IO UCCIDO di Giorgio Faletti
IL SIGNORE IN GIALLO
Romanzo d’esordio del comico e cantautore Giorgio Faletti, Io uccido (Baldini & Castoldi, 2002) è anche il giallo che ha venduto di più nella storia della letteratura italiana (più di quattro milioni di copie): da una parte lo straordinario passaparola dei lettori ha assicurato all’autore un successo fulminante e duraturo (leggi QUI la recensione di Io sono Dio), dall’altra parte la conquista delle classifiche di vendita ha trasformato per sempre il giallo nel nostro paese in un fenomeno assoluto di costume.
Primo libro di Faletti è stato in realtà Porco Mondo che ciò sotto i piedi, una serie di comici episodi che coinvolgono Vito Catozzo, uno dei tanti personaggi da lui interpretati su Drive In (il Testimone di Bagnocavallo, Carlino e il suo “giumbotto”, il Cabarettista Mascherato, Suor Daliso) che hanno incontrato un grande favore di pubblico, e grazie ai loro modi di esprimersi influenzato il lessico di tutti i giorni. Ma è con il clamoroso successo di pubblica e critica di Io uccido che Faletti è diventato il “signore in giallo” della letteratura italiana.

IL MOSTRO DI MONTECARLO
Nel mondo dorato della città di Montecarlo, un serial killer telefona in diretta a Voices, non il format TV ma la trasmissione bilingue più ascoltata di un’emittente radiofonica privata in lingua italiana del Principato, Radio Monte Carlo. Al malcapitato deejay Jean-Loup Verdier, il serial killer preannuncia ogni volta il suo prossimo delitto, e nasconde tra le sue parole indicazioni sull’identità della vittima designata, sempre individuata tra i personaggi più in vista del jet set mondiale.
I capitoli dedicati al punto di vista del feroce serial killer, seguono una numerazione parallela, quella dei Carnevali di natura infernale. Abbiamo a che fare con un autentico “mostro”: scuoia i volti delle vittime scarnificandole fino alla cute della testa ed esponendo i loro teschi. Indossa un costume nero e delle protesi per rendere irriconoscibili la lunghezza degli arti, e difatti non lascia mai indizi. Sul luogo del delitto, lascia sistematicamente una scritta tracciata con il sangue della vittima: “Io uccido...”.

A indagare tra le barche di lusso e i locali notturni abbiamo una formidabile coppia investigativa: il commissario Nicolas Hulot della polizia monegasca, la cui moglie vive in uno stato mentale alternativo in cui loro figlio non è mai morto; e il suo amico di vecchia data Frank Ottobre, agente speciale dell’FBI in preda a una forte crisi personale (tormentato dalla scomparsa della moglie) e aggregato alla polizia del Principato per il caso “Nessuno” (sì, perché il killer fa riferimento a “uno e nessuno”).
CONCLUSIONI
Era stato annunciato un film diretto da Jon Avnet (Pomodori verdi fritti alla fermata del treno, Sfida senza regole) che però non è mai stato realizzato. La nave di Teseo ha pubblicato nel 2022 un adattamento in graphic novel scritto da Andrea Cavaletto, disegnato da David Ferracci e colorato da Assia Ierardi, molto fedele alla storia originale.

Nonostante Io uccido sia un romanzo fiume, la scrittura è così equilibrata da non risultare mai prolissa. Nonostante l‘omaggio ai thriller d’oltreoceano, la trama non risulta mai derivativa. I personaggi ben caratterizzati contribuiscono ad appassionare a questo enigma poliziesco dal finale sorprendente. Il ritmo avvincente, per chiudere, ci guida in maniera spasmodica in una lettura tutta d’un fiato fino all’ultima pagina.
Finito di leggere: domenica 2 aprile 2023.
Nel salutarvi, vi invito a leggere Io uccido di Giorgio Faletti, e a tornare su questa pagina per dirmi cosa ne pensate.