DUPLICE DELITTO A HONG KONG di Chan Ho Kei

TRIPLICE DELITTO

L’ispettore Hui Yau-Yat si sveglia in macchina, in un parcheggio lontano da casa sua, senza sapere come. La sua giacca puzza di alcol, lui non ricorda di aver bevuto. Un taccuino nella tasca gli rammenta due corpi dissanguati (marito e moglie) riversi sul pavimento di una stanza – che poi non è un duplice delitto come suggerisce il titolo italiano, ma triplice, in quando la donna era incinta.

L’amnesia ha giocato un brutto scherzo all’ispettore: infatti il duplice (triplice) delitto è avvenuto sei anni fa ed è stato già risolto. L’assassino era un malavitoso vicino alla Triade, Demone Ken: sua moglie era l’amante dell’uomo che è andato a uccidere. Braccato dalla polizia, Demone Ken ha tentato la fuga, ha investito sette passanti ed è morto schiacciato nell’incidente. Ma qualcosa non convince l’ispettore e così, coadiuvato dalla giovane giornalista di Focus, Hui Yau-Yat, riapre l’inchiesta per fare emergere insospettabili verità nascoste, a costo di indagare su se stesso.

MEMENTO

Chan Ho Kei, giovane scrittore di Hong Kong attivo anche come editor di fumetti e sceneggiatore, ha esordito nel 2008 arrivando tra i finalisti del Mystery Writers of Taiwan Award grazie ad alcuni suoi racconti brevi. Duplice delitto a Hong Kong (2011) è stato pubblicato anche nei principali Paesi del Sud-Est asiatico e si è aggiudicato il prestigioso Soji Shimada Mystery Award.

Il suo protagonista soffre, come diagnosticato dallo psicoterapeuta, di DPTS o “disturbo post traumatico da stress”, il quale può provocare amnesia temporanea e selettiva. Il giovane ispettore, più che déjà-vu (riconoscere come familiare una situazione estranea), nella metropoli di Hong Kong si trova a vivere il suo contrario, un jamais-vu: quando ci si sente estranei a qualcosa di familiare.

Gli indizi in tasca, senza memoria, sembra il protagonista del seminale film Memento di Christopher Nolan dove un tizio con la memoria di un pesciolino rosso deve risolvere un caso intricato e si tatua sulla pelle gli indizi così da averli sempre a portata qualora li dimenticasse.

STILE

La nota del traduttore precisa che al sistema di trascrizione fonetica pinyn, ovvero quello ufficiale per la trascrizione dei caratteri cinesi in alfabeto latino in vigore nella Repubblica Popolare di Cina (dove la lingua ufficiale è il cinese mandarino basato sulla pronuncia di Pechino), solitamente riportato in scrittura con caratteri semplificati, sono state effettuate delle “modifiche” per restare più fedeli alla scelta dell’autore di riportare fedelmente la lingua ufficiale di Hong Kong, ovvero il cantonese, per la cui traslitterazione solitamente, al contrario, si usano caratteri non semplificati o complessi (come a Taiwan).

Ai capitoli scritti in prima persona dall’ispettore sono alternati “frammenti” numerati in ordine sequenziale e precisamente datati – scritti in una terza persona che può gettare una luce diversa sul narratore principale – che seguono il punto di vista di quella che sei anni fa fu la sua psicoterapeuta, la dottoressa Pak Fong-Wa, in realtà donna inglese il cui vero nome è Flora Brown, e che potrebbe avere avuto in cura anche il vero responsabile del duplice (triplice) delitto, uno stuntman cinematografico…

THE MAN WHO SOLD THE WORLD

Attenzione: nel romanzo c’è un colpo di scena veramente spiazzante, di quelli belli, che ribalta tutto quello che pensavamo di sapere sul caso e sull’assassino.

L’esergo è affidato a una strofa di The Man who Sold the World di David Bowie, e questo potrebbe essere il titolo della serie TV tratta dal romanzo. Lo dicono gli stessi personaggi, ispirandosi a Life on Mars: altra serie TV che prende il titolo da una canzone di David Bowie e che parla di un poliziotto che finisce in coma e si ritrova nel 1973, un mondo che gli è estraneo, proprio come se si trovasse su Marte. Ricordate il jamais-vu di cui sopra? Bene, non appena i personaggi ascolteranno The Man who Sold the World, è anche il momento del suddetto colpo di scena…

Finito di leggere: martedì 14 giugno 2022.

Nel salutarvi, vi invito a leggere Duplice delitto a Hong Kong di Chan Ho Kei, e a tornare su questa pagina per dirmi cosa ne pensate.