HANNIBAL IL CANNIBALE 1/4: Hannibal Lecter

HANNIBAL IL CANNIBALE 1/4: Hannibal Lecter

Tutte e quattro le opere di Thomas Harris dedicate al famigerato, celeberrimo Hannibal the Cannibal sono state raccolte in un volume unico Oscar Bestseller, Hannibal il cannibale.

Il personaggio che ha trasformato Harris da reporter a miglior scrittore di suspense (oltre ai quattro libri su Hannibal ne ha scritti soltanto altri due, il primo e l’ultimo del suo curriculum) è uno psichiatra colto e raffinato, un perfetto gentiluomo dotato di un sottile senso dell’umorismo. Oltretutto il dottor Hannibal Lecter è anche un pericoloso psicopatico e un feroce assassino. E come se non bastasse è pure un cannibale.

Ricordiamo che tutti e quattro i romanzi sono stati adattati per il grande schermo con alterne fortune. Hanno inoltre ispirato due serie tv: Hannibal in tre stagioni con Mads Mikkelsen che, nonostante le enormi libertà (racconta infatti la storia omoerotica più o meno velata tra Lecter e il profiler Will Graham), è una delle più belle serie crime mai realizzate; e Clarice, lo spin-off ambientato un anno dopo gli eventi del film con Jodie Foster.

Abbiamo letto per voi tutti i romanzi in ordine cronologico (e non di pubblicazione) e, settimana dopo settimana, ve li raccontiamo uno per uno. Oggi tocca ad Hannibal Lecter

LA VIA DEL SAMURAI

Titolo completo Hannibal Lecter – Le origini del male, è l’ultimo ad essere stato pubblicato (nel 2006) ma di fatto costituisce un prologo alle vicende. L’anno successivo trasposto in un omonimo film (l’unico dedicato ad Hannibal sceneggiato dallo stesso Harris), diretto da Peter Webber (lo stesso de La ragazza con l’orecchino di perla), senza però la presenza di nessun attore del cast originale de Il silenzio degli innocenti (e anche per questo ha riscosso meno seguito degli altri).

Si inizia negli anni quaranta, quando ci viene raccontata l’infanzia del protagonista (rampollo di una nobile e lunga dinastia) nella Lituania occupata dai nazisti. Alla morte dei genitori avvenuta per un bombardamento sovietico, segue la traumatica perdita della sorella Mischa, “cannibalizzata” da un gruppo di soldati in fuga a secco di viveri. Quindi la vendita del castello di famiglia e lui a viverci dentro insieme ad altri bimbi smarriti, come un orfano qualsiasi. Riuscirà a superare il mutismo (dovuto al trauma) quando viene adottato dallo zio e, soprattutto dopo la morte di questi, comincerà una relazione (sempre meno platonica) con la moglie di lui. Lady Murasaki, ispirata alla Murasaki Shikibu che scrisse il primo grande romanzo del mondo, Storia di Genji. Il principe splendente, diventa una sorta di mentore per il ragazzo. Traferitosi con lei a Parigi si laurea in medicina e nella maggiore età applica i suoi studi (soprattutto quelli legati al sezionamento dei cadaveri), e il suo ingegno, per stanare uno a uno gli assassini della sorella e vendicarsi ripagandoli “con la stessa moneta” (cosa che farà di lui un cannibale “consapevole”).

Un Hannibal più giovane, diverso da come lo abbiamo sempre visto, e forse per questo è il romanzo meno riuscito della saga. Sempre coinvolgente, cerca di spiegare davvero “le origini (lente, graduali, mai istintive) del male“. E di come Hannibal sia diventato il brillante dottore nonché sadico antropofago The Cannibal.

DAL LIBRO AL FILM

Nel film il giovane Hannibal è interpretato dall’aspro Gaspard Ulliel (inquietante, ma mai quanto ser Hopkins), la sua nemesi Vladis Grutas (il leader dei disertori improvvisati cannibali) ha invece il volto di Rhys Ifans, mentre Gong Li e Dominic West svolgono perfettamente il proprio lavoro l’una come Lady Murasaki e l’altro come ispettore Pascal Popil che, per primo, inizia a sospettare e indagare sul “dottor Lecter“.

In questa versione è Hannibal a fuggire dall’orfanatrofio sovietico e raggiungere casa dello zio, ma lo zio non c’è (nel libro invece muore in seguito all’aggressione di un macellaio che aveva offeso sua moglie, e che diventerà per l’appunto la prima vittima di Hannibal). La componente orientale ha maggiore influenza nella sua formazione: Lady Murasaki lo addestra persino nel kendo, Hannibal è affascinato da come i samurai esponessero le teste dei suoi nemici, e quando lui stesso indossa la maschera orientale che gli copre mezzo volto noi possiamo facilmente immaginare la famosa museruola che gli verrà applicata dentro il manicomio criminale.

Per quanto il film abbia fatto un buon lavoro di adattamento, muovendosi sul filo che separa l’horror dal dramma storico, non è bastato a esentare il film da una candidatura ai Razzie Awards 2007.

Finito di leggere: giovedì 12 aprile 2024.

Nel salutarvi vi invito a leggere Hannibal Lecter – Le origini del male, e a tornare su questa pagina per dirmi cosa ne pensate.

Il prossimo appuntamento con Hannibal il cannibale è per sabato XXX con Red Dragon!

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