LA PIRAMIDE DI FANGO di Andrea Camilleri

LA PIRAMIDE DI FANGO di Andrea Camilleri

IL FANGO

Un’insolita ondata di maltempo colpisce Vigàta nell’incipit de La piramide di fango (2014, Sellerio), ventiduesimo romanzo della serie del commissario Montalbano. Un cadavere seminudo ritrovato in un cantiere edile fa pensare a una “storia di corna“, ma come tutte le storie di amori e tradimenti anche questa potrebbe forse coprire una questione di mafia. L’indagine infatti conduce presto al mondo “melmoso” degli appalti pubblici (riciclaggio di denaro sporco, appalti truccati, politici conniventi) dove il fango che imperversa sulla scena del crimine in seguito alla notte di temporale diventa metafora (non troppo velata) della sporcizia di cui si sono impregnati gli affari istituzionali e la moralità umana.

Lo spunto di questo malaffare viene dall’attualità, ma i volti pindarici del commissario si fanno più astratti del solito e quindi più tortuosi da seguire fino alla rapida risoluzione del caso, stavolta più lineare e senza eclatanti colpi di scena.

La piramide di fango_Libri Senza Gloria
La piramide di fango_Libri Senza Gloria

LA VECCHIAIA

L’invecchiamento di Montalbano, le cui prime avvisaglie abbiamo avuto ne Il gioco degli specchi (leggi QUI la recensione), continua inesorabile: ci vede meno, ci sente meno, e dimentica pure i nomi. Una perdita d’identità che non è più giocata su un campo filosofico (quello della moltiplicazione offerta da una superficie riflettente) ma su un terreno tanto fisico quando psicologico: se da una parte l’età gli ha conferito una certa saggezza, ancora Montalbano continua a reagire in maniera immatura agli stimoli esterni. Quasi mai lo abbiamo visto così nirvùso quasi per tutta la durata dell’inchiesta (e il temporale persistente non fa che raddoppiare e intensificare questo stato d’animo).

Autore prolifico eppure principalmente legato alla produzione poliziesca più famosa della TV nostrana, da quando ha esordito nel 1978 Andrea Camilleri ha pubblicato più di 100 volumi, tradotti in tutto il mondo. Qualche cattivo critico affermerebbe che gli anni sono avanzati anche per lui con La piramide di fango, noi abbiamo constatato (oltre a quanto sopra riportato) solo un sovradosaggio del dialetto siciliano.

La piramide di fango in tv

LIDIA

Notiamo con piacere che le telefonate a distanza con Livia sono sempre meno all’insegna delle litigate, soprattutto da quando la fidanzata si è immobilizzata a Boccadasse a elaborare il lutto per la perdita di Francois, il protagonista de Il ladro di merendine (1996), terzo romanzo della serie. Un ragazzo che Livia avrebbe voluto adottare se non fosse scomparso nel precedente romanzo (Una lama di luce), ma che “sostituisce” adesso prendendo in casa un cane randagio, cui darà l’improbabile nome di Selene.

Forse per il commissario è finalmente giunto anche il momento per riscoprire il suo amore per Livia

Finito di leggere: mercoledì 9 febbraio 2022.

Nel salutarvi, vi invito a leggere La piramide di fango di Andrea Camilleri, e a tornare su questa pagina per dirmi cosa ne pensate.

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