MORTE IN MASCHERA di Jean-Francois Parot

MORTE IN MASCHERA di Jean-Francois Parot

AL SERVIZIO SEGRETO DI LUIVI XV

Jean-Francois Parot è diplomatico di carriera e grande studioso della storia di Francia del XVIII secolo, e si vede! Il suo personaggio più noto è Nicolas Le Floch, l’investigatore al servizio di re Luigi XV, protagonista ad oggi di numerosi romanzi, da cui è stata tratta anche una serie televisiva. Morte in maschera (2000), se vogliamo, può essere considerato il pilot.

Nel 1761 il giovane Nicolas lascia la Bretagna, dove è stato cresciuto dal canonico Le Floch cui deve il nome, e dalla sua governante. La lascia soprattutto per gli attriti amorosi con Isabelle, figlia del marchese Louis de Ranreuil, padrino di Nicolas che ostacola la loro relazione. A Parigi il ragazzo entra a servizio del Signor conte Gabriel de Sartine, luogotenente generale di polizia di Luigi XV. Il conte lo piazza subito in casa del commissario di polizia Gauthier Lardin, che vive insieme alla giovane moglie in seconde nozze Louise e alla figlia di primo letto Marie, ma anche con la cuoca ed ex vivandiera Catherine Gauss. Il primo incarico di Nicolas (per il quale gli viene rilasciato un mandato che conferisce pieni poteri) è un affare assai delicato per la corona, ossia indagare sulla scomparsa del suo ospite, nella cui casa era stato introdotto per spiare. Per evitare conflitti di interessi, Nicolas sposta il suo domicilio da Aimé de Noblecourt, ex procuratore del Parlamento.

Morte in maschera_Libri Senza Gloria
Morte in maschera_Libri Senza Gloria

Come primo atto dell’indagine Nicolas sceglie come aiutante un uomo più grande di lui e verso il quale nutre profonda stima, l’ispettore di polizia Pierre Bourdeau. Il caso si rivelerà davvero intricato: più che di ritrovare l’uomo, al sovrano interessano certi documenti segreti che il commissario portava con sé e che riguardano la sicurezza del regno in tempo di guerra. I sospettati principali sono due altolocati amanti di Louise Lardin (moglie dello scomparso), che si scopre essere una ex prostituta: da una parte il dottore Henri Descart e dall’altra il suo rivale chirurgo della marina Guillaume Semacgus, che in quei giorni cerca di ritrovare il suo domestico ed ex schiavo cui è affezionato anch’egli volatilizzatosi (con tanto di compagna, la cuoca Awa, che pratica rituali pagani). Non mettetevi le mani ai capelli, all’inizio del volume trovate il sempre utile elenco dei personaggi.

CONCLUSIONI

Davanti agli occhi da “provinciale” di Nicolas le Floch si apre così la straordinaria Parigi dell’epoca, la grande capitale dello splendore e della miseria, e difatti l’indagine si muove dall’alto dei palazzi al basso dei bordelli fino alle prigioni della Corte, spostandosi dai personaggi più umili allo stesso Luigi XV, il successore del Re Sole. In questa vicenda tutto appare mascherato, compresi i delitti che sembrano costruiti ad arte, come in un incubo di Carnevale, d’altronde la storia si svolge durante questa festa.

Jean-Francois Parot

Quella dell’autore è un’accurata ricostruzione storica, la narrazione però incede lentamente (soprattutto nel primo tempo) fino al brillante colpo di scena finale che (di fronte a tutti i personaggi riuniti in una sala come in una puntata de La signora in giallo) sbroglia il grande enigma grazie alle elucubrazioni mentali di Le Floch, o almeno quelle che ha deciso di non condividere con il lettore.

Finito di leggere: martedì 1 novembre 2022.

Nel salutarvi, vi invito a leggere Morte in maschera di Jean-Francois Parot, e a tornare su questa pagina per dirmi cosa ne pensate.

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