E AVRAI SEMPRE UNA CASA di Piero Malagoli

E AVRAI SEMPRE UNA CASA di Piero Malagoli

PROFONDO SUD

Piero Malagoli, modenese appassionato di arte contemporanea e letteratura americana, aveva già pubblicato il thriller Controesodo in A14 (2014) con Rubettino. Il suo secondo romanzo, E avrai sempre una casa (2019) pubblicato con Edizioni Spartaco prende le mosse nell’Ozark, in Arkansas, dove vivono i McMath, una famiglia di origine irlandese dell’Illinois e come tutta la comunità animata da fervide convinzioni religiose. La vita lì alle pendici delle montagne è dura, scandita dai tempi della semina e dalla raccolta del cotone (e del granoturco, nell’altra metà del campo), evocata dall’azzurro in copertina che sa di nido domestico e che al contempo traccia una pennellata di pathos. Stagionalmente i McMath ospitano negri che non sono schiavi ma lavoratori, pagati meno dei bianchi ma comunque liberi, in fondo siamo sempre nel Sud degli Stati Uniti ai tempi di Via col vento.

I McMath appartengono a quella terra, ma le cose cambiano quando la madre (Amy Paige) muore dando alla luce la quartogenita e quando poco dopo la segue il padre (Zachary) che un colpo apoplettico si porta via improvvisamente. Con il fratello maggiore Isaac partito al seguito dell’esercito confederato alla disperata difesa di Little Rock contro gli unionisti, rimangono solo i tre figli piccoli nell’isolamento della malridotta tenuta agricola: la quattordicenne Kayla che si affida al libro dei salmi della madre (nel libretto dalle pagine strappate trova sempre una parola del Signore adatta alle circostanze), il minore Lucas (di appena dodici anni) che stringe a sé il fucile Springfield del padre (un ferrovecchio risalente alla Guerra dell’Indipendenza e comprato quando d’inverno un orso aveva preso di mira la fattoria) e l’ultima arrivata Reese. Da soli, con le proprie forze, devono far fronte alla natura selvaggia e lottare per la sopravvivenza. La terra non frutta, la banca rischia di riprendersi la concessione e i ragazzi di perdere tutto quel che resta loro.

E avrai sempre una casa_Libri Senza Gloria
E avrai sempre una casa_Libri Senza Gloria

STILE E CONCLUSIONI

Un giorno giunge notizia della sconfitta dei confederati a Little Rock, ma nessuna nuova dal fratello. I due giovani protagonisti sono fiduciosi che Isaac sia ancora vivo, devono solo resistere il tempo necessario perché lui faccia ritorno a casa. Una resistenza contro l’ineluttabilità del destino, quasi da tragedia greca. Così gli echi della Guerra di Secessione sono lontani, ma Kayla e Lucas (e Reese) combattono un’altra guerra, quella per il loro futuro: la loro unica vera arma è un’eredità da proteggere e con la quale proteggersi. Sono tanti infatti i pericoli e le incognite che li circondano: dai venti freddi che sferzano la pianura ai lupi del bosco, dal morbillo a un misterioso forestiero, da un prete ubriacone alla sua nuova mogliettina, da una carovana di moroni ai disertori sudisti. Kayla e Lucas, i due poli contrapposti di un amore primitivo, rabbioso, malinconico, finiscono per misurarsi con le debolezze e le crudeltà che declinano l’uomo nel suo stato più bestiale; e mentre la speranza di rivedere Isaac li logora lentamente, l’istinto di autoconservazione è costretto ad affondare gli artigli nel lato più oscuro dell’animo umano.

In questo romanzo l’autore non ricrea l’epopea americana, ma l’epica del coraggio di due cuori selvaggi che sa addirittura di TolkienE avrai sempre una casa è un romanzo di formazione in salsa western alla John Steinbeck: nel senso che Malagoli rende onore alla miglior tradizione della letteratura americana, quella che ti inaridisce le labbra e ti fa scorgere spruzzi di sabbia sulla punta degli stivali. La descrizione è minuziosa, la lingua usata riesce a trattare gli istinti primordiali del racconto con tocco persino poetico. Colpisce la maniera con la quale Malagoli riesce a farti visualizzare i luoghi di ambientazione, a farti sentire le sferzate del freddo e della fame come se vivessimo spalla a spalla con i suoi piccoli, eroici protagonisti. Soffriamo con loro, ci commuoviamo per loro. Giusto per fare un esempio, leggendo la sequenza in cui i due orfani tentano di dare una sepoltura cristiana al genitore appena defunto non vedi l’ora che finisca per porre termine allo strazio dei bambini, ma allo stesso tempo non riesci a scollarti da quelle righe: è questo quello che fanno le pagine di grande letteratura. Questo non è soltanto un libro da leggere, è soprattutto un libro da rileggere.

Finito di leggere: martedì 21 dicembre 2021.

Nel salutarvi, vi invito a leggere E avrai sempre una casa di Piero Malagoli, e a tornare su questa pagina per dirmi cosa ne pensate.

2 Replies to “E AVRAI SEMPRE UNA CASA di Piero Malagoli”

  1. Molto ben strutturato. Colto. Profondo. Non avrei voluto finire di leggerlo…e dopo è stato difficile passare al altri libri.

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