UNA DONNA di Sibilla Aleramo
LA DONNA
Inizialmente rifiutato da moltissimi editori, Una donna venne pubblicato per la prima volta nel 1906, ed ebbe una fortuna immediata sia in Italia sia nei paesi (oltre dieci) in cui fu tradotto. Uno dei motivi: si tratta di uno dei primi libri femministi apparsi da noi. Il volume scritto dalla prolifica autrice di prosa e poesia Sibilla Aleramo (Alessandria, 1876 – Roma, 1960) è stato ripreso nel 1950 da Feltrinelli, nella versione qui riproposta con le correzioni (o “ammodernamenti“) apportate negli anni dalla scrittrice. L’introduzione prestigiosa e ancora perfetta di Emilio Cecchi viene mantenuta come Postfazione, mentre la nuova prefazione (spoilerosa) è stata affidata ad Anna Frolli.
Romanzo autobiografico in tre parti, Una donna è il ritratto intimista, dalla fanciullezza spensierata alla dolorosa maturità, della sua autrice che lotta per il diritto a vivere in libertà. Questa è una vita nella quale non mancano i colpi di scena: trapiantata con la famiglia a Porto Civitanova, sposa civilmente un impiegato marchigiano della fabbrica del padre, da lui avrà un figlio, tenta il suicidio (la death in life del romanticismo), prova a scrivere un libro che l’avvicina al concetto di emancipazione femminile, insieme al marito si trasferisce a Roma dove lei comincia a lavorare per una rivista…. L’unica costante, da una vita all’altra, è il sentimento materno. Insieme il figlio, il dottore del paese di mare è l’altra figura maschile che assume connotazioni positive.

UNA DONNA
Del 1977 è l’omonimo teleromanzo in sei puntate trasmesso sulla rete ammiraglia della Rai (all’epoca Rete Uno) con Giuliana De Sio. Una donna fece discutere quando uscì, imponendosi subito come “caso letterario” e, a un secolo dalla sua prima pubblicazione, l’opera più nota e “controversa” della Aleramo continua ancora oggi ad animare le letture dei giovani. L’autoanalisi di Sibilla diventa riflessione universale sulla donna (da qui l’articolo generico nel titolo). Viene spontaneo domandarsi quanto da allora sia mutata la condizione femminile.
Nonostante la prosa enfatica e le intuizioni liristiche, lo stile di scrittura è moderno, a dimostrazione di come la Aleramo fosse in anticipo sui tempi non solo a livello di contenuto. C’è il romanzo di formazione, il Bildungsroman goethiano che l’autrice conosceva bene, c’è il romanzo sociale e c’è ovviamente il romanzo autobiografico, leggendo il quale ci si chiede sempre in che modo manipolazione e censura siano intervenute per distaccare la realtà dal racconto…
Finito di leggere: giovedì 31 marzo 2022.
Nel salutarvi, vi invito a leggere Una donna di Sibilla Aleramo, e a tornare su questa pagina per dirmi cosa ne pensate.