TRINACRIA STATION di A.A.V.V.

TRINACRIA STATION di A.A.V.V.

LA STELLA A TRE PUNTE

Trinacria Station è un’antologia di racconti che, da Luigi Capuana ai giorni nostri, raccoglie la narrativa fantastica di quasi tutti i più riconosciuti autori siciliani, residenti o emigrati. Un testo dal quale si evince come la fantascienza, genere tanto difficile quanto affascinante, abbia in Sicilia una grande e vitale tradizione che ne attraversano le generazioni e le province.

La raccolta era stata originariamente curata da Gian Filippo Pizzo, giù curatore a Palermo nella seconda metà degli anni Settanta di una delle prime esperienze di fanzine, Astralia, nonché esperto di fantascienza e fantastico in campo letterario e cinematografico nelle molteplici vesti di saggista (co-autore di dodici libri), recensore, editor e curatore di collane, organizzatore di eventi e cineforum, scrittore di racconti e curatore di antologie: quella qui presentata è l’ultima alla quale ha lavorato, senza purtroppo riuscire a completarla.

Per il presente volume edito da Delos Digital nella collana Odissea Fantascienza a cura di Silvio Sosio, Pizzo ha avuto la collaborazione del curatore del magazine online FantasyMagazine.it, Emanuele Manco, di origini palermitane, che alterna l’attività di consulente informatico con quella di giornalista, pubblicista, saggista, conferenziere, curatore di collane (per Delos Digital si occupa di Odissea Fantasy e Urban Fantasy Heroes), collaboratore di Fantascienza.com, Delos SF e il podcsast Fantascientificast, e scrittore con all’attivo molti racconti in riviste e antologie. Manco non si è limitato a curare le singole biografie degli autori (che seguono ciascun racconto), ma ha anche concluso con una nota l’introduzione, anch’essa incompiuta, del primo curatore.

Trinacria Station_Libri Senza Gloria
Trinacria Station_Libri Senza Gloria

E se Pizzo ha vinto ben quattro premi Italia, il testo in questione ha ricevuto il premio Italia 2023 come Migliore Antologia e Miglior Copertina. Vi invitiamo a soffermarvi su quest’ultima, realizzata da Franco Brambilla, sulla quale campeggia una stazione spaziale a forma di Triscele.

DAL VERISMO CON FURORE

Procediamo in ordine di lettura. Luigi Capuana, l’unico di cui è riportato più di un racconto breve (tra i meno noti, comunque), e che ricordiamo essere uno dei più importanti esponenti del Verismo italiano, si cimenta con un genere atipico per lui. I componimenti sono tratti dalle sue raccolte Fausto Bragia e altre novelle (1897) e La voluttà di creare (1911), entrambi sviscerano la passione per l’elettricità ma anche la misoginiapartono da un tema scientifico e approdano a beffardi paradossi. Il racconto Il primo maggio del dottor Piccottini introduce la Coscrizione per l’amore mentre il successivo esplora le conseguenze di un esperimento elettrico sulla fecondazione assistita.

Le urla della mente di Bruno D’Agostino, già apparso su Futuro Europa, si concentra sugli effetti collaterali, per così dire, della telepatiaRapporto sui risultati dell’operazione: “Terra Nostra” di Salvatore Schiavone, pubblicato sulla Biblioteca di Babele e ora riveduto, è un report (tradotto dal denebiano con tanto di bip sulle parolacce) redatto (con molta ironia) per conto dell’OGM (Organizzazione Galattica Magna) che vede un umanoide extraterrestre rapire tutti i mafiosi, sterilizzarli e mandarli in esilio su un pianeta remotissimo.

Due lavori sono dedicati alle tradizioni popolari locali. Il primo è Ritorno di Piero Schiavo Campo, autore che si occupa di astrofisica e software, due volte vincitore del premio Urania. Il racconto era stato pubblicato nell’antologia Le variazioni Gernsback: un fantasma, addirittura quello di Rosalia Lombardo, la “mummia bambina”, hackera i dispositivi di un musicista. L’altro è Capo Milazzo di Antonino Martino, autore e scienziato attivo sin dagli anni ’60, che usa la chiave del fantasy romance per esplorare, in tanti capitoletti, i misteri secolari del Castello di Milazzo.

FANTASTICO E FANTASCIENZA

Il giorno del ponte di Francesco Grasso, messinese con due premi Urania e una finale Solinas, ripropone in versione rivista una storia noir ripresa dalla raccolta Sul filo del rasoio, in cui fonde ambientazione siciliana con atmosfere cyberpunk nel bel mezzo di una lotta tra clan mafiosi internazionali.

Segue Non può piovere per sempre di Emiliano Farinella, tra i fondatori della fanzine Terminus: la celeberrima frase de Il Corvo illumina di toni malinconici l’esistenza di alcune guerriere artificiali dimenticate nel deserto.

The Crow (1994) Directed by Alex Proyas Shown: Brandon Lee (as Eric Draven)

Empatia di Antonino Fazio, messinese ma torinese di adozione, vincitore del premio Italia 2011, due volte finalista sia al premio Urania sia al premio Alberto Tedeschi, mette in scena la vicenda di due gemelli omozigoti, il giornalista Goffredo e l’architetto Corrado. Quando quest’ultimo finisce paralizzato in seguito a un incidente, tutti e due si sottopongono a un avanzato esperimento neurochirurgico che dà loro opportunità impensabili.

Su territori più fantastici si muove L’ampolla di hatrigluna di Fabio Filadelfio Centamore, traduttore e autore di racconti anche in inglese: un terremoto rivela una grotta all’interno della quale si trova un’arma aliena che fa gola ai nazisti.

Desolazione di Maria Caterina Mortillaro, siciliana di lunghissima tradizione, vincitrice del premio Urania Short, del premio Delos Passport 2018 e del premio Odissea 2019, offre un altro punto di vista distopico (ma non privo di un accenno di speranza) sulla tematica della fecondazione assistita.

VERSO IL FUTURO E OLTRE

Stilbe è invece di Enrico Di Stefano, catanese vincitore del premio Akery, del premio Space Prophecies, del premio Vegetti e due volte del premio Italia, fondatore (e presidente dell’associazione culturale omonima) della fanzine Fondazione. Il racconto era già apparso su Delos e vede un uomo innamorarsi di Stilbe, la figura mitologica o aliena che ha ispirato un famoso ritratto del fotografo romano Enrico Nervi. Di Stefano firma anche la densa ma Breve storia della fantascienza siciliana, posta a chiusura del volume.

Il quarto livello di Claudio Chillemi, catanese che ha vinto diverse volte il premio Italia e fondato la rivista amatoriale Fondazione, è un sentitissimo omaggio a Falcone e Borsellino: gli “schemi mentali” dei due magistrati sono stati salvati e sopravvivono in un computer esistente in un futuro ucronico in cui l’Italia è arrivata sulla luna insieme agli americani. Il racconto è già apparso su Delos.

Kore di Mariano Equizzi, attivo dagli anni ‘80 con il seminale Syrena, è principalmente un trattamento cinematografico che, per ammissione dell’autore, è stato proposto e mai realizzato, ma è anche e soprattutto un flusso di coscienza in cui un “millenial” deve fare i conti con i delitti del padre.

Òbo di Ambra Stancampiano, scrittrice su vari portali di narrativa e intrattenimento, attualmente curatrice della collana Heroic Fantasy Italia per Delos Digital e tra gli autori del progetto Artefactum TV, mette l’uomo in guerra di fronte a una resa dei conti… “bestiale”.

Terraforming di Emanuele Manco, scritto appositamente per questa raccolta, vede i terrestri alla cerca di nuovi pianeti da colonizzare.

CONCLUSIONI

Molti autori provengono dalla fanzine Astralia (D’Agostino, Schiavone e Schiavo Campo), diverse sono le esperienze così come le voci recenti. Quella di Trinacria Station è una selezione che non può essere completa per tanti motivi, anzitutto di copyright, ma il suo quadro variegato getta delle basi solidissime.

La Sicilia che viene a delinearsi non è un limite geografico che confina ma, al contrario, che espande: non un movimento centripeto che non fa vedere oltre gli scogli, ma un salto centrifugo che trasforma le onde del mare nelle stelle del cosmo.

Finito di leggere: domenica 10 agosto 2025.

Nel salutarvi vi invito a leggere Trinacria Station di A.A.V.V., ultimo appuntamento della nostra rassegna, e a tornare su questa pagina per dirmi cosa ne pensate.

4 Replies to “TRINACRIA STATION di A.A.V.V.”

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