Il nuovo poster di HOUSE OF THE DRAGON presenta il nuovo cast di protagoniste
Il nuovo poster del primo prequel/spin-off di Game of Thrones intitolato House of The Dragon, ci presenta Olivia Cooke ed Emma D’Arcy, le due attrici che nella seconda metà di stagione interpreteranno rispettivamente Alicent Hightower e la principessa Rhaenyra Targaryen, prendendo il testimone dalle giovani Emily Carey e Milly Alcock. UPDATE: con molta probabilità la seconda stagione uscirà nell’estate 2024, di sicuro sarà composta da otto episodi e non da dieci; inoltre sembra già essere in sviluppo una terza stagione (delle quattro totali ipotizzate). Nel cast della seconda stagione troviamo Matt Smith, Olivia Cooke (regina Alicent), Emam D’Arcy, Eve Best, Steve Toussaint, Fabien Frankel, Ewan Mitchell (principe Aemond), Tom Glynn-Carney (re Aegon), Sonoya Mizuno e Rhys Ifans; inoltre tornano dalla prima stagione anche Harry Collett, Bethany Antonia, Phoebe Campbell, Phia Saban (regina Helaena), Jefferson Hall e Matthew Needham; si aggiungono al cast Gayle Rankin (Alys Rivers, una guaritrice e abitante di Harrenhal), Simon Russell Beale (ser Simon Strong, il castellano di Harrenhal e pro-zio di Lord Larys Strong), Freddie Fox (sir Gwayne Hightower, figlio di Otto, fratello della regina Alicent), Abubakar Salim (Alyn di Hull, un marinaio della flotta Velaryon), Amanda Collin (Jeyne Arryn), Robert Rhodes (Silver Denys, che vive a Roccia del drago e sostiene die sseree il figlio bastardo del re Maegor I Targaryen), Pablo LeRocq (Dragonseed), Graeme Dalling (un pescatore), Tom Cawte (lo scudiero di Criston Cole), Tracey-Anne Lilles (una buona moglie) e Sarah Head (in un ruolo misterioso). George R.R. Martin è co-creatore e produttore esecutivo; Ryan Condal è co-creatore, showrunner e produttore esecutivo; Sara Hess, Alan Taylor, Melissa Bernstein, Kevin de la Noy, Loni Peristere, Vince Gerardis sono produttori esecutivi.

La nuova serie, tratta da Fuoco e sangue di George R.R. Martin, uscirà su Sky e in streaming su NOW il 22 agosto, in contemporanea assoluta con la messa in onda della tv via cavo americana HBO e su HBO Max, in tutti i territori in cui Sky è presente Italia inclusa! UPDATE: dopo la premiere che ha registrato numeri record (ben 10 milioni di spettatori nel corso della serata, tra ascolti lineari su HBO, repliche e ascolti in streaming su HBO Max) arriva l’inevitabile conferma di una seconda stagione, il cui sviluppo era già iniziato da tempo. Miguel Sapochnik lascia il ruolo di co-showrunner, entra come regista Alan Taylor che aveva lavorato anche alla precedente saga. Dopo di lui lascia anche la produttrice esecutiva Jocelyn Diaz. Le riprese avranno inizio a marzo 2023 sia nel Regno Unito che in Spagna.
QUELLO CHE ABBIAMO SCOPERTO AL SAN DIEGO COMIC CON 2022: George R.R. Martin è stato coinvolto maggiormente rispetto al Trono di Spade ma non ha potuto girare un cammeo. Se Game of Thrones si ispirava alla Guerra delle due rose, in questo caso lo scrittore si è ispirato al periodo storico definito l’Anarchia: quando Enrico I, re d’Ingiltrerra, si ritrovò senza un erede maschio perché suo figlio era annegato su una nave che attravesava il canale d’Inghilterra, nominò sua figlia Matilde per la successione e le fece giurare fedeltà dai suoi lord; ma quando il re morì la maggior parte dei lord tradì il giuramento e il cugino di Matilde, Stefano, attraversò il canale, rubò il tesoro e si fece incoronare Re aprendo il periodo conosciuto come Anarchia; i due combatterono per vent’anni, la guerra civile durò tra il 1135 e il 1154. Inoltre abbiamo appreso che al culmine della stagione vedremo fino a diciassette draghi, ciascuno differenziato sia nell’aspetto e nell’età sia nel comportamento. Non ci sarà un villain specifico ma solo personaggi grigi, in quanto la serie sarà molto più “politica”. Rispetto al romanzo, Alicent e Rhaenyra sono due amiche che crescono insieme a corte, ma sviluppando un approccio diverso: entrambe dovranno vedersela con il patriarcato che preferirebbe distruggere il regno piuttosto che vedere una donna sul trono. Il Trono di Spade sarà molto più grandioso e decadente di quanto mostrato nella serie originale, essendo il nuovo show ambientato secoli prima, composto dalle spade contorte e fuse dei nemici sconfitti da Targaryen, ideato per rappresentare il potere e l’influenza esercitata dalla casata all’apice del suo regno. Lo stemma della casa Targaryen rappresenterà il drago a tre teste e quattro zampe. Questo è un dettaglio fondamentale: infatti nelle prime cinque stagioni della serie principale il drago aveva due gambe, mentre dalla sesta stagione in poi quando Daenerys salpa da Meereen fa utilizzare sulle vele delle navi lo stemma con il drago a quattro zampe, fedele all’originale.
Il libro è ambientato nell’universo de Le cronache del ghiaccio e del fuoco ma non appartenente alla serie principale: è ambientato 200 anni prima ed è incentrato sulla dinastia dei Targaryen (quindi dalla “caduta del trono” in seguito alla guerra combattuta da Robert Baratheon). Sappiamo che lo show racconterà la faida fra Rhaenyra e il fratellastro AegonII, entrambi pretendenti al trono della Casa Targaryen, che sfocia nel conflitto conosciuto come Danza dei Draghi e che porterà all’estinzione stessa dei draghi.
I protagonisti sono Matt Smith (il principe Daemon Targaryen, fratello minore del re Viserys ed erede al trono, cavalcatore di draghi), Paddy Considine (Re Viserys I), Steve Touissant (Lord Corlys Velaryon, Primo Cavaliere della regina Rhaenyra, conosciuto come Il Serpente di Mare, il più famoso avventuriero nautico nella storia di Westeros), Emma D’Arcy (la principessa Rhaenyra Targaryen, la primogenita del re, di puro sangue valyriano, cavalca draghi), Olivia Cooke (Alicent Hightower, avvenente figlia del Primo Cavaliere Otto Hightower) e Rhys Ifans (Otto Hightower, Primo Cavaliere del Re). Nelle scene flashback i personaggi della principessa Rhaenyra e di Alicent saranno interpretati dalle giovani attrici Milly Alcock ed Emily Carey. Nel cast insieme a loro troviamo Eve Best (la principessa Rhaenys Velaryon, moglie di Lord Corlys Velaruon, cavalca draghi, detta “La regina mancata” perché scartata dal Grande Concilio come erede al trono che le preferiò suo cugino Viserys in quanto uomo), Fabien Frankel (Ser Criston Cole, figlio di un attendente di Lord Dodnarrion a Blackheaven), Graham McTavish (Ser Harrold Westerling, un esempio di cavalleria e onore, che ha servito nella Guardia Reale fin dai giorni di Re Jaehaerys), Ryan Corr (Ser Harwin “Breakboones” Strong, l’uomo più forte dei Sette Regni, figlio maggiore del Maestro delle Leggi Lyonel Strong ed erede di Herrenhal), Jefferson Hall (nel doppio ruolo dei gemelli Lord Jason lannister, Lord di Castel Granito, e del suo gemello Ser Tyland Lannister, un politico astuto e calcolatore), David Horovitch (il Grande Maestro Mellos, fidato consigliere di Re Viserys), Matthew Needham (Larys Strong, il figlio minore di Lyonel), Bill Paterson (Lord Lyman Beesbury, Lord di Honeyholt e Maestro del Conio, è un membro del Concilio Ristretto sotto re Viserys), Gavin Spokes (Lord Lyonel Strong, Maestro delle Leggi e Primo Cavaliere del Re, membro del Concilio Ristretto sotto Re Viserys e Lord di Harrenhal), Sonoya Mizuno (Mysaria, schiava diventata la più fidata alleata del principe Daemon), Bethany Antonia (Baela Targaryen, figlia maggiore di Laena Velaryon, cavalca il giovane drago Moondancer), Phoebe Campbell (Rhaena Targaryen, secondogenita di Lady Laena e sorella di Baela), Harry Collett (Jacaerys Velaryon, primogenito di Rhaenyra Targaryen), Tom Glynn-Carney (Aegon Targaryen, figlio maschio primogenito di Re Viserys), Will Johnson (Ser Vaemond Velaryon, fratello più giovane di Coryls Velaryon e comandante della flotta di Velaryon), John MacMillan (Ser Laenor Velaryon, figlio di Corlys Velaryon e Rhaenys Targaryen), Ewan Mitchell (Aemond Targaryen, figlio secondogenito di Viserys, nipote di Daemon e fratellastro di Rhaenyra), Theo Nate (Ser Laenor Velaruon, figlio di Corlys Velaruon e Rhenys Targaryen), Phia Saban (Helaena Targaryen, secondogenita di Viserys, sorella di Aegon e Aemon, sorellastra di Rhaenyra) e Savannah Steyn (Lady Laena Velaryon, figlia di Corlys Velaruon e Rhaenys Targaryen).
La serie si basa sull’idea iniziale di Bryan Cogman, già autore dello show, ed è stata sviluppata creativamente da Martin e Ryan J. Condal (Colony), anche showrunner e produttori esecutivi insieme a Miguel Sapochnik, regista della prima serie. Oltre a lui, troviamo alla regia Clare Kilner, Geeta V. Patel e Greg Yaitanes (questi anche co-produttore esecutivo). Gli altri produttori esecutivi sono Sara Hess (anche sceneggiatrice), Jocelyn Diaz, Vince Gerardis e Ron Schmidt. Con un post sul suo blog George Martin ha rassicurato i fan che non scriverà alcun episodio della serie TV (anche se gli piacerebbe moltissimo) finché non avrà ultimato la stesura del sesto attesissimo romanzo della saga principale, Winds of Winter. Gli sceneggiatori saranno Wes Tooke (Colony), Claire Kiechel, Ti Mikkel (collaboratrice diretta di Martin) e Charmaine DeGraté (The 100). La colonna sonora sarà ancora una volta composta da Ramin Djawadi, già compositore di quella di Game of Thrones per i quali ha vinto due Emmy consecutivi, rispettivamente per la settima e l’ottava stagione. Lo show verrà realizzato in parte utilizzando la tecnologia della virtual production nel nuovissimo V Stage dei Warner Bros. Studios di Leavesden nel Regno Unito. Già utilizzata per girare The Mandalorian, la virtual production è un sistema futuristico di ripresa chee si basa su un sistema di LED integrati. Il network ha ordinato una prima stagione di dieci episodi che in Italia verrà trasmessa su Sky grazie all’estensione del contratto con WarnerMedia.
Ecco la descrizione ufficiale da Amazon: “L’emozionante storia dei Targaryen prende vita in questa opera magistrale dall’autore de “Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco”, che ha ispirato la serie HBO “Game of Thrones”. Secoli prima degli eventi de Il Trono di Spade, Casa Targaryen – l’unica famiglia di signori dei draghi a sopravvivere al Disastro di Valyria – si stabilì a Roccia del Drago. Con Fuoco e Sangue ha così inizio la loro storia sotto il leggendario Aegon il Conquistatore, creatore del Trono di Spade, per proseguire narrando le generazioni di Targaryen che hanno combattuto per difendere quell’iconico scranno, fino alla guerra civile che quasi dilaniò per sempre la loro dinastia. In questo avvincente primo volume della loro storia, narrata dalla penna d’un antico maestro della Cittadella, finalmente i frammenti e gli accenni che riecheggiavano nel ciclo epico Il Trono di Spade sono svelati in tutta l’ampiezza d’un portentoso affresco: com’è stato forgiato il Trono di Spade? Perché era così micidiale visitare Valyria dopo il Disastro? Quali sono stati i peggiori crimini di Maegor il Crudele? Cosa scoprì Alysanne la Buona recandosi alla Barriera? Che cosa è veramente successo durante la Danza dei Draghi? Sono solo alcune delle domande cui viene data risposta in questa cronaca fondamentale del continente occidentale. Finalmente anche il grande mondo fantasy di George R.R. Martin ha il suo legendarium, un compendio inesauribile di episodi e dettagli che riecheggia Il Silmarillion di J.R.R. Tolkien e Storia della decadenza e caduta dell’Impero Romano di Gibbon, un banchetto fastoso per tutti gli appassionati e un potente specchio delle grandezze e miserie della natura umana, nei bassifondi della carestia o assisa su un trono, nel fango d’una battaglia o sul dorso d’un drago.”