LA MENNULARA di Simonetta Agnello Hornby

LA MENNULARA di Simonetta Agnello Hornby

RITORNO ALLE ORIGINI

Sin dalla sua pubblicazione nel 2002 il successo de La Mennulara di Simonetta Agnello Hornby è stato tale che negli anni ha venduto oltre un milione di copie ed è stato tradotto in tutto il mondo. Nel 2011 ha avuto un adattamento per le scene al Teatro Stabile di Catania scritto dalla stessa Hornby insieme a Gaetano Savatteri con protagonista Giulia Jelo per la regia di Walter Pagliaro. Nel 2019 questo classico contemporaneo diventa una graphic novel a cura di Massimo Fenati, e incontra una nuova edizione arricchita e accresciuta sempre data alle stampe da Feltrinelli. Simonetta Agnello Hornby, prolifica autrice nostrana e britannica insignita nel 2016 dal presidente della Repubblica dell’onorificenza dell’Ordine della Stella d’Italia nel grado di Grande Ufficiale, ritorna dunque sul suo romanzo d’esordio per aggiungere pagine inedite e ricostruite: i cosiddetti “capitoli perduti” che arricchiscono la narrazione originale.

La Mennulara_Libri Senza Gloria
La Mennulara_Libri Senza Gloria

ROCCACOLOMBA

Ambientata nel 1963 (precisamente a partire dal 23 settembre) a Roccacolomba, paese immaginario della Sicilia, la storia ruota intorno alla morte della Mennulara, al secolo Maria Rosalia Inzerillo, la domestica della famiglia Alfallipe e occulta amministratrice del loro patrimonioMennulara significa “raccoglitrice di mandorle“, infatti così faceva da piccola raccogliendo da terra qualsiasi cosa potesse servire per sfamare i suoi cari. Ma colei che dà il titolo il romanzo non la vedremo mai, anzi il racconto comincia con la notizia della sua morte, e prosegue nei giorni successivi. Ciascun capitolo è un giorno diverso, ciascuno suddiviso in ulteriori capitoletti e ciascuno introdotto da una breve sinossi. La notizia del decesso si sparge attraverso una pluralità di voci: il prete, il medico, gli artigiani e i poveri commercianti, tutti ne parlano, tutti sono coinvolti forse anche la mafia locale, tutti fanno avanti e indietro con la memoria, e così anche la Mennulara rivive per noi.

Una pagina della graphic novel

La gran parte della gente non aveva una grande considerazione della defunta. Come cantava De André, il pettegolezzo corre di bocca in bocca, rivelandoci le contraddizioni di un popolo, soprattutto la meschinità umana, che emerge attraverso una galleria di personaggi grotteschi la cui terza dimensione è spesso restituita da uno sguardo umoristico. Nel frattempo gli Alfallipe, ovvero i signori amministrati dalla Mennulara, cercano di venire in possesso di una fantomatica eredità, e qui si capisce come il soggetto si presti benissimo per una commedia teatrale. Questa è la storia siciliana del loro casato, ma anche di un paesino del secondo dopoguerra nel palermitano diviso fra parte bassa (i poveri) e parte alta (i ricchi). Serpeggiando fra questi due lati di Roccacolomba, andando dall’arretratezza provinciale che ristagna nella mentalità di paese alla voglia di cambiamento che viene dalla città, spostandosi dalla nobiltà decaduta all’ex servitù, confondendosi fra una cultura raffinata e una natura volgare o viceversa, quella della Mennulara si fa storia universale.

CONCLUSIONI

Usi e costumi siciliani del tempo non appesantiscono mai la narrazione, come l’uso del dialetto che del resto è inesistente. Nonostante sia pervaso di sicilianità, il romanzo parla a tutti, e lo fa con la forza di questa donna che era “l’amica geniale” prima ancora di Elena Ferrante, antesignana del femminismo moderno. Donna semianalfabeta eppure intelligentissima, più colta di quel che dava a vedere, venuta dal nulla è finita per gestire gli affari di famiglia dei padroni. Una personalità così forte e un carattere tanto netto da attirarsi addosso le ire funeste degli invidiosi e le malelingue di chi non riusciva a starle al passo. Quello che infine affiora dalle macerie umane di uno spaccato storico e sociale, è il ritratto di una donna romantica, titanica, unica nel suo genere.

Finito di leggere: giovedì 21 aprile 2022.

Nel salutarvi, vi invito a leggere La Mennulara di Simonetta Agnello Hornby, e a tornare su questa pagina per dirmi cosa ne pensate.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *