediata che racconta di nuove generazioni di maghi. Le dinastie Potter e Malfoy e la discendenza Voldemort / Lestrange (come? quando?) che ingaggiano duelli a suon di bacchette magiche, in un sequel che la magia del tempo trasforma in prequel e remake: il ritorno alle origini di Harry Potter in anni ’80 e ’90 che proprio nulla hanno a che fare con il nostro mondo.

Nel salutarvi, vi invito a leggere Harry Potter e la maledizione dell’erede di J.K.K. Rowling, John Tiffany e Jack Thorne, e a tornare su questa pagina per dirmi cosa ne pensate.

 

Finito di leggere: lunedì 14 maggio 2018.

4 Replies to “HARRY POTTER E LA MALEDIZIONE DELL’EREDE di J.K. Rowling, J.Tiffany e J.Thorne”

  1. Letto con un po’ di scetticismo. Hai ragione quando dici che non aggiunge niente di nuovo (la storia delle origini di Delphi non mi convince nemmeno un po’) ma alla fine non mi è dispiaciuto, anzi, mi sono chiesto come sarebbe stato in forma di romanzo e non di sceneggiatura. Credo che l’unico motivo (business a parte) che ha di esistere questa storia è quella di rendere giustizia a Piton, che ci ha lasciato troppo presto 🙂

    1. Anche a me è piaciuto molto, soprattutto in questa versione inedita. Per quanto riguarda Piton, di ieri è la notizia di alcuni carteggi ritrovati di Alan Rickman. In una lettera J.K.Rowling si complimenta con l’interprete di Piton per avere “reso giustizia” (come dici tu) al suo personaggio “più complesso”.

  2. Il mio semplice commento è il seguente. ..ma se è così bello perché non è stato scritto il libro num.8 vero e proprio? ….ma dai una speculazione economica e null’altro

    1. Perché semplicemente è una storia diversa. Non si racconta più il passaggio dall’infanzia all’adolescenza (ci sono i romanzi per quello), ma si racconta della maturità (ed ecco una nuova forma artistica: il teatro, se vogliamo più “maturo”). Questa è la mia motivazione, non ho fatto alcuna speculazione economica in proposito… solo ipotizzato che un domani JK Rowling possa cambiare idea. D’altronde la nuova serie di “Animali fantastici” è un modo nuovo di esplorare il suo universo, chissà quali altre sorprese ci riserva il futuro!

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