NICOLAS EYMERICH, INQUISITORE di Valerio Evangelisti

NICOLAS EYMERICH, INQUISITORE di Valerio Evangelisti

NEW ITALIAN EPIC

Nicolas Eymerich, inquisitore (1994), pubblicato per la prima volta nella collana Urania (dopo aver vinto il Premio Urania), è il primo romanzo di una delle saghe più amate e che ha saputo valicare i confini del fantastico. 

Dopo aver pubblicato volumi e saggi di storia, a partire da questo volume Valerio Evangelisti si è dedicato interamente alla narrativa. Tradotto in una quindicina di lingue, ha vinto nel 1998 il Grand Prix de l’Imaginaire, nel 1999 il Prix Tour Eiffel e nel 2000 il prestigioso Prix Italia per la fiction radiofonica. Direttore editoriale della notissima webzine Carmilla, ha collaborato con Il manifesto e altre testate in tutto il mondo. Oltre a Eymerich, la sua penna ha partorito una nota trilogia bestseller su Nostradamus, un ciclo di tre libri sul pistolero-stregone messicano Pantera, e altri romanzi e racconti di serie e fuori serie, ascrivibili al corpus letterario definito New Italian Epic.

Eymerich è stato protagonista di almeno tredici romanzi e diverse raccolte.

Nicolas Eymerich, Inquisitore_Libri Senza Gloria
Nicolas Eymerich, Inquisitore_Libri Senza Gloria

FARSI IN TRE

Il setting è quello dell’Europa medievale popolata da cristiani, ebrei, musulmani ed eretici mentre il protagonista è calcato sulla figura di un inquisitore catalano realmente esistito nella metà del Trecento. Questa è la origin story di come il domenicano abbia ottenuto dal suo predecessore la nomina di Inquisitore generale del Regno di Aragona. La creatura letteraria di Evangelisti è intollerante spietata, ma anche intelligente e colta, dotata di spirito insieme a una buona dose di dubbi: per il suo “primo caso” indaga su una misteriosa setta di neopagani adoratori della dea Diana che si sono infiltrati nella corte aragonese di Saragozza.

Ma il suo degno Nemico – ispirato alla figura del Rex Nemorensis, sacerdote del santuario del culto ad Aricia descritto dall’antropologo James George Frazer ne Il ramo d’oro – è un’entità metafisica che ripropone all’eroe, attraverso i secoli, un’unica ed eterna sfida.

Infatti questa storia si mischia su diversi piani temporali coinvolgendo altre due linee di trama, di carattere più fantascientifico: anzitutto quella di Marcus Frullifer, un fisico del XXI secolo che elabora una intrigante teoria per permettere il viaggio interstellare, e poi quella di un futuro lontano due secoli (l’unica scritta in prima persona e senza una numerazione sequenziale) in cui seguiamo il viaggio nello spazio (possibile grazie proprio a Frullifer) dell’astronave Malpertuis (il nome deriva dall’omonimo titolo del romanzo horror di Jean Ray) alla scoperta di un pianeta sacro… alla dea Diana. Sì, non diversamente dal Neil Gaiman di American Gods, ma anche dal suddetto Ray, anche secondo Evanelisti per rendere reale una divinità, basta crederci! Le tre storyline si alternano un capitolo dopo l’altro fino a condividere lo spazio dell’ultimo.

CONCLUSIONI

La trama multipla, pur contaminando i generi, possiamo collocarla nel new weird italiano, di certo molto diverso dal medesimo filone anglosassone.

L’intreccio originale sulle prime può anche spiazzare ma il ritmo incalzante riacchiappa. Il personaggio di Eymerich è forse quello con cui si empatizza meno, dato che può apparire spregevole agli occhi del lettore moderno, ma è anche quello che si muove in un contesto (di spazio e di tempo) meglio caratterizzato. Del resto è lui il fulcro che fa incontrare e scontrare tutte le anime del romanzo: il mistero della fede e la ragione della scienza.

Non c’è che dire, un esordio fuori dal coro.

Finito di leggere: sabato 16 agosto 2025.

Nel salutarvi vi invito a leggere Nicolas Eymerich, Inquisitore di Valerio Evangelisti, ultimo appuntamento della nostra rassegna, e a tornare su questa pagina per dirmi cosa ne pensate.

2 Replies to “NICOLAS EYMERICH, INQUISITORE di Valerio Evangelisti”

  1. era un momento straordinario … la generazione cannibale, una certo cinema che faceva riaffacciare il rapporto fra pubblico ed autori … tutto morto. alcuni dicono con l’ultimo capodanno. in quel momento degli anni 95 2006 a roma si respirava un aria speciale dove anche le nuove tecnologie — guardiamo come nasce uno dei grandi della fotografia del cinema come Luca Bigazzi — davano spazio a cose compeltamente fuori dal coro dei cinepanettoni. peccato che lo stesso Valerio ci cascò su sta banana con una scelta improvvida .. ma non è sede. leggete Valerio vi porta in un mondo creativo e storico e immaginifico che non ha secondi.

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