KILLERS OF THE FLOWER MOON: il trailer finale

KILLERS OF THE FLOWER MOON: il trailer finale

Ecco il trailer finale di Killers of the Flower Moon, la nuova pellicola scritta e diretta da Martin Scorsese tratta dal bestseller Gli assassini della terra rossa di David Grann.

Nel cast Leonardo Di Caprio (Ernest Burkhrt), Lily Gladstone (Mollie Burkhart), Robert De Niro, Jesse Plemmons, Tantoo Cardinal, Cara Jade Myers, JaNae Collins, Jillian Dion, William Belleau, Jason Isbell, Louis Cancelmi, Scott Shepherd, Sturgill Simpson, Brendan Fraser, John Lithgow e molti altri. La sceneggiatura è scritta da Eric Roth e dallo stesso Scorsese. I produttori, insieme a Scorsese, sono Dan Friedkin, Bradley Thomas e Daniel Lupi di Imperative Entertainment, Leonardo Di Caprio per Appian Way Productions, Rick Yorn, Adam Sommer, Marianne Bower, Lisa Frechette, John Atwood, Shea Kammer e Niels Juul. Il film è stato presentato il anteprima al Festival di Cannes! Se inizialmente doveva uscire dal 6 ottobre in un numero limitato di sale prima del debutto in grande stile, adesso il film uscirà direttamente il 20 ottobre (in Italia il 19, quindi un giorno prima). Sembra che il cambio di strategia della Apple Studios in collaborazione con Paramount sia dovuto allo sciopero in corso degli attori (impossibilitati a promuovere i film cui hanno preso parte) che ha fatto slittare all’anno prossimo l’uscita di Dune 2, serio competitor in fatto di “blockbuster d’autore” e nei piani iniziali previsto per lo stesso periodo.

Ecco la descrizione ufficiale da Amazon: “Negli anni Venti del Novecento, la popolazione al mondo con la maggiore ricchezza pro-capite era, abbastanza sorprendentemente, la nazione indiana degli Osage, confinata nei decenni precedenti in una riserva in Oklahoma. Senza più bisonti da cacciare, impossibilitati quasi a parlare la loro lingua e a praticare la loro religione e cultura, improvvisamente si ritrovarono ricchissimi per la scoperta nelle loro terre di giacimenti petroliferi immensi: cominciarono così a girare in Cadillac e a mandare i figli a studiare in Europa, con grande invidia dell’opinione pubblica bianca, in prevalenza quacchera. Altrettanto improvvisamente però, all’interno delle famiglie osage più facoltose, si verificarono delle morti inspiegabili e sospette. E, negli ultimi baluardi del West selvaggio, dove personaggi come J.P. Getty andavano costruendo le proprie fortune e dove banditi leggendari seminavano il terrore, molti di coloro che osarono indagare su questi omicidi finirono per essere assassinati a loro volta. Superate le ventiquattro vittime, il caso passò a un organismo investigativo relativamente nuovo, l’FBI, che tuttavia non riuscì a fare sostanziali passi in avanti, finché il suo giovane direttore, J. Edgard Hoover, non cercò l’aiuto di un Ranger in pensione, Tom White. White mise insieme una squadra di detective piuttosto eterogenea, compreso un agente amerindio, e portò alla luce una cospirazione spietata ai danni di una popolazione intera. In “Assassini della Terra rossa” David Grann ripercorre una delle pagine più buie della storia americana, sollevando il velo su molti aspetti rimasti ancora in ombra e denunciando l’indifferenza e la persistenza di pregiudizi nei confronti degli indiani d’America che permisero agli assassini di operare nella più totale impunità per lunghissimo tempo.”

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