THE HANDMAID’S TALE 5: il nuovo trailer e il poster
Ecco il nuovo trailer della quinta stagione di The Handmaid’s Tale, la serie Hulu creata da Bruce Miller e tratta dall’omonimo romanzo di Margaret Atwood in arrivo con i primi due episodi il 14 settembre, seguiti poi dalla messa in onda di una puntata ogni settimana.
Ed ecco il nuovo poster:

Nel cast Elisabeth Moss, Bradley Whitford, Yvonne Strahovski, Max Minghella, O-T Fagbenle, Samira Wiley, Ann Dowd, Madeline Brewer, Amanda Brugel e Sam Jaeger. Fra i nuovi ingressi McKenna Grace de Le terrificanti avventure di Sabrina (chiamata a interpretare la signora Keyes), Christine Ko (Lily, una rifugiata di Gilead che ora è una leader nel movimento della resistenza con base in Canada) e Genevieve Angelson (Mrs. Wheeler, una canadese che idolizza Serena e avrà un ruolo centrale nell’ascesa di Gilead a Toronto) mentre Alexis Bledel (Emily/Ofglen) abbandona il suo ruolo (per il quale ha ricevuto ben quattro nomination all’Emmy). UPDATE: la serie è stata rinnovata per una sesta e ultima stagione; Bruce Miller non sarà più showrunner ma solo sceneggiatore e produttore per occuparsi della seria spin-off I Testamenti, il suo ruolo verrà preso da Eric Tuchman e Yahlin Chang, già nel team di autori e produttori. Elisabeth Moss sarà impegnata come regista in occasione di alcuni episodi (del secondo, del penultimo e del finale).
Ecco la descrizione ufficiale da Amazon: “In un mondo devastato dalle radiazioni atomiche, gli Stati Uniti sono divenuti uno Stato totalitario, basato sul controllo del corpo femminile. Difred, la donna che appartiene a Fred, ha solo un compito nella neonata Repubblica di Galaad: garantire una discendenza alla élite dominante. Il regime monoteocratico di questa società del futuro, infatti, è fondato sullo sfruttamento delle cosiddette ancelle, le uniche donne che dopo la catastrofe sono ancora in grado di procreare. Ma anche lo Stato più repressivo non riesce a schiacciare i desideri e da questo dipenderà la possibilità e, forse, il successo di una ribellione. Mito, metafora e storia si fondono per sferrare una satira energica contro i regimi totalitari. Ma non solo: c’è anche la volontà di colpire, con tagliente ironia, il cuore di una società meschinamente puritana che, dietro il paravento di tabù istituzionali, fonda la sua legge brutale sull’intreccio tra sessualità e politica. Quello che l’ancella racconta sta in un tempo di là da venire, ma interpella fortemente il presente.”