YOU di Caroline Kepnes
TV
La serie TV di You non ha avuto una vita semplice. Prima Lifetime acquista i diritti del romanzo, realizza la prima stagione, poi ci ripensa e la scarica. Arriva Netflix a salvarla e la serie creata dal “fantastico duo” Greg Berlanti e Sera Gamble diventa un successo planetario. Netflix ha già adattato le due opere letterarie finora pubblicate (una per ciascuna delle due stagioni finora realizzate), ma è già in cantiere lo sviluppo della terza stagione.

In attesa di sapere cosa ci aspetta in futuro, facciamo un passo indietro per scoprire il primo seminale romanzo, You. Edito qui da Mondadori, un thriller psicologico tradotto in diciannove lingue (da noi si chiamava Tu prima del successo televisivo), finalista ai CWA New Blood Award e che al momento ha avuto anche un seguito nel 2016 (Hidden Bodies), da noi inedito.

YOU
Ad averlo ideato è Caroline Kepnes, losangelina regista di un cortometraggio pluripremiato, nonché autrice di show televisivi come Settimo cielo e La vita segreta di una teenager americana.

Il libro è scritto in prima persona (dal protagonista Joe, il “cacciatore”) e rivolto sempre direttamente a una seconda persona (Guinevere, la sua “preda”). Il punto di vista di Joe è trasposto nella serie televisiva tramite la ricorrente voce fuori campo che prende di peso alcune battute scritte del romanzo. Ma che fa sempre tornare al centro dell’attenzione “you”.

La lettura è scorrevole, le scene di sesso spinte, il tutto condensato in un “quasi” flusso di coscienza che ti fa “immedesimare” nel punto di vista deviato dello stalker Joe. La sua prospettiva è il nostro punto di vista, per questo siamo portati a tifare per Joe. Un tizio colto, affascinante, puntiglioso (ricorderete che anche il personaggio impersonato in Gossip Girl da Penn Badgley, l’interprete televisivo di Joe, era tacciato di essere puntiglioso?) che riesce a manipolare la “ragazza dei suoi sogni” perché ha accesso al suo cellulare, alle mail, alla sua vita social.

Le situazioni propongono un buon mix newyorchese di sofisticatezza e passionalità, il ritmo incalza, gli eventi si fanno sempre più concitati e ti monta dentro l’ansia per il destino della vittima.
HER

Guinevere Beck (interpretata da Elizabeth Lail nella serie), o semplicemente Beck, scrittrice a tempo perso (nel libro si diletta in racconti brevi, nella serie in poesie) e con il sorriso di Natalie Portman. Il suo film preferito è Voices (da noi Pitch Perfect) con Anna Kendrick ma agli altri dice di essere una fan di Magnolia e Paul Thomas Anderson. Proviene dall’isola di Nantucket, a sud di Capo Cod nel Massachusetts da dove Herman Melville fece salpare il Pequod in Moby Dick. Difatti lei rappresenta la grande balena bianca nella caccia di “capitan” Joe, e lui rappresenta quel che Melville ha cercato di descrivere: il male assoluto nella sua incarnazione più terrestre.

Ancora, Beck dice che il papà è morto, va in analisi dal carismatico dottor Nicky Angevine, ma nel libro non può contare sull’amicizia della influencer Annika, inventata appositamente per il piccolo schermo. Tra le sue amiche spicca l’odiosa e altolocata Peach, imparentata in qualche modo nientemeno che con JD Salinger, piccola e sportiva ragazza con la passione per Elton John. Peach forse con Beck ci prova, almeno finché qualcuno non attenta alla sua vita mentre fa jogging nel boschetto…

HIM
Joseph “Joe” Goldberg è un libraio dell’East Village che nasconde nel seminterrato una gabbia di vetro costruita dal suo anziano mentore e libraio in pensione, il signor Mooney, per conservare le edizioni rare. Il signor Mooney viene mostrato da infermo una sola volta nella serie e tante volte nei flashback; nel romanzo invece Joe lo incontra più volte, ma sorge il terribile sospetto che sia solamente frutto della sua immaginazionemalata.

Il primo a finire nella gabbia segreta è Benji, l’egoista e viziato fidanzato di Beck che Joe “adotterà” con tutte le attenzioni che si riservano a un animale domestico. Altri faranno una bruta fine, quelli che si mettono tra Joe e il suo amore. Peach ovviamente, anche lei destinata a finire intrappolata in questa torbida spirale (SPOILER: la uccide colpendola con uno scoglio nella spiaggia, nella serie la uccide con un colpo di pistola). E Karen Minty, la fidanzata “temporanea” sulla quale ripiega Joe durante una “pausa di riflessione” con Beck, nella serie TV è interpretata da una afroamericana.
Il primo dipendente di Joe alla libreria è Curtis, un simpatico fattone cronicamente in ritardo. Joe lo licenzia per un dispetto, quello ritorna, lo picchia e lo rapina, e allora Joe assume un tipino a modo di nome Ethan. Nella serie c’è un solo dipendente, Ethan. A picchiarlo sarà invece Ron, il patrigno violento di Paco, il ragazzino vicino di casa con una madre tossicodipendente: personaggi inesistenti sulle pagine scritte.

THEM
Joe adora Paula Fox, odia Dan Brown, ama come tutti gli americani Stephen King (la storia è ambientata esattamente durante l’uscita di Doctor Sleep). Uno dei suoi film preferiti è Hannah e le sue sorelle di Woody Allen, grazie al quale ha appreso i subdoli stratagemmi seduttivi messi in atto dal personaggio di Michael Caine. Joe è consapevole che per il resto del mondo risulterebbe un pazzo, ma nel “film” che vive nella sua testa lui è l’eroe, il sano di mente, il Michael Caine dei poveri. Semmai come “insani” lui giudica gli altri stalker, mai se stesso.

Joe corteggia Beck all’Ikea come faceva Joseph (Joe) Gordon-Lewitt in (500) giorni insieme in una continua negoziazione della friendzone. Nella serie TV Joe è più umano della controparte letteraria, sicuramente è più intellettuale e meno volgare e bestiale.
Joe possiede competenze da hacker navigato che gli consentono di clonare i cellulari altrui, e un aplomb impareggiabile. Magistrale la scena in cui Beck si muove per casa sua e lui teme a ogni secondo che scopra i “cimeli” che le ha indebitamente sottratto (un fermaglio, un reggiseno)…

THE END
La loro “relazione particolare” (relatutto) esplode perciò quando Beck, nell’appartamento di Joe, fruga nel buco del muro (e non nel soffitto del bagno come nella serie) e ritrova il suo tesoretto da feticista maniaco.
Joe non può lasciarla andare, e la porta con sé nel seminterrato della libreria. Durante la prigionia nella serie Beck scrive un libro mentre nel romanzo legge Il Codice Da Vinci. A differenza del romanzo, nella serie non ci viene mostrata (SPOILER) la morte di Beck, ma ci viene fatta intuire con un salto temporale in avanti.
Ah, Joe ha pure un’altra ex fidanzata stalkerata e assassinata nel suo passato, Candace. Il plot twist TV conclusivo della serie con il ritorno di Candace è totalmente assente nella serie, dato che lì è morta veramente.

Per sapere come la storia prosegue, abbiamo già visto la seconda stagione della serie televisiva, ma purtroppo in Italia non abbiamo ancora potuto leggere Hidden Bodies…
Nel salutarvi, vi invito a leggere You di Caroline Kepnes, e a tornare su questa pagina per dirmi cosa ne pensate.
Finito di leggere: venerdì 27 febbraio 2020.