NOI, I RAGAZZI DELLO ZOO DI BERLINO: il poster
Ecco il poster Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino, la serie TV Amazon Original in otto puntate tratta dall’omonimo romanzo di Christiane Vera Flescherinow. Lo show è una co-produzione internazionale di Constantin Television e Amazon Studios, insieme ai co-produttori Wilma Film e Cattleya, distribuita a livello globale da Freemantle e in molti paesi (fra cui il nostro) su Prime Video. Questo il giovane cast: Jana McKinnon (Christiane), Michelangelo Fortuzzi (Benno), Lena Urzendowsky (Stella), Bruno Alexander (Michi), Jeremias Meyer (Axel) e Lea Drinda (Babsi). La colonna sonora, creata in collaborazione con David Bowie Estate, è creata da Robert Koch e Michael Kadelbach.

Il resto del cast è composto da Angelina Hantsch (Karin, la madre di Christiane), Sebastian Urzendowsky (Robert, il papà di Christiane), Bernd Holscher (Gunther), Hildegard Schmahl (Anni, la nonna di Babsi), Valerie Koch (Nat, la madre di Stella), Nik Xhelilaj (Dijan), Heiner Hardt (Horst, il papà di Benno), Tom Gronau (Matze) e Mai Duong Kieu (Lamai). La serie è scritta da Annette Hesse, anche produttrice esecutiva, prodotta da Oliver Berben e Sophie von Uslar, diretta da Philipp Kadelbach anche produttore creativo, ed è stata girata fra Berlino e Praga. Inoltre è stata finanziata da Medienboard Berlin-Brandeburg (MBB), FilmFernsehFonds Bayern (FFF), Creative Europe – Media Programme of the European Union, German Motion Picture Fund (GMPF) e dal Film Incentive Programme del Fondo Ceco della cinematografia.
Ecco la descrizione ufficiale da Amazon: “Berlino, anni Settanta, quartiere dormitorio di Gropiusstadt. Christiane F. ha dodici anni, un padre violento e una madre spesso fuori casa. Inizia a fumare hashish e a prendere Lsd, efedrina e mandrax. A quattordici anni per la prima volta si fa di eroina e comincia a prostituirsi. È l’inizio di una discesa nel gorgo della droga da cui risalirà faticosamente dopo due anni. La sua storia, raccontata ai due giornalisti del settimanale “Stern” Kai Hermann e Horst Rieck, è diventata un caso esemplare, una denuncia dell’indifferenza della nostra società verso un dramma sempre attuale. Una testimonianza cruda, la fotografia di un’epoca. Postfazione di Vittorino Andreoli.”