Stop a ESSERE MORTALI

Stop a ESSERE MORTALI

Le riprese di Essere mortale, il nuovo film prodotto da Searchlight Pictures, diretto e interpretato da Aziz Ansar a fianco di Seth Rogen e Bill Murry, tratto dall’omonimo libro di Atul Gawande, sono state bruscamente interrotte a maggio 2022. Pare che la sospensione abbia a che fare con una lamentela riguardo un comportamento inappropriato di Bill Murray sul set del film. Ad ottobre è stato rivelato che Murray ha raggiunto un accordo con l’accusatrice (il cui nome rimane avvolto nel mistero). Il destino del film rimane in bilico.

Ecco la descrizione ufficiale da Amazon: ” “Alice per la maggior parte del tempo portava vestiti dell’ospedale. Si svegliava quando glielo dicevano, si lavava e si vestiva quando glielo dicevano, mangiava quando glielo dicevano. Viveva con chiunque le dicevano che dovesse vivere. Alice si sentiva in prigione, come se l’avessero messa dentro per vecchiaia”. La caducità umana può essere un argomento infido. Si può innegabilmente provare una sorta di disagio ad affrontare temi che la riguardano. Ma se fossimo vittime proprio del nostro rifiuto di accettare l’inesorabilità del ciclo vitale? E se ci fossero invece approcci migliori, proprio lì, davanti ai nostri occhi, che chiedono solo di essere riconosciuti? Sicuramente la qualità di vita di anziani e malati potrebbe migliorare. Atul Gawande presenta e discute le principali difficoltà incontrate nell’Occidente industriale dai servizi assistenziali per gli anziani, e propone alternative. Nel suo classico stile equilibrato, lucido e coinvolgente, mostra come, per provare a migliorare la qualità della vita di persone molto anziane a malate, occorra prima di tutto interrogarsi su che cosa ciascuno di noi intende per qualità della vita così da accorgersi che ciò che rende la vita degna di essere vissuta non coincide soltanto con sicurezza e salute. Molte altre sono le sfide da affrontare quando il medico vuole fare meglio, e vuole far andare meglio le cose, quando ha cioè cura di ascoltare il paziente…”

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