THUNDERBALL di Ian Fleming
IL FILM PRIMA DEL LIBRO
Molto prima che i produttori Broccoli e Saltzman cominciassero a darsi da fare a Hollywood, Ian Fleming aveva capito che la sua creatura era pronta per il cinema.
Iniziò quindi a lavorare a una sceneggiatura – insieme a Kevin McClory e Jack Whittingham – partendo da un incidente scatenante qualsiasi: James Bond finisce in un rehab per disintossicarsi da fumo e alcol, con una cartella quasi identica a quella di Fleming, ricoverato da poco per problemi analoghi. Il furto di un bombardiere atomico e delle sue due testate è il pretesto abbastanza semplice che fa ruotare il plot.

Ma trattandosi di un “testo per il cinema”, Fleming apporta qualche miglioria: la logora SMERSH (l’ufficio sovietico per l’eliminazione dei traditori e dei nemici dello Stato) ci viene detto che è stata sciolto per ordine di Cruscev nel 1958 (e sostituito dal Dipartimento Esecutivo Speciale del MWD) per essere rimpiazzata dalla più strutturata SPECTRE – acronimo di Speciale Esecutivo per il Controspionaggio, il Terrorismo, la Ritorsione e l’Estorsione, e dove confluiscono “ex operativi di SMERSH, mafia, Gestapo” – e le Bond-girl arrivano addirittura a cinque (ma su tutte spicca l’esplosiva Dominetta Vitali, detta Domino).
ARRIVA LA SPECTRE!
In seguito a una complessa vicenda di diritti d’autore che lo avrebbe a lungo perseguitato, Ian Fleming, durante la solita vacanza a Goldeneye, trasformò il soggetto originale per il cinema nel romanzo Thunderball (1961), l’ottavo della serie, che uscì da Jonathan Cape in 50.000 copie. Una altissima prima tiratura, giustificata dagli eccellenti risultati di Goldfinger (leggi QUI la recensione). Trattasi del primo capitolo di una trilogia interna alla saga, dedicata alla SPECTRE, e che sarà seguito dai romanzi Al servizio segreto di sua maestà e Si vive solo due volte. Il fondatore dello SPECTRE, e personaggio ricorrente della suddetta trilogia, è il famigerato Ernst Stavro Blofeld mentre il suo n.2 è Emilio Largo, moderno pirata con uno yacht avveniristico ribattezzato Disco Volante. Sua compagna è Domino, sorella di Giuseppe Petacchi, osservatore NATO che ruba le testate atomiche.

M, il direttore dei servizi segreti britannici, incarica l’agente doppio zero di risolvere la faccenda. E chi gli manda la CIA per spalleggiarlo? Sembra che gli unici due agenti disponibili in tutto il mondo siano da sempre solo Bond e Felix Leiter – anche se quest’ultimo fa adesso l’investigatore dell’agenzia Pinkerton (dai tempi de I diamanti sono per sempre – leggi QUI la recensione). Un altro membro della SPECTRE è il Conte Lippe, ospite della clinica Shrublands, dove è ricoverato anche Bond, e nel quale si imbatte cominciando a fiutare che qualcosa non va.
A seguito dell’uscita cinematografica, i diritti editoriali rimasero all’autore britannico mentre quelli cinematografici andarono ai due ex-soci di scrittura. Ma da questo libro sono stati tratti due film, entrambi con Sean Connery: Agente 007 – Thunderball (Operazione tuono) di Terence Young (1965) e il suo remake Mai dire mai di Irvin Kershner (1983), considerato però apocrifo in quanto non è prodotto dalla EON Productions di Albert R. Broccoli.

I FILM DOPO IL LIBRO
Il film omonimo, quarto della serie ufficiale, doveva essere il primo vero adattamento cinematografico ma la disputa legale cui abbiamo accennato la fecero spuntare a Licenza di uccidere (leggi QUI la recensione de Il dottor No). James Bond viene incaricato dall’MI6 di recuperare due armi nucleari rubate da Emilio Largo (Adolfo Celi). Il nome della sua amante, Domino, fu cambiato in Dominique Derval per riflettere la vera nazionalità dell’attrice scelta per interpretarla, Claudine Auger, mentre il suo guardaroba sempre bianco e/o nero riflette il nome del personaggio. Il film inizia con il funerale del numero sei della SPECTRE (sequenza del tutto inventata), ed è per un’intuizione di Bond (e non di M) che si va a Nassau, puntando dritto su Domino (quando nel libro la incontra casualmente).

L’amante di Francois Derval (fratello di Domino, che nel libro ha anche lui nazionalità italiana e si chiama Giuseppe Petacchi), e successivamente assistente di Largo a Nassau, è Francis Walker, ma in originale Fiona Volpe (Luciana Paluzzi). Il numero quattro della SPECTRE, il Conte Lippe (Guy Doleman), è il responsabile dell’operazione di sostituzione di Derval con Angelo, e cerca di uccidere Bond nella clinica sanitaria, ma in seguito viene assassinato da Fiona Volpe agli ordini di Blofeld, tramite un razzo montato su una moto, come punizione per il suo cattivo giudizio nell’assumere l’avido Agenlo. Da infermiera, Patricia Fearing qui diventa fisioterapista della clinica sanitaria. L’agente della CIA Felix Leiter ha il volto di Rick Van Nutter (il terzo attore chiamato a interpretarlo, dopo Licenza di uccidere e Goldfinger), mentre il contatto CIA a Nassau è Martine Beswick (Paula Caplan), rapita dagli uomini di Largo e poi suicida. La canzone dei titoli di testa è cantata da Tom Jones, il film vinse anche un Premio Oscar per i migliori effetti speciali.

Parliamo ora del secondo adattamento, quello non canonico. Il titolo Mai dire mai è un ironico riferimento al ritorno di Sean Connery che aveva abbandonato il ruolo nel 1967 (Si vive solo due volte), sostituito due anni dopo da George Lazenby (Agente 007 – Al servizio segreto di Sua Maestà), e che dopo questa parentesi fu richiamato nel 1971 per Agente 007 – Una cascata di diamanti, arrivando a dichiarare nel 1972 che non avrebbe mai più interpretato James Bond. La storia è maggiormente fedele al soggetto originale scritto dal coautore McClory che non al rimaneggiamento letterario di Fleming. Qui ovviamente non si contano le differenze, dall’infermiera molestatrice alla sostituzione retinica dell’iride di un sicario con quella del Presidente, passando per la sfida “mortale” a un videogioco 3D tra Bond e Maximillian Largo ma almeno nel finale arriva il supporto di un sottomarino della U.S. Navy. Dal set dell’altra pellicola fu inoltre richiamato Ricou Browning, interprete della creatura ne Il mostro della laguna nera, per occuparsi nuovamente delle riprese subacque (che occupano un buon screen time).
CONCLUSIONI
Thunderball non di certo il migliore della saga, però ha tutto quello che desidera un appassionato di spy story. Un intrigo internazionale costellato d’azione ma qualche colpo di scena in più non avrebbe guastato.
Finito di leggere: venerdì 2 agosto 2024.
Nel salutarvi, vi invito a leggere Thunderball di Ian Fleming, e a tornare su questa pagina per dirmi cosa ne pensate.