QUEENIE di Michael Korda

QUEENIE di Michael Korda

DA DAWN A QUEENIE

Fortune terrene è considerato il capolavoro di Michael Korda, inglese di origine, cresciuto tra Beverly Hills, la Svizzera e New York. Dirigente della newyorchese Simon & Schuster, una delle più grandi case editrici statunitensi, è anche autore di una storia forte, appassionante e ricca di sentimenti: Queenie (1985).

Nel prologo giunge la fine dei conti per la “diva delle dive“: Dawn Avalon. Con la sua morte, comincia il travolgente flashback lungo 670 pagine per ricostruire i momenti salienti di una vita intensa, ricca e invidiata. Torniamo ai primi del Novecento, in India. Un paese poverissimo nel quale la vita umana non ha alcun valore. In un povero quartiere di Calcutta nasce Queenie Kelley.

Queenie_Libri Senza Gloria
Queenie_Libri Senza Gloria

Michael Korda ha elaborato la storia di Queenie ricalcandola su quella di sua nonna, Merle Oberon (1911-1979), precedentemente nota con lo pseudonimo di Queenie O’Brien, il cui nome è iscritto fra quello delle celebrità della Hollywood Walk of Fame. Dunque, Estelle Merle O’Brien Thompson nacque in India quando ancora faceva parte dell’Impero britannico, la sua origine rimane controversa e la stessa attrice lottò durante tutta la sua carriera per tenere nascoste le sue origini miste, così come Queenie nel romanzo.

DA QUEENIE A MERLE

Il padre di Merle morì a causa di polmonite, quello di Queenie (useremo questo nome da ora in poi per riferirci alla sola protagonista del romanzo) scappò di casa forse per dedicarsi a una delle sue molte famiglie. Entrambe trascorsero un’esistenza di assoluta povertà a Calcutta, appassionandosi molto presto al cinema: Merle conobbe un attore che poteva metterla in contatto con il regista Rex Ingram ma la scaricò quando scoprì le sue origini meticce, allora lei partì per l’Europa insieme alla madre raggiungendo Nizza dove davvero Ingram la scritturò per una piccola parte.

Nella storia romanzata Queenie, decisa a inseguire il successo nel cinema, promise a suo zio Morgan di concedersi a lui in cambio di denaro per raggiungere l’Occidente. Insieme rubarono i diamanti di una dispotica nobildonna britannica e con il ricavato si imbarcarono per Londra, dove lo zio la introdusse come ballerina e spogliarellista in un night club di Soho con il nome esotico di Rani. La ragazza venne meno al patto con lo zio e Morgan, furente, la violentò.

Pure Merle si trasferì in Inghilterra dove lavorò in un night club, ma con il nome d’arte di Queenie O’Brien. Recitò non accreditata in diverse pellicole ma la sua carriera prese il volo quando conobbe il regista Alexander Korda. Queenie, da parte sua, uccise lo zio stupratore dopo l’ennesimo tentativo di fregarla: segnata da questa terribile esperienza, e grazie al produttore Daniel Koeg, accettò le offerte di lavoro che le venivano dall’America. A Hollywood ottenne un successo senza precedenti, diventando una splendida diva con il nome d’arte di Dawn Avalon.

DA MERLE A QUEENIE

Dopo aver recitato nel ruolo di Anna Bolena accanto a Charles Laughton ne Le sei mogli di Enrico VIII, Merle sarebbe dovuta tornare a recitare insieme a lui sul grande schermo nel kolossal storico I, Claudius (1937), sempre diretta da Korda. Il film non fu mai completato per diverse disavventure, in particolare il grave incidente automobilistico occorso alla Oberon (scritturata per il ruolo di Messalina). Per molti l’incidente fu usato come pretesto per cancellare la produzione dato che già vi erano forti contrasti tra il regista e il protagonista, sta di fatto che Merle rimase sfigurata da profonde e indelebili cicatrici sul suo volto. A salvarne la carriera fu l’abilità dei tecnici delle luci e dei truccatori (il pubblico non si accorse mai del mutamento), nel libro anche grazie ai bisturi del rinomato Echevarrìa, il chirurgo delle star (ogni riferimento NON è puramente casuale).

Dopo aver sposato Korda, e quando questi cedette parte del suo contratto al produttore statunitense Samuel Goldwyn, quest’ultimo ingaggiò Merle per il film L’angelo delle tenebre che le valse una candidatura all’Oscar alla miglior attrice. Iniziò qui la sua avventura hollywoodiana che la portò, tra le altre cose, a ottenere la parte della protagonista Cathy in Cime tempestose (1939) di William Wyler soffiandola a Vivien Leigh che, per ripiego, si preparò a… Via col vento (1939). Al contrario, Queenie divenne la protagonista di Fiamme di passione, adattamento di un best-seller sulla Rivoluzione in Virginia nel quale è facile leggere una rivisitazione proprio di Via col vento (e che niente ha a che vedere con il film Fiamme di passione del 1993).

Sia Merle sia Queenie vissero tra splendide ville, feste sfarzose e gioielli da Mille e una notte. Sembravano avere il mondo fra le mani, e anche l’amore a lungo cercato e giunto, fin quando la sorte non sembra di colpo accanirsi. Merle si fidanzò con l’imprenditore italiano Giorgio Cini, il quale nel 1949 morì sotto i suoi occhi in un drammatico incidente aereo appena dopo il decollo dall’aeroporto di Cannes. La scena è stata ripresa nel romanzo dove Cini diventa l’affascinante Charles Contini, discutibile principe miliardario di origine italiana, che rese Queenie una principessa, e la sua morte imputata a un attentato da parte di certi gangster dopo che, accidentalmente, era stata proprio Queenie a “condannarlo” estromettendolo dalla sua Empire Pictures.

DA QUEENIE A DAWN

Merle recitò in altre pellicole (in particolare L’eterna armonia di Charles Vidor del 1945 dove fu George Sand), si ritirò dalle scene del 1973 e qualche anno dopo morì d’infarto a Malibù, in California, all’età di 68 anni.

Dal romanzo è stata tratta nel 1987 la miniserie televisiva drammatica in due parti Queenie – La stella di Calcutta, girata tra Londra e Jaipur e con Claire Bloom (Luci della ribalta, La spia che venne dal freddo) e un ricchissimo cast (Joss Ackland, Martin Balsam, Kirk Douglas). Nulla a che vedere con la serie tv Queenie, sulla giovane giornalista di origine giamaicane che vive nel sud di Londra, e a sua volta tratto dall’omonimo romanzo di Candice Carty-Williams.

Una vita cosiddetta largher than life quella di Queenie (o di Merle). Tra vero e finzione, un romanzo-fiume indimenticabile che scava nell’industria culturale americana e ti fa vivere mille e una vita.

Finito di leggere: giovedì 19 dicembre 2024.

Nel salutarvi, vi invito a leggere Queenie di Michael Korda, e a tornare su questa pagina per dirmi cosa ne pensate.

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