ScrivereSenzaGloria2: IL VIAGGIO DELL’EROE di Christopher Vogler

ScrivereSenzaGloria2: IL VIAGGIO DELL’EROE di Christopher Vogler

PARTE PRIMA: TRACCIARE IL VIAGGIO

Nient’altro si può aggiungere al sottotitolo: “La struttura del mito ad uso di scrittori di narrativa e cinema“. Il viaggio dell’eroe è davvero è il vademecum per uno scrittore che voglia imbarcarsi nell’avventura di una scrittura “classica”. Ma anche di chi voglia conoscere le basilari regole della narrazione, per poter dimostrare la sua bravura nel… saperle violare!

Dopo una prima Guida Pratica sulle Fasi del Viaggio, Christopher Vogler ci proietta subito nel suo rapido e affascinante studio tratto dalle analisi di Vladimir Propp e di Joseph Campbell, e che ha a sua volta ispirato le più grandi narrazioni hollywoodiane degli ultimi cinquanta anni.

GLI ARCHETIPI (Parte I)

Prima della storia, i personaggi… A seconda della funzione da svolgere, ciascun personaggio può ricoprire vari archetipi (personificazioni di qualità umana). Gli archetipi più comuni sono i seguenti.

L’Eroe è superiore e allo stesso tempo vicino allo spettatore, può essere di vari tipi – come in Scarface o in Casablanca – ma comunque pieno di difetti e pronto alla crescita.

L'eroe negativo di Scarface (1983) di Brian De Palma
L’eroe negativo di Scarface (1983) di Brian De Palma

Il Mentore, come Atena nell’Odissea, è la parte genitoriale più saggia, quindi divina, dell’eroe. Principalmente insegna qualcosa oppure: offre doni (come il vaso di Pandora, ma anche non materiali) se l’eroe se li guadagna (come Perseo o Ercole che superano le prove), inventa (come Dedalo), rappresenta la voce della coscienza (come il Grillo Parlante), motiva (i gadget di Q per James Bond), inizia sessualmente… In virtù della sua elasticità l’archetipo del mentore può essere riluttante, oscuro (Nemico pubblico) o comico, un caduto, ricorrente (come M nei vari film di James Bond) o interiore (come nei classici western), molteplice (più di uno), perciò ripartito fra personaggi diversi.

GLI ARCHETIPI (Parte II)

Il Guardiano della Soglia è il primo ostacolo sul percorso dell’eroe (come la Sfinge per l’Edipo), anche se non deve per forza essere cattivo (può addirittura rappresentare i demoni interiori dell’eroe). Del resto l’eroe che supera la prova può anche cominciare a vederli come alleati.
Il Messaggero porta avanti la storia con il richiamo (positivo, negativo o neutrale) al cambiamento dell’eroe.
Il Mutaforma è sfuggevole e volentieri associato al sesso opposto (si veda Femme Fatale): qualsiasi altro personaggio ne può indossare la maschera.
L’Ombra è il lato oscuro dell’eroe, la sua psicosi (come mr. Hyde per il dr. Jekill), il rovescio della medaglia, spesso associata alla figura del cattivo, può essere più di un personaggio e combinare altri archetipi.
L’imbroglione è il buffone o la spalla utile a ridimensionare l’eroe tramite intermezzi comici; a volte l’eroe stesso è un imbroglione (Bugs Bunny).

Q nei film di James Bond
Q nei film di James Bond

PARTE SECONDA: LE FASI DEL VIAGGIO

PRIMA FASE: IL MONDO ORDINARIO

L’inizio è delicatissimo: stabilisce il tono, suggerisce la direzione… Per questo fate attenzione al titolo (coerente con la storia), all’immagine iniziale (richiama l’atmosfera generale), all’entrata in scena dell’eroe (la nostra prima impressione su di lui, ci offre la possibilità di identificarci). Possiamo anche fare a meno del prologo, ma il Mondo Ordinario va definito per bene: è il mondo di tutti i giorni del nostro eroe, e si troverà in contrasto con il Mondo Stra-Ordinario dell’avventura (quest’ultimo può anche essere introdotto da un presagio). Il Mondo Ordinario pone le prima domande, è talmente legato all’eroe da farci capire cosa gli manca: stabilisce la posta in gioco e fissa il tema della storia.

SECONDA FASE: RICHIAMO ALL’AVVENTURA

Dopo l’introduzione della storia, un evento (casuale o causale) cambia il Mondo Ordinario (anche tramite il Messaggero) e avvia la storia. L’eroe è disorientato, sente una mancanza o un’esigenza, deve avvertire che non ci sono alternative se non imbarcarsi nell’avventura per risolvere ogni cosa. Alcuni eroi (riluttanti) devo essere richiamati più volte, alcuni sono costretti con l’inganno, altri sono sinistramente avvertiti del destino avverso (Moby Dick).

Nemico pubblico (2009) di Michael Mann
Nemico pubblico (2009) di Michael Mann

TERZA FASE: RIFIUTO DEL RICHIAMO

A volte quasi impercettibile, il Rifiuto è il segnale che l’avventura è rischiosa. Sono rari gli eroi entusiasti. Di solito i Guardiani della Soglia fanno sorgere i primi dubbi sul varcare i limiti della Porta Segreta. L’eroe cerca di eludere il richiamo (Cristo sul Getsemani), accampa scuse (attenzione: il rifiuto ostinato porta alla tragedia), può subire richiami contraddittori e alcuni di questi rifiuti possono essere positivi.

La passione di Cristo (2004) di Mel Gibson
La passione di Cristo (2004) di Mel Gibson

QUARTA FASE: INCONTRO CON IL MENTORE

Il Mentore prepara l’eroe alla grande avventura: questo è un personaggio amato dal pubblico e molto noto nelle sue caratteristiche (perciò evitate i cliché). Sebbene il nome derivi dal personaggio (Atena travestita) che aiutò Telemaco nell’Odissea, si cita il prototipo modello del centauro Chirone che addestrò, fra gli altri, Ercole e Achille. Il Mentore può entrare in conflitto con l’eroe, avere una sua propria storia (magari da eroe evoluto), e la sua influenza può essere di vario ascendente.

QUINTA FASE: VARCARE LA PRIMA SOGLIA

L’atto di volontà (evento principale del primo atto) con cui l’eroe attraversa il primo punto di svolta. Deve sconfiggere il Guardiano della Soglia (come Cerbero per gli Inferi) per poterla varcare e ottenere (a volte) un brusco atterraggio (letteralmente o metaforicamente).

Femme Fatale (2002) di Brian De Palma
Femme Fatale (2002) di Brian De Palma

SESTA FASE: PROVE, ALLEATI E NEMICI

Appare subito evidente il contrasto tra il Mondo Ordinario e quello Stra-Ordinario. L’eroe affronta altre prove per conoscere le regole vigenti in questo nuovo mondo. Fra queste prove bisogna riconoscere gli alleati (la spalla comica, la squadra…), i nemici (il rivale con le sue relative spalle: tipici gli aiutanti dei cattivi Disney) e ci si può anche riposare.

SETTIMA FASE: AVVICINAMENTO ALLA CAVERNA PIU’ RECONDITA

In questa fase l’eroe attraversa la regione intermedia fra il confine del Mondo e il vero centro del viaggio: raccoglie informazioni ed escogita piani, effettua ricognizioni sul nemico e si riorganizza. Si avvicina in maniera più o meno audace, affronta nuovi ostacoli e nuove illusioni, sconfigge altri Guardiani della Soglia (magari “mettendosi nei suoi panni”), si addentra in un altro Mondo Stra-Ordinario… ma per poter prendere la ricompensa del suo viaggio, prima di andarsene l’eroe è chiamato ad affrontare una prova “impossibile” (la posta in gioco stavolta è nettamente più alta, la situazione sembra farsi disperata…).

Bugs Bunny
Bugs Bunny

OTTAVA FASE: LA PROVA CENTRALE

Arriviamo al vero fulcro di ogni cosa, dove l’eroe muore-e-rinasce (magari in presenza di testimoni del sacrificio): quest’esperienza (evento principale del secondo atto, la cosiddetta Crisi) lo trasforma perché gli fa sperimentare la “morte” (affrontando la sua paura più grande). L’eroe sembra morire (ma può ingannare la morte) o vede la morte negli occhi – come Luke Skywalker vede morire Obi Wan Kenobi – o causa morte (anche l’amore uccide); affronta l’Ombra (ricordarsi che il cattivo è l’eroe della propria storia), può uccidere il nemico o questi può sfuggirgli. Infine l’eore trova l’equilibrio fra i due lati della sua personalità: la morte dell’Io può passare anche attraverso il confronto con i genitori. La Crisi divide in due parti il secondo atto e può essere collocata anche verso la fine dell’atto.

Star Wars: Una nuova speranza (1977) di George Lucas
Star Wars: Una nuova speranza (1977) di George Lucas

NONA FASE: LA RICOMPENSA

Il trionfo può essere anche fugace, si celebra la vittoria del furto dell’Elisir (quello di cui l’eroe ha preso possesso) con scene da accampamento o con scene d’amore. Sopravvivere alla morte assicura nuove conoscenze (si possono percepire gli inganni, ci si conosce a fondo, ma a volte si può sottovalutare la Prova Centrale), pure gli altri personaggi adesso vedono l’eroe “rinato”.

Moby Dick, la balena bianca (1956) di John Huston
Moby Dick, la balena bianca (1956) di John Huston

DECIMA FASE: LA VIA DEL RITORNO

L’eroe può rimanere nel Mondo Stra-Ordinario oppure tornare indietro o rivolgersi verso una nuova meta. Dipende dalla motivazione, dal sentimento di rivalsa; possiamo avere a che fare con la scena d’inseguimento (anche da parte degli ammiratori) con relativa fuga del cattivo (contemplare possibili battute d’arresto con improvviso capovolgimento di fortuna) e con il “volo magico“.

M di James Bond
M di James Bond

UNDICESIMA FASE: RESURREZIONE

L’ulteriore momento di morte e rinascita, l’ultimo e più pericoloso incontro con la morte dato che il pericolo è su una scala più ampia. L’eroe ha l’ultima possibilità per crearsi un nuovo Io per il nuovo mondo Ordinario. Può commettere passi falsi dinnanzi alle nuove prove, prestarsi al sacrificio e incorporare le lezioni assorbite da ciascun personaggio. Per cui l’eroe sarà purificato (tramite la Catarsi che completa l’arco di trasformazione): può affrontare una prova fisica o più di una prova, la resa dei conti con il cattivo e “risorgere” anche tramite una scelta (pure di tipo romantico). E’ la Resurrezione a segnare il Climax (evento principale del terzo atto) della storia, il suo punto più alto: il Climax può essere tranquillo o a raffica (per diversi livelli di coscienza).

DODICESIMA FASE: RITORNO CON L’ELISIR

La morte ti fa bella (1992) di Robert Zemeckis
La morte ti fa bella (1992) di Robert Zemeckis

Il Ritorno rappresenta il vivere concretamente il proprio cambiamento da parte dell’eroe (ed è anche una ricompensa per il pubblico): condivide quindi l’Elisir (d’amore, della responsabilità, della tragedia…) perché il mondo cambi. Si sciolgono (meglio se con sorpresa) i nodi fra i personaggi (tramite il finale circolare o quello aperto), si aspira al lieto fine (raggiungimento della perfezione) oppure si è più tristi ma più saggi ma anche più tristi non più saggi. Attenzione alle trappole (un finale improvviso, prolungato, poco chiaro, prevedibile…), a risolvere tutti i subplot, a non realizzare troppi finali o ad andare fuori tema. Alla fine di tutto, mettere un punto.

EPILOGO

L’autore mette in guardia lo scrittore di come il viaggio dell’eroe sia un orientamento e non una ricetta poiché sono le esigenze della storia a dettarne la struttura. Scegliete con cura la vostra metafora (anche più di una) e usatela per elaborare la trama o scovarne i difetti: è questo un viaggio in retrospettiva.

Infine due analisi del viaggio dell’eroe ci vengono proposte con gli esempi de L’ultimo dei Mohicani e La morte ti fa bella. La chiusura però è affidata a una riflessione sul viaggio dello scrittore… che è uguale a quella dell’eroe.

L'ultimo dei Mohicani (1992) di Michael Mann
L’ultimo dei Mohicani (1992) di Michael Mann

Nel salutarvi, vi invito a leggere Il viaggio dell’eroe di Christopher Vogler, e a tornare su questa pagina per dirmi cosa ne pensate.

L’ultimo appuntamento con ScrivereSenzaGloria2 è per sabato 28 settembre. Intanto potete recuperare le precedenti puntate al link subito sotto.

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Inoltre, tutte le puntate della passata edizione sono raggiungibili tramite i link postati a seguire in calce!

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Finito di leggere: tanto tempo fa.

2 Replies to “ScrivereSenzaGloria2: IL VIAGGIO DELL’EROE di Christopher Vogler”

  1. Il modello archetipo funziona (e funzionerà sempre). E’ incredibile come quanti film – e lo stesso Vogler ce lo racconta nel suo libro – vengano studiati sulla base di questo schema narrativo. L’importante è variarlo al punto giusto da trovare sempre spunti interessanti. Libro scorrevole (utile per le sceneggiature!) più avvicinabile de “l’eroe dai mille volti”, che consiglio per approfondire davvero il tema.

    1. Hai perfettamente ragione. Penso però che “L’eroe dei mille volti” possa essere il passaggio successivo al libro di Vogler per approfondire ulteriormente l’argomento!

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