IGIENE DELL’ASSASSINO di Amélie Nothomb

IGIENE DELL’ASSASSINO di Amélie Nothomb

Esordio

La tagliente ironia e la struttura narrativa della scrittrice Amélie Nothomb hanno immediatamente trasformato la sua opera d’esordio (1992) in un caso letterario, dividendo fra chi l’ha trovato odioso come il suo protagonista e chi geniale per la sua grammatica stilistica.
Premio Nobel per la letteratura e nome astruso, Prétextat Tach è obeso e sboccato, recluso e misogino, isolato e amante di cocktail alexander. In menopausa letteraria da venti anni, ottuagenario affetto da un cancro alle cartilagini inventato di sana pianta e che risponde al nome di sindrome di Elzenveiverplatz. L’improvvisa malattia lo ucciderà in soli due mesi. Così il suo segretario, Ernest Gravelin, organizza, dal 14 al 18 gennaio, le interviste con cinque diversi giornalisti. Selezionati fra i migliori della stampa mondiale saranno, uno al giorno, ricevuti nell’appartamento dello scrittore, chi in cerca di gossip chi di scoop.
Alexander cocktail
L’alexander è il cocktail preferito di Tach

Nina

Il primo atto vede il ripetersi dell’identico copione ben quattro volte: il giornalista di turno viene anzitutto spacciato dai provocatori sofismi e dalla turpe ironia di Tach. Subito dopo viene deriso dai colleghi che ne ascoltano il nastro registrato, tutti snob che non faranno una fine migliore fra perverse divagazioni e sprezzante retorica.
Le descrizioni sono a zero. I dialoghi sono disincarnati in stile pièce teatrale e i personaggi scarsamente caratterizzati, fatta eccezione per il solo, volgare e arrogante Tach. Almeno fino al secondo atto, in cui l‘orco delle fiabe deve confrontarsi con una giovane agguerrita “signorina” con il lusso di un nome, Nina. A differenza di chi l’ha preceduta, Nina ha letto tutti i suoi libri, e non all’ultimo secondo per prepararsi all’intervista.

Wendy

Lei gioca agli stessi scacchi di Tach, ovvero ribatte mossa su mossa con pecisi ragionamenti logici. Passaggi che la Nothomb distribuisce in maniera serrata come partecipasse anche lei a una gara di stile.
Saddam Hussein Guerra Golfo
Saddam Hussein e la Guerra del Golfo
Mentre fuori imperversa la Guerra del Golfo, la giornalista rivolta come un calzino il racconto di Tach dal titolo Igiene dall’assassino, che non è un thriller ma un’autobiografia incompiuta all’ombra di Peter Pan, e che dà il titolo al romanzo, che non è un thriller ma un dramma dialogato. Il romanzo e il racconto nel romanzo trovano il loro paradossale punto di contatto nella scioccante rivelazione di un assassinio e nel conseguente, stupefacente colpo di scena che disperde nuovamente le fila.
A ogni riga si evince come la Nothomb si sia divertita un mondo a impersonare di volta in volta le due pretestuose intelligenze linguistiche. Da una parte l’ingordo acume di Tach e dal’altra l’affilato ragionamento di Nina.
Peter Pan Wendy
Peter Pan e Wendy

Nel salutarvi, vi invito a leggere Igiene dell’assassino di Amélie Nothomb, e a tornare su questa pagina per dirmi cosa ne pensate.

Finito di leggere: mercoledì 2 maggio 2018.

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