IL SILENZIO DEI CHIOSTRI di Alicia Giménez-Bartlett

IL SILENZIO DEI CHIOSTRI di Alicia Giménez-Bartlett

UN CASO SACRO

Il silenzio dei chiostri (2009, Sellerio) è il nono caso dell’ispettrice di polizia Petra Delicado del distretto di Barcellona (leggi QUI la recensione del quinto, Serpenti nel paradiso), di cui molto probabilmente vedremo un adattamento nella terza stagione (qualora venisse confermata) della serie TV Sky Original con Paola Cortellesi.

Può un macabro omicidio dare sollievo? E’ quello che ci lascia intuire la pluripremiata autrice Alicia Giménez-Bartlett quando il corpo di frate Cristòbal dello Spirito Santo viene ritrovato nel convento delle sorelle del Cuore Immacolato. Lo strano delitto dal sapore mistico distoglie Petra dagli impegni derivanti dal recente matrimonio con Marcos e con i figli di lui (attratti morbosamente dal lavoro da poliziotta della madrina), e distoglie il suo vice Fermìn Garzòn dalle attenzioni di sua moglie (per quanto a lui piacciano, la sua trasformazione in gentiluomo di campagna forse non è pienamente riuscita). Il corpo del frate è stato rinvenuto accanto alla teca che custodiva il Beato Asercio de Montcada, mummia sacra intorno al quale lavorava il suddetto frate e scomparsa nel nulla. Per ritrovare la reliquia e assicurare il colpevole alla giustizia, Petra e Fermìn dovranno anche esplorare la pista soprannaturale che si profila mettendo a dura prova il loro metodo di indagine.

Il silenzio dei chiostri_Libri Senza Gloria
Il silenzio dei chiostri_Libri Senza Gloria

Dagli interrogatori alla madre superiora (nella quale Petra si rispecchia in quanto donna autoritaria) e dalle tesi proposte da una suora e da un frate eruditi presi dalla polizia come collaboratori storici per scavare su una tragedia che affonda le radici nei secoli passati, emergono quelle ipotesi contradditorie che creano l’enigma dell’intreccio poliziesco. Assillata da una parte dal commissario Coronas che vuole risultati e dall’altra dall’addetto stampa della polizia a caccia di versioni appetitose per i media, Petra sposta l’indagine in strada con appostamenti e controlli nel tentativo di ricondurre ogni traccia spirituale a una dimensione più terrena.

CONCLUSIONI

Stavolta i detective girano intorno come un cane che si morde la coda, la lunghezza del volume non salva l’agilità di scrittura da una lentezza generale, e a dispetto del soggetto alla Dan Brown l’azione è ai minimi storici finendo paradossalmente per farci appassionare di più alle parallele vicende coniugali dell’ispettrice con il terzo nuovo marito e le questioni con i figliastri.

Petra e Fermìn

Petra è coriacea ed efficiente, Fermìn è di modi spicci e ha mille fisime, come sempre i loro duetti verbali rimangono la parte più spassosa. Anzi, il suo comprimario le ruba la scena più che mai, e ci è pure sorto il sospetto che questo omone burbero ma dal cuore d’oro soffra della sindrome di Stoccolma: perciò è schiavo dei modi di fare, degli insulti e degli ordini dispotici della sua capa, incapace ad alzare la testa Fermìn chiude gli occhi e finge che siano solo scaramucce fra due persone alla pari che a fine turno dividono una birra.

Finito di leggere: domenica 11 settembre 2022.

Nel salutarvi, vi invito a leggere Il silenzio dei chiostri di Alicia Giménez-Bartlett, e a tornare su questa pagina per dirmi cosa ne pensate.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ciao!

Questo sito web, come tutti gli altri, utilizza cookie. Se vuoi vedere quali sono i cookie che utilizza puoi leggere la pagina policy privacy. Se vuoi disabilitare i cookie, lo puoi fare direttamente dal browser che utilizzi per navigare seguendo le istruzioni che trovi qui