LE AVVENTURE DI SANDOKAN 11/11: La rivincita di Yanez

LE AVVENTURE DI SANDOKAN 11/11: La rivincita di Yanez

Tutto il ciclo di Sandokan è stato pubblicato nella sua interezza in un volume unico edito da Newton Compton, Tutte le avventure di Sandokan.

Il volume è curato dallo scrittore e saggista Sergio Campailla, già ordinario di Letteratura italiana all’Università di Roma, e che per la stessa casa editrice si è occupato dell’opera dei grandi scrittori siciliani Verga, De Roberto, Capuana e Pirandello. A firma di Campailla è l’introduzione Il caso Salgari (autore prolifico, mai coronato dal successo economico) e le presentazioni a entrambi i cicli qui contenuti (quelli della jungla e dei pirati della Malesia). Con le illustrazioni di C. Linzaghi, il volume contiene in apertura le immancabili schede sulla vita e le opere dell’autore, oltre che sui personaggi e sui luoghi dei romanzi trattati (attenzione: spoiler a iosa insieme a virgolettati dell’autore riutilizzati a piene mani).

Noi avevamo già avuto modo di recensire un’altra raccolta di romanzi salgariani, quella del ciclo dei corsari, a cura di Claudio Magris (trovate a seguire le recensioni QUI de Il Corsaro Nero, QUI de La regina dei Caraibi, QUI di Jolanda, la figlia del Corsaro Nero, QUI de Il figlio del Corsaro Rosso, QUI de Gli ultimi filibustieri, QUI de I corsari delle Bermude, QUI de La crociera della Tuonante e QUI di Straordinarie avventure di Testa di Pietra).

La presente raccolta come detto si compone in due cicli, composti da sette libri il primo e da quattro il secondo, ciascuno introdotto da una breve Premessa. Abbiamo letto per voi tutti i romanzi delle due serie e, settimana dopo settimana, ve li raccontiamo uno per uno (proprio come abbiamo fatto in passato con i Corsari). Oggi tocca a La rivincita di Yanez

Tutte-le-avventure-di-Sandokan_Libri-Senza-Gloria
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LA COLONNA INFERNALE

Undicesimo e ultimo romanzo del ciclo indo-malese, La rivincita di Yanez è stato pubblicato due anni dopo la morte di Emilio Salgari. Quindi nel 1913, e se si pensa che il primo libro della serie (Le tigri di Mompracem) risale al 1883 quando l’autore aveva ventun anni, se ne deduce che questa immensa saga compie trent’anni, coprendo cioè l’intera vita dello scrittore.

Il flusso narrativo riprende come se non si fosse mai interrotto alla fine de La caduta di un impero (e come qui già continuava gli avvenimenti de Il bramino dell’Assam) e senza soluzione di continuità approda al termine di quest’unico vasto romanzo diviso in tre parti. Il portoghese Yanez de Gomera, la Tigre Bianca, resiste all’assedio, e Tremal-Naik gli è sempre vicino nella difesa suprema (pur non svolgendo mai azioni importanti).

Il famigerato Sandokan fa in tempo a presentarsi per l’epilogo di questa Iliade indiana, guidando una “colonna infernale” composta da cinque elefanti e da cento cavalli, condotti da malesi e dayachi, attrezzati di mitragliatrici che seminano il terrore tra il corrispettivo indiano de L’armata Brancaleone. Nonostante l’età (cinquantacinque anni), la Tigre della Malesia è sempre formidabile: arriva e trae in salvo il “fratellino” Yanez, semispodestato, insieme a un manipolo di prodi, allo stremo delle forze, che, per sfuggire agli invasori, si sono rintanati nelle fogne della capitale dell’Assam.

LA GUERRA BATTERIOLOGICA

Dopo la grande entrata in scena, Sandokan torna a essere un personaggio semi-secondario, e pure Yanez appare poco tranne che all’inizio e nell’epilogo. Pur se inizialmente messe in fuga, le truppe dell’usurpatore Sindhia sono però numericamente soverchianti. C’è da dire che la curiosità inesausta di Salgari lo porta a esplorare ancora una volta una pista proibita, come quella della guerra batteriologica: insieme a Sandokan vi è infatti anche Wan Horn, un professore olandese, il quale coltiva bacilli di colera, usati per provocare nel campo avversario un autentico sterminio.

Nel frattempo l’eroico maharatto Kammamuri, insieme al rajaputo gigante (una delle colossali guardie élite del rajah bianco, nonché l’unica ad essergli rimasta fedele – eppure non ci viene spiegato perché non ha fatto la soffiata prima che quelli tradissero in massa), si rimette in marcia e supera ostacoli tra le file nemiche e nella giungla mortale (come navigare su una zattera che viene risucchiata dalle rapide), per portare il messaggio di pericolo alla regina Surama (diletta consorte di Yanez) e ai montanari di Sandhja. Durante la fuga verso nord incontrano pure il gurù, un sacerdote che li guida nel territorio attinente alla sua pagoda fino all’arrivo dei montanari. Saranno proprio questi a compiere il miracolo finale giungendo in extremis e riconquistando l’impero.

Come un funesto tiranno moderno Sindhia sceglie il suicidio, sull’esempio del crudele Teodoro imperatore dell’Abissina (ma anche del rajah usurapatore del trono di Kini Balù nel finale di Sandokan alla riscossa). Del resto anche Yanez, all’arrivo del nemico, aveva dato fuoco alla città, conscio di venire ricordato come il Nerone indiano. Ora i giochi sono fatti, e per l’ultima volta: la corona dell’Assam è restituita a Yanez, mentre Sandokan torna a Mompracem dove ritrova la sua amica olandese (anche se a dire il vero è “amica di Yanez” dai tempi de La riconquista di Mompracem). Così, come nella più felice delle fiabe, trovano fine tutte le loro tribolazioni terrene.

CONCLUSIONI

Si registrano incongruenze, banalità e sviste nella narrazione, a causa della mancata revisione finale dell’autore.

Per non parlare del proliferare di tutti quegli apocrifi successivi che hanno saccheggiato Salgari e il suo universo: tra i quali segnaliamo soltanto Sandokan contro il leopardo di Sarawak (1947) di Omar Salgari (figlio dello scrittore Emilio e continuatore dell’opera), da cui Luigi Capuano ha tratto un film nel 1964 con Ray Danton come Sandokan.

Prossime allo zero sono le descrizioni degli ambienti e della cultura, che un lettore della saga in realtà conosce già bene (e sappiamo che Salgari le avrebbe ripetute tali e quali). L’autore si riconferma più interessato alle azioni dei singoli che non alle grandi battaglie campali. Movimentato ed entusiasmante, La rivincita di Yanez rappresenta una degna conclusione a questo meraviglioso ciclo da riscoprire tutto.

Finito di leggere: domenica 20 ottobre 2024.

Nel salutarvi vi invito a leggere La rivincita di Yanez di Emilio Salgari, ultimo appuntamento della nostra rassegna, e a tornare su questa pagina per dirmi cosa ne pensate.

Inoltre, tutte le puntate precedenti sono raggiungibili tramite i link postati a seguire in calce!

ALTRO: Le avventure di Sandokan 1/11: Le Tigri di Mompracem.

ALTRO: Le avventure di Sandokan 2/11: I misteri della jungla nera.

ALTRO: Le avventure di Sandokan 3/11: I pirati della Malesia.

ALTRO: Le avventure di Sandokan 4/11: Le due tigri.

ALTRO: Le avventure di Sandokan 5/11: Il Re del Mare.

ALTRO: Le avventure di Sandokan 6/11: Alla conquista di un impero.

ALTRO: Le avventure di Sandokan 7/11: Sandokan alla riscossa.

ALTRO: Le avventure di Sandokan 8/11: La riconquista di Mompracem.

ALTRO: Le avventure di Sandokan 9/11: Il bramino dell’Assam.

ALTRO: Le avventure di Sandokan 10/11: La caduta di un impero.

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