TABULA RASA di Danila Comastri Montanari

TABULA RASA di Danila Comastri Montanari

GIALLO STORICO

Danila Comastri Montanari ha insegnato e viaggiato ai quattro angoli del mondo per due decenni. Da quando è stato pubblicato Mors Tua (Il Giallo Mondadori, 1990), primo giallo storico con protagonista il senatore-detective dell’antica Roma Publio Aurelio Stazio (tradotto in una decina di lingue), si è dedicata a tempo pieno alla narrativa. Ha scritto polizieschi ambientati anche in altre epoche (come le campagne bolognesi della Restaurazione o la Parigi Rivoluzionaria) ma le inchieste di Aurelio sono le più amate dal pubblico: Tabula rasa (Mondadori, 2011) è il diciassettesimo romanzo su venti (ad oggi dati alle stampe).

I secolo d.C. Il senatore Publio Aurelio Stazio è in missione diplomatica nella città più bella del mondo: Alessandria d’Egitto, la metropoli più importante dopo Roma, popolata da genti diverse con fedi diverse, e strategica terra di confine tra Oriente e Occidente che ha rimpiazzato la Sicilia in qualità di nuovo granaio dell’Urbe. Una missione diplomatica per conto nientemeno che dell’imperatore Claudio Cesare, infatti Aurelio deve negoziare con i Parti, imbattibili guerrieri da sempre nemici dei romani, rappresentati ad Alessandria dal principe Orote, per assicurare un lungo periodo di pace all’Impero. Da quando una misteriosa malattia ha tolto dai giochi il prefetto Caio Giulio Postumio, egli è stato rimpiazzato dal viceprefetto d’Egitto, Caio Greganio Merenda, incaricato delle trattative. Ma il vero ambasciatore partico è un altro, ovvero Arsace, un ex schiavo e vecchia conoscenza di Publio Aurelio, che d’altronde è il vero negoziatore.

AL SERVIZIO SEGRETO DELL’IMPERATORE

Questa però è anche una missione segreta. Infatti il senatore-detective deve indagare sull’identità della spia che favorisce i nemici di Roma, ad esempio anticipando le rotte delle navi di grano per Roma, e che sabota gli arieti progettati dall’ingegnere militare Nicomaco. Come se non fosse già abbastanza difficile, si ci mettono pure i nipoti del prefetto a complicare le cose: i due ragazzi più diversi non possono essere, da una parte il nipote primogenito Marco, guerrafondaio che fomenta rivolte, e dall’altra il nipote secondogenito Manio, pacifista in veste bianca che getta fiorellini alle manifestazioni; entrambi ingenui e viziati, sono foraggiati da uomini nell’ombra interessati a provocare disordini durante la visita del principe Orote.

Tabula rasa_Libri Senza Gloria
Tabula rasa_Libri Senza Gloria

Quando Aurelio si ritira nella sua dimora nel delta del Nilo, dove tiene nientemeno che un coccodrillo nel giardino, tra i palmizi viene ritrovato il cadavere brutalmente martoriato di una fanciulla. Sul corpo della vittima una fibula la denota come probabile adepta del culto di Bast, la Dea-Gatta (o Bastet, presente come coprotagonista anche nel romanzo fantasy mitologico American Gods e nel relativo adattamento televisivo). Questo omicidio aumenta le tensioni diplomatiche della già inquieta Alessandria, le ostilità reciproche che culminano in un crescendo di misteri. L’investigatore dell’Antica Roma si trova allora coinvolto in una rete di delitti che sembra impossibile da districare, soprattutto per i suoi molteplici sospetti.

I MISTERI DI ALESSANDRIA

Per svelare il legame esistente tra i delitti e la missione segreta di Aurelio, il padre coscritto dovrà fare un po’ a meno del “fidato” segretario Castore: il liberto pensa bene di usufruire dell’invenzione tutta romana delle feriae per godersi la città natale e tenersi lontano dai delitti che tanto piacciono al suo padrone, fino a quando in una grottesca sequenza il classico medaglione spezzato gli fa riconoscere la perduta madre fra le prostitute con le quali giace.

Il patrizio per fortuna è venuto insieme anche alla bellissima massaggiatrice Nefer (che ad Alessandria trova l’amore, e forse anche lei la libertà) e al lettighiere Memnone. Ma passi decisivi farà grazie all’aiuto di Efraim Ben Baruk, giovane scienziato locale giudeo (etnia non ben vista dai romani) assunto per rimpiazzare l’inaffidabile Castore, e la vedova Ftia, lavatrice di cadaveri. Si sa, Aurelio ha un debole per le donne sposate e così anche questa volta non riesce a sottrarsi al fascino di Candida, ammaliante ed eccentrica moglie del viceprefetto. Ogni capitolo è un giorno diverso dell’indagine. Fra i sospettati, oltre a tutti i summenzionati (all’inizio del libro trovate sia l’indice dei personaggi sia la mappa di Alessandria), anche il tribuno militare e capo degli speculatores Vopisco Vecellino, e il comandante delle truppe del delta Prisco Falcidio.

Yetide Badaki è la Dea Baster nella serie TV di American Gods (2017-2021)

CONCLUSIONI

La ricostruzione risulta sempre attendibile, ma forzate appaiono alcune scelte per far convergere le molteplici trame verso una comune architettura. Rispetto ai precedenti romanzi non solo si sposta l’ambientazione fuori Roma e il genere dal classico whodunit svolta verso la spy story, ma si dà anche meno spazio alle avventure galanti di questo Sherlock Holmes latino per dedicarsi maggiormente alle sue investigazioni, ne guadagna peraltro per altro backstory di Castore, questo insolito Watson. Non è comunque necessario aver letto i precedenti romanzi, il lettore neofita può godersi appieno Tabula Rasa.

Finita di leggere: venerdì 18 novembre 2022.

Nel salutarvi, vi invito a leggere Tabula rasa di Danila Comastri Montanari, e a tornare su questa pagina per dirmi cosa ne pensate.

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