ALI D’ANGELO di Massimo Benenato

ALI D’ANGELO di Massimo Benenato

UN ANGELO FATTO UOMO

Da tempo attendevamo la nuova fatica letteraria di Massimo Benenato ed infine eccoci accontentati con Ali d’angelo.

Angelo Cherubino (nomen omen, è proprio il caso di dirlo) è un affermato scrittore nonché rampollo di un’agiata famiglia di imprenditori gioiellieri romani. Per puro caso coglie in flagrante Teresa, sua promessa sposa, con l’amico fraterno Carlo nonché testimone di nozze. Angelo fugge via in sella alla sua Harley Davidson prima di venire “scoperto” a sua volta. Mentre fantastica sui più disparati piani di vendetta, il suo girovagare senza meta lo porta, diverse ore dopo, in Umbria. Senza carburante (ed energia) Angelo s’imbatte nella stazione di servizio di Salvatore, vispo siciliano che gli consiglia di pernottare a Borgo Celeste (nomen omen – 2), un albergo a conduzione familiare di proprietà dell’amica Simona. Qui Angelo viene accolto da Doremi, la travolgente figlia quattordicenne di Simona. Grazie a lei viene a sapere che, sette mesi prima, anche la madre era stata abbandonata di punto in bianco dal marito (Fabio) per una donna molto più giovane. Non solo Angelo è subito entrato in sintonia con Doremi, ma trova in sua madre anche una “ideale” compagna di sventura…

Ali d'angelo_Libri Senza Gloria
Ali d’angelo_Libri Senza Gloria

La prefazione è di Antonio Fiasconaro (giornalista, saggista e scrittore), la foto in copertina di Beatrice Benenato (figlia dell’autore) mentre il disegno in quarta di copertina è dello stesso autore (ritratto che a noi ricorda una versione giovanile dell’indimenticato Franco Franchi, e del resto lo stesso autore cita tra le pagine “i film di Franco e Ciccio“). Il risvolto di copertina con la bio dell’autore è assolutamente da leggere, un racconto nel romanzo, che rivela tutta l’ironia e l’amore per l’arte di Massimo Benenato. Figlio di Francesco Benenato, in arte Franco Franchi, è certamente poliedrico (suona la chitarra classica, dipinge, fa sculture, è stato libraio) e anche le sue opere spaziano molto: dal fantasy per ragazzi (Geremia Fiore e il libro di Oberon, 2009) al brillante Sotto le stelle di Roma (2019, leggi QUI la nostra recensione) ma sempre emerge il suo timbro inconfondibile, ora romantico ora disilluso, ora divertente ora struggente. Proprio con l’ultimo romanzo citato è nata la collaborazione con Spazio Cultura edizioni che ci ha portato oggi ad Ali d’Angelo (2023).

UN MONDO FATTO MAGICO

A partire dall’incontro/scontro tra Angelo e Simona (una di quelle scene originali e memorabili che funzionano alla grande tanto sulla pagina scritta che in un eventuale adattamento cinematografico), la storia prende una piega imprevedibile e intricata. Nei pochi giorni in cui si sviluppa la trama non sono molti i personaggi che incrociano le loro strade, ma tutti a loro modo “unici”: dalla “zia” Benedetta (nomen omen – 3) dottore per ogni occasione, agli amici di Doremi (la “gemella” Bea e “capitan” Gigi). La vicenda è raccontata in prima persona, alternando i punti di vista (capitolo dopo capitolo) ora di un personaggio ora di un altro, ed è una scelta tanto più azzeccata se si pensa che in realtà il nostro protagonista ha una doppia identità: Angelo, servendosi dello pseudonimo di Galeno, ha firmato una saga fantasy avente per protagonista un Gigante Mago.

La magia è un elemento chiave delle opere di Massimo Benenato. Non a caso il nostro protagonista ha una cicatrice sulla fronte come quella di Harry Potter. A sconvolgere però il mondo di Borgo Celeste, più che la sua presenza in sé, è quello che porta al collo: un ciondolo speciale con due ali intrecciate (lo stesso simbolo presente sulle copertine di Galeno). Il ciondolo sembra dotato di vita propria, sa quando avvicinare le persone e quando respingerle, veglia come un angelo custode e “non sente ragioni” (proprio come il tempo, e l’amore).

Ali d’angelo è l’ennesima prova di come Massimo Benenato sia un creatore di mondi. Una qualità rara, e motivo per cui attendevamo con trepidazione la nuova lettura. E in questi mondi persino i personaggi più odiosi alla fine riescono a farsi perdonare, dalla “maggiorata” che ha rovinato la famiglia di Simona e Doremi, alla disinibita Greta che vuole carpire il cuore girovago di Angelo. Non sono necessari astronavi e mostri per popolare nuovi universi. A volte basta un tocco di romanticismo che dona a tutti noi una bontà innata cui appellarci, un manto spirituale sotto il quale tutto sempre si aggiusta per il meglio, e un’inconfondibile atmosfera rarefatta da sogno dove è bello perdersi. Fino al prossimo libro.

Finito di leggere: venerdì 5 aprile 2024.

Nel salutarvi, vi invito a leggere Ali d’angelo di Massimo Benenato, e a tornare su questa pagina per dirmi cosa ne pensate.

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