L’UOMO SBAGLIATO di Salvo Toscano

L’UOMO SBAGLIATO di Salvo Toscano

Tradizione

Come da tradizione per le indagini dei fratelli Corsaro, sono le punte di diamante dei Beatles a intervallare e introdurre le tre parti di cui si compone L’uomo sbagliato. Tre parti, per un totale di ventinove capitoli più l’epilogo: I semi del male, Il soldato e la principessa, I vivi e i morti.
The Beatles
The Beatles
E come da tradizione, Salvo Toscano ci rapisce alternando i due “racconti” paralleli. Da una parte quello di Fabrizio Corsaro, giornalista, tombeur de femme e appena sfrattato. Dall’altra quello di suo fratello Roberto “Bambino” (da Bud Spencer), avvocato penalista, appesantito da un lutto recente (Una famiglia diabolica), sposato a Monica e con due figli.

Equivoco

Al sesto appuntamento con i fratelli Corsaro (la prima metà pubblicata con Dario Flaccovio Editore, la seconda con Newton Compton), possiamo dire che c’è sempre l’equivoco alla base delle loro indagini. E’ un equivoco quello che aveva portato alla detenzione di Fabrizio nel bellissimo Insoliti sospetti. Ed è tutto un equivoco il delitto da camera chiusa (alla Agatha Christie) di Una famiglia diabolica. Ancora una volta, è un equivoco che ha fatto finire in galera Cosimo Pandolfo, l’uomo sbagliato del titolo.
Il primo a fiutare l’errore giudiziario è Fabrizio, che si prende a cuore la causa del figlio di Cosimo. Cronista di nera per professione e donnaiolo per vocazione, Fabrizio ficca il naso dovunque, fino a Genova, rischia di lasciarci la penne, ma ritrova il suo unico amore (dai tempi di Sangue del mio sangue).
Roberto viene dal fratello coinvolto suo malgrado. Nonostante il suo classico disincanto, non sente minacce e fa di tutto per riaprire il caso di Cosimo Pandolfo.
L'acquario di Genova
L’acquario di Genova

Guerra

La vittima (Giovanni Cannizzaro) era un istruttore di karate che, in passato, era stato coinvolto come contractor nella guerra in Iraq. Fra i suoi ex colleghi, un muscoloso senzatetto che ora vive nella Missione di un non meglio precisato benefattore palermitano che altri non è se non un epigono di Biagio Conte.
Ovviamente l’indagine scoperchia un vaso di Pandora: aziende americane per guardie di sicurezza private (Robinson & Moore), massoni messinesi (la Consulta universale per la fratellanza dei popoli), mercenari e tratta di schiave. Ma come tutti i gialli di un certo tipo, la soluzione non è mai (ancora una volta) quella più scontata.
Biagio Conte
Biagio Conte
Grazie all’estrema precisione giuridica da un lato e giornalista dall’altro, sia dell’autore sia dei personaggi, la storia si evolve insieme a quella dei due protagonisti fino alla sua naturale conclusione. L’uomo sbagliato è un’indagine autoconclusiva che però inserisce altri tasselli fondamentali nella crescita dei Corsaro, fisica, psicologica ed emotiva.

Conclusioni

Abbiamo così due punti di vista quasi agli antipodi, quello di Fabrizio e quello di Roberto, ma che convergono tutte su un certo tipo di borghesia palermitana. Le metafore di Toscano sono vivide, vivaci e particolarmente colorate e solo in un contesto come quello palermitano si animano di vita propria. Una Palermo reale, al contempo ironica e amara, che solo nelle pagine di Salvo Toscano e nei pensieri dei suoi Corsaro trova uno specchio fedele.
Nel salutarvi, vi invito a leggere L’uomo sbagliato di Salvo Toscano, e a tornare su questa pagina per dirmi cosa ne pensate.
Finito di leggere: venerdì 27 luglio 2018.

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