I COLORI DI UNA VITA di Nafissatou Diallo
FIGLIA DI DAKAR
“Figlia di Dakar” è il sottotitolo di questo romanzo biografico che, annuncia la copertina, ha venduto oltre 1 milione di copie nel mondo. I colori di una vita porta la firma di Nafissatou Diallo (1941-1982), laureata giovanissima in ostetricia, specializzatasi in Francia, e morta pure giovanissima. Poco altro su di lei è reperibile online.
Omonima della cameriera d’hotel che aveva accusato di violenza sessuale Strauss-Kahn, l’ex direttore del FMI, la scrittrice (Safi, come i personaggi si rivolgono a lei all’interno del libro) da sempre si è impegnata nelle battaglie per la giustizia sociale e per la dignità delle donne. In tutto ha scritto quattro romanzi: il presente, insieme a Le fort maudit, ha ricevuto innumerevoli riconoscimenti.

C’ERA UNA VOLTA IN SENEGAL
Il libro della Diallo è un viaggio indietro nel tempo alla riscoperta delle feste, della moda, delle tradizioni (spesso pericolose, come quella della circoncisione), dei miti e dei riti del Senegal. Lo fa con l’occhio critico ma comprensivo di chi da grande diventerà levatrice.
Piccola e indisciplinata (artefice addirittura di spietati scherzi ai lebbrosi), Safi non è per niente timida, fa spesso incollerire il padre ma è sempre appoggiata da Maman, la gigantesca nonna, che forse ha ispirato in lei il desiderio di diventare puericultrice. Nata in una famiglia di Dakar meno povera delle altre, Safi è cresciuta in un mondo che vede nella lontana Francia europea la sua “alma mater” e dove vige un irreprensibile sistema patriarcale (si regge sul sistema delle co-épouse, le due spose di uno stesso uomo).
La narratrice rievoca i suoi piccoli furti, l’anno perso alla scuola coranica, la prima volta al cinema, il pellegrinaggio alla Mecca del padre Samba, il funerale del nonno (il primo lutto in famiglia), il matrimonio della cugina… Colpiscono le scene della scuola, dove Safi vive presso la Medina i problemi di tutte le ragazzine nelle scuole di tutto il mondo: i primi fidanzamenti, la rivalità con le compagne di classe, le rotture, la perdita di un’amica, le punizioni degli insegnanti, ecc. Più di tutto risalta la trasformazione da ragazza a donna, con la consapevolezza di dover crescere e dire addio ai propri cari.

CONCLUSIONI
Pubblicato da Cose d’Africa Edizioni e distribuito dalla Savana Culture fondata da Pap Kan (il “cantastorie” senegalese trapiantato in Europa, in Abruzzo per l’esattezza) che ha curato la traduzione (di Paola Di Blasio), scritto la prefazione e realizzato la foto di copertina.
I colori di una vita è un libro semplice e lucido. Unico purtroppo tradotto da noi di quest’autrice, Nafissatou Diallo, una donna che ha avuto anzitutto il coraggio di essere se stessa in un mondo che difficilmente lo consente…

Nel salutarvi, vi invito a leggere I colori di una vita. Figlia di Dakar di Nafissatou Diallo, e a tornare su questa pagina per dirmi cosa ne pensate.
Finito di leggere: giovedì 19 marzo 2020.
6 Replies to “I COLORI DI UNA VITA di Nafissatou Diallo”
Mi è piaciuto molto il modo semplice ma critico con cui Safi parla della sua vita e dei suoi affetti nell’infanzia ed aadolescenza
Io ho scoperto il libro per caso e mi è piaciuto moltissimo!
Il libro ci trasporta in un viaggio suggestivo in Senegal in una storia di formazione dove la componente emotiva ed affettiva è fondamentale vista l’importanza che l’autrice attribuisce alla famiglia, in particolare alla nonna e al suo papà. È stato molto interessante apprendere usi ed abitudini di questo paese negli anni 50 e 60. Ho trovato molto emozionante il momento della morte del padre con la descrizione commovente dello stato d’animo dell’autrice in questo frangente così doloroso, così come l’addio alla nonna adorata. Dispiace anche pensare che l’autrice, così talentuosa e capace, sia scomparsa così precocemente. Lettura consigliata per chi vuole conoscere il Senegal di qualche decennio fa attraverso la penna sensibile di Nafissatou Diallo
Il tuo commento è molto bello. Ho scoperto questo libro per caso e non pensavo mi avrebbe conquistato fino a questo punto. Felice di sapere che molti altri là fuori lo hanno letto e ne parlano
Ho appena finito di leggere il libro.
Mi è piaciuto molto,affascinante scoprire i costumi e le usanze del paese.La famiglia patriarcale che un tempo c’era pure da noi.Ma soprattutto sorridevo nel leggere che gli adolescenti sono uguali dappertutto.Gioia e dolori per i genitori.
Sono contento che sempre più persone scoprano questo libro. A proposito, lei come lo ha trovato?