HANNIBAL IL CANNIBALE 2/4: Red Dragon
Tutte e quattro le opere di Thomas Harris dedicate al famigerato, celeberrimo Hannibal the Cannibal sono state raccolte in un volume unico Oscar Bestseller, Hannibal il cannibale.
Il personaggio che ha trasformato Harris da reporter a miglior scrittore di suspense (oltre ai quattro libri su Hannibal ne ha scritti soltanto altri due, il primo e l’ultimo del suo curriculum) è uno psichiatra colto e raffinato, un perfetto gentiluomo dotato di un sottile senso dell’umorismo. Oltretutto il dottor Hannibal Lecter è anche un pericoloso psicopatico e un feroce assassino. E come se non bastasse è pure un cannibale.
Ricordiamo che tutti e quattro i romanzi sono stati adattati per il grande schermo con alterne fortune. Hanno inoltre ispirato due serie tv: Hannibal in tre stagioni con Mads Mikkelsen che, nonostante le enormi libertà (racconta infatti la storia omoerotica più o meno velata tra Lecter e il profiler Will Graham), è una delle più belle serie crime mai realizzate; e Clarice, lo spin-off ambientato un anno dopo gli eventi del film con Jodie Foster.
Abbiamo letto per voi tutti i romanzi in ordine cronologico (e non di pubblicazione) e, settimana dopo settimana, ve li raccontiamo uno per uno. Oggi tocca a Red Dragon…

IL CACCIATORE DI SERIAL KILLER
Titolo originale italiano Il delitto della terza luna (1981) e prima apparizione in assoluto di Hannibal Lecter. Sorprenderà però molti scoprire che il suo ruolo è davvero marginale. Non solo perché tutti ormai lo conosciamo, in effetti le poche pagine a lui dedicate rubano la scena, a dimostrazione di quanto Thomas Harris sia profondamente ispirato da questo personaggio.
Will Graham è un ex agente dell’FBI con l’inquietante dono di saper pensare come un assassino. Viene richiamato in servizio dall’ex collega Jack Crawford per cercare di fermare un nuovo “mostro”: l’assassino chiamato Lupo Mannaro perché colpisce famiglie innocenti nelle notti di luna piena. Il “mostro” preferisce però farsi chiamare Drago Rosso, in omaggio al dipinto Il Grande Drago Rosso e la donna vestita col sole di William Blake. La sua vera identità viene rivelata abbastanza presto nel romanzo, perché il focus non è tanto sul chi, ma sul come.

La vera notorietà della saga è arrivata a posteriori, dopo l’uscita del film di culto Il silenzio degli innocenti (tratto dal libro successivo). A ogni modo, solo da questo romanzo sono state tratte ben due pellicole. La prima è Manhunter – Frammenti di un omicidio (1986), misconosciuta opera di Michael Mann che segna la prima incursione sul grande schermo di Hannibal Lecter (anzi, Lecktor) con il volto di Brian Cox: qui William Peterson è Will Graham mentre Dennis Farina è Jack Crawford. L’altro film è il remake Red Dragon (2002) di Brett Ratner, stavolta con Anthony Hopkins che torna nei panni dello psichiatra serial killer, ma ponendosi come prequel rispetto agli altri due film precedenti (ben più famosi). Edward Norton è Will Graham, Harvey Keitel è Jack Crawford, Ralph Fiennes il cattivo (Tom Noonan in Manhunter).
FOLLIA A DUE
Ricordiamo che il personaggio di Will Graham è anche protagonista della serie tv Hannibal, dove è interpretato da Hugh Dancy, e che funge anche da prequel persino alla storia del libro. Graham è il più talentuoso profiler dell’FBI, e la serie riesce a rendere al meglio “l’abilità” di Graham nell’immedesimarsi nella mente dei serial killer “visualizzando” per lo spettatore quello che egli “vede” (ossia la ricostruzione della scena del crimine secondo il punto di vista del killer). Non a caso lo stesso Graham, che ha guardato così a fondo nell’abisso, è stato ricoverato lui stesso in un manicomio in seguito a un crollo nervoso. Poiché l’uso prolungato di questa tecnica, e la derivante empatia, iniziano a turbare la sua psiche, Will viene affidato alle cure dell’illustre psichiatra Hannibal Lecter (uno strepitoso Mads Mikkelsen). Pur ignorando che sia un criminale, Will nota qualcosa in lui che non va. I due si avvicinano al punto da stringere un legame oscuro, dalle tinte omo-erotiche, che porterà al culmine di un’attrazione fatale. Will scoprirà che è proprio Hannibal il famigerato Squartatore di Chesapeake e lo farà recludere nell’ospedale psichiatrico di Baltimora (nel libro è l’ospedale di stato di Chesapeake per pazzi criminali, ma sempre diretto da Frederick Chilton). Solo nella terza e ultima stagione Will si farà aiutare da Hannibal a catturare il Grande Drago Rosso. Nel libro, invece, si comincia con Hannibal che è già stato assicurato alla giustizia grazie a Graham: evento che, purtroppo, viene solo rievocato nelle pagine scritte da Harris ma mai davvero raccontato.

La serie TV ci narra nel dettaglio anche un altro caso famoso che nel romanzo viene riassunto per sommi capi in quanto precedente ai fatti, ovvero la scoperta e l’uccisione del killer detto Gufo del Minnesota per cui Graham divenne celebre: in tv il serial killer diventa L’averla del Minnesota e sua figlia Abigail (nel libro Graham la salva per un pelo dalle grinfie del padre, nella serie invece ne era complice), rimasta orfana, sviluppa un complicato rapporto padre-figlia con un altro serial killer, Lecter appunto. Nello show Laurence Fishburne è l’agente dell’FBI a capo della sezione scienze criminali Jack Crawford (un mentore quasi paterno per Graham), e con lui ci viene presentata tutta la squadra: il dottor Alan Bloom della scientifica diventa Alana Bloom, professoressa di psicologia e consulente dell’FBI nonché, in questa versione, ex-allieva di Hannibal; ci sono pure gli agenti della scientifica Brian Zeller, Beverly Katz, specializzata in analisi di fibre, e Jimmy Price, specializzato nelle analisi di impronte digitali. Altro gender swap si verifica con Freddie Lounds (Stephen Lang in Manhunter, Philip Seymour Hoffman in Red Dragon), il giornalista ficcanaso del Tattler la cui ricerca di scoop lo porta sempre a ostacolare le indagini, che diventa Fredricka Lounds, una blogger che gestisce il sito internet TattleCrime e che, in alcuni casi, collabora con l’FBI per avere l’esclusiva sulle loro indagini. Inedito è invece il personaggio di Bedelia Du Maurier (interpretata da una splendida Gillian Anderson), ovvero la psichiatra che ha in cura Hannibal (almeno finché non troverà opportuno interrompere le loro sedute).

IL BELLO DEVE ANCORA VENIRE
Nel film di Michael Mann, sfruttando il fatto che il killer sia affetto da cheiloschisi, viene soprannominato dalla polizia Fata dei denti per via dei segni dei morsi lasciati sulle sue vittime. Per il resto è abbastanza fedele nella trama, tranne che per piccoli dettagli (ad esempio il figliastro di Will Graham si chiama Kevin e non Willy, omonimia che in effetti può generare qualche confusione). A divergere è soprattutto il finale: Graham e Crawford risalgono all’identità del killer grazie al fatto di essere l’unico dipendente biondo del laboratorio fotografico (dettaglio non essenziale nel libro in quanto potrebbe indossare una parrucca), questo li porta a casa sua prima ancora che possa inscenare il proprio suicidio. Per cui la resa dei conti avviene immediatamente (e con il coinvolgimento di Crawford), la famiglia di Graham non viene messa in pericolo ed è lui a freddare il mostro.

Nel film di Brett Ratner ci viene mostrata la violenta colluttazione tra Will e Hannibal che porterà all’arresto di quest’ultimo. Per ovvie ragioni sono riservate all’Hannibal di Hopkins molte più scene di quante effettivamente non siano nel libro. Pure stavolta le due opere divergono soprattutto nel finale: nel libro Will e il figlio vengono aggrediti dal serial killer (creduto morto) mentre sono a pesca, sarà la moglie Molly a uccidere il killer e successivamente lascerà Will, pesantemente sfigurato al volto; nel film invece il killer rapisce il figlio, Will ricorre al suo ingegno per liberarlo ma è sempre la moglie (Mary-Louise Parker) a eliminare il Lupo Mannaro, solo che alla fine torneranno a vivere insieme felici e contenti. Inoltre l’ultima scena si ricollega direttamente all’inizio de Il silenzio degli innocenti, dove il direttore del manicomio informa Lecter che una giovane agente dell’FBI desidera incontrarlo.
La trama de Il delitto della terza luna non lascia nulla al caso. Il ritmo è ad alta tensione, ma il bello deve ancora venire.
Finito di leggere: domenica 28 aprile 2024.
Nel salutarvi vi invito a leggere Red Dragon, e a tornare su questa pagina per dirmi cosa ne pensate.
Il prossimo appuntamento con Hannibal il cannibale è per sabato XXX con Il silenzio degli innocenti!
Inoltre, le puntate precedenti sono raggiungibili tramite i link postati a seguire in calce!