IL CLIENTE di John Grisham
IL LEGAL THRILLER
John Grisham, inventore e maestro del legal thriller, per dieci anni ha praticato l’avvocatura specializzandosi in Diritto Penale e nei contenziosi per danni fisici, ed è stato membro del Mississippi House of Representatives. Ispirato da un caso che stava seguendo ha scritto il suo primo romanzo, Il momento di uccidere (1987). Ma il successo arriva con il secondo, Il Socio, da cui la Paramount Pictures ha tratto un film di enorme successo. Seguono altre opere come Il Rapporto Pelican, L’appello, L’uomo della pioggia, La Giuria e chiaramente Il Cliente (1993), quarto romanzo, e considerato il suo capolavoro.
New Orleans. L’avvocato Clifford è stanco di aver paura dei suoi clienti, tutti pezzi da novanta del crimine di cui è costretto a condividere i segreti, in particolare ha avuto una confidenza che non voleva sentire: ovvero dove è nascosto il cadavere del primo senatore in carica ucciso, per mano del pericolosissimo Barry Muldanno. L’avvocato del crimine decide così di uccidersi: in un bosco, prima tenta di soffocarsi con il tubo di scarico, poi si spara un colpo di pistola dritto in bocca. Ma i suoi ultimi istanti sono stati involontariamente seguiti dalla proverbiale persona sbagliata al momento sbagliato: Mark Sway, undici anni, che nel tentativo di salvargli la vita ne ha raccolto la confessione.

DUE PERSONAGGI MEMORABILI
Il “reverendo” Roy Foltrigg, ambiziosissimo procuratore, muovendosi a bordo del suo ampio van super-accessoriato, si reca sul posto con il suo codazzo di assistenti, agenti e leccapiedi per capire cosa è successo. Ricky, il fratellino di Mark, che era presente sulla scena del crimine, finisce sotto shock e viene ricoverato, la madre perde il lavoro per stargli vicino, poi qualcuno incendia la roulotte in cui vivono. Mark è un bambino troppo grande per la sua età, capace di profonde scelte etiche, e adesso ha paura: l’FBI vuole farlo parlare, i mafiosi vogliono liberarsi di un testimone scomodo (se saltasse fuori il cadavere del senatore, Muldanno potrebbe essere incastrato per omicidio, perciò apre la “stagione della caccia”).
Per sua fortuna diventa il “cliente” (Mark non perde una puntata del serial Avvocati a Los Angeles) di una donna avvocato fuori dal comune, Regina “Reggie” Love, italoamericana forgiata nelle sofferenze del proprio passato (divorzio, droghe, lastrico), coccolata dalla spassosissima Mamma Love e le sue famose lasagne, è una sorta di Perry Mason per i tempi oscuri. Due personaggi memorabili e costruiti alla perfezione.

Nel 1994 Il cliente è diventato un film di grande successo (e fedele alla fonte) per la regia di Joel Schumacher, con Susan Sarandon (candidata all’Oscar per la sua interpretazione di Reggie Love) e Tommy Lee Jones (il “reverendo” Roy). Il film è stato sceneggiato dallo stesso Grisham, così come la serie televisiva in una stagione da 21 episodi trasmessa fra il 1995 e il 1996 sulla CBS e con un cast completamente rinnovato.
CONCLUSIONI
Un grande romanzo di azione sincopata che sa alternare la suspense al divertimento e alla commozione, senza mai scivolare nel sentimentalismo. Trama articolata, descrizioni precise, forse il finale avrebbe meritato maggiore incisione, ma più che la destinazione conta il coinvolgente viaggio all’interno dei meccanismi più oscuri del sistema giudiziario americano.

Lo spunto di questo bestseller internazionale infatti è un’idea pazzesca. In un giallo qualunque sarebbe stata liquidata in un capitoletto, quando investigatori in gamba si trovano a convincere un ragazzino a testimoniare, e poi via verso il proprio indizio. Qui no, Grisham ci fonda sopra una spietata analisi sociale, fa venire alla luce le storture della giurisprudenza, e si interroga sull’efficacia e le terribili implicazioni morali di una legge che obbliga persino un bambino a testimoniare prima di mettere in sicurezza la vita del testimone e dei suoi cari.
Finito di leggere: venerdì 3 marzo 2023.
Nel salutarvi, vi invito a leggere Il cliente di John Grisham, e a tornare su questa pagina per dirmi cosa ne pensate.