HISTOIRE D’O di Pauline Réage
IL MIO NOME E’ O
O non è un nome, è una lettera, ed è questo lo pseudonimo della protagonista. O è condotta dal suo amante, René, al castello di Roissy. Qui viene sottoposta a un duro addestramento come schiava sessuale. Viene posseduta e seviziata, obbligata a soddisfare molti uomini, istruita a colpi di frusta, sottoposta a infinite sofferenze che riesce a sopportare grazie a un unico pensiero, grande e edificante: il suo amore incondizionato per René!
Quando viene trasformata in una schiava perfetta, in segno di ammirazione René la consegna al suo fratellastro, un uomo potente di nome Sir Stephen, che diventerà il suo nuovo padrone. A lui non si può negare nulla, e con lui O conoscerà nuove vette di dolore, brutalità e amore, e troverà la felicità proprio in questo progressivo e totale annullamento della sua volontà individuale.
Histoire d’O è uno scandaloso classico, ancora insuperato, della letteratura erotica di tutti i tempi. La presente edizione porta un contributo iniziale dell’intellettuale italiano Alberto Moravia e prefazione (“La felicità nella schiavitù“) firmata dallo scrittore, editore e critico Jean Paulhan nonché direttore della rivista letteraria francese Nouvelle Revue Francaise, e noto estimatore del Marchese De Sade. Di Paulhan si era innamorata la scrittrice Dominique Aury, il cui vero nome però era Anne Cécile Desclos. Questa l’identità a lungo tenuta nascosta dietro lo pseudonimo di Pauline Réage (1907-1998), scelto in omaggio alla principessa Paolina Bonaparte e all’attivista e femminista Pauline Roland, adottato prima a causa del suo coinvolgimento nella resistenza francese, poi per non mettere in imbarazzo parenti e amici.

EREDITA’
A guerra finita e dopo gli studi di inglese alla Sorbona, Aury tradusse autori anglosassoni come Evelyn Waugh e Francis Scott Fitzgerald, era conosciuta come curatrice di raccolte e autrice di saggi su poesia e letteratura francese, ma scrisse Histoire d’O come un gioco fra amanti per dimostrare proprio a Paulhan, suo mentore e amante più grande di 23 anni, che anche una donna può scrivere un romanzo erotico di successo. Successivamente ammise di aver fatto stampare il libro (nel 1954) proprio su insistenza di Paulhan.
Nonostante l’anno successivo l’opera avesse vinto il Prix Deux Magots, le autorità francesi avanzarono accuse per oscenità nei confronti dell’editore: sebbene i tribunali respinsero le accuse, per diversi anni venne imposto un divieto a pubblicizzare il libro. Non fu esente da simili accuse la traduzione in lingua inglese, che ebbe grande successo negli Stati Uniti durante la Rivoluzione Sessuale degli anni sessanta e settanta.
Diventato iconico per la cultura BDSM, le qualità letterarie e psicologiche del libro hanno avuto una grande influenza sul pubblico di intellettuali. Nel 1969 è pure uscito un sequel letterario, Ritorno a Roissy. Tra i molti adattamenti per il grande schermo (e uno per la TV), il più celebre rimane l’omonima pellicola con Corinne Cléry (O), Udo Kier (René) e Anthony Steel (Sir Stephen) e che ha avuto due sequel (ma rispettivamente con due protagoniste diverse) e un reboot.

CONCLUSIONI
Nel romanzo erotico l’autrice ha infuso le sue fantasie sadomasochiste. La sua bisessualità è ad esempio prestata alla protagonista: Aury ha avuto una storia con la storica Edith Thomas, che difatti ha ispirato il personaggio di Anne-Marie. O si apre totalmente e va incontro a due finali, anch’essi apertissimi.
Le descrizioni crude non scivolano mai nella banalità del volgare, non manca l’azione né la tensione. L’amore idealizzato che porta al totale abbandono alle crudeltà di un amante è narrato con una violenza tale da far impallidire quella sdoganata da Cinquanta sfumature di grigio. In questo caso la narrazione esplicita, più che suscitare scalpore, sciocca il lettore: non tanto per le torture fisiche e psicologiche, quanto per le emozioni che esse provocano. La lettura si fa più veloce tanto più diventa disturbante e insieme affascinante, al punto che il nostro coinvolgimento ci fa specchiare nei sentimenti contrastanti che prova la protagonista.
Histoire d’O si riconferma un capolavoro estremo, ieri come oggi.
Finito di leggere: venerdì 18 luglio 2025.
Nel salutarvi vi invito a leggere Histoire d’O di Pauline Réage, ultimo appuntamento della nostra rassegna, e a tornare su questa pagina per dirmi cosa ne pensate.