LA VERITA’ SUL CASO HARRY QUEBERT di Joël Dicker
LOLITA NON MUORE MAI
Nell’estate del 1975 una ragazzina di quindici anni, Nola Kellergan, scompare misteriosamente nella tranquilla (e fittizia) cittadina di Aurora, nello stato del New Hampshire. La narrazione si sposta trentatré anni dopo, esattamente nella primavera del 2008, a New York, dove un giovane scrittore di successo, Marcus Golden, affronta il classico “blocco”, puntuale come l’imminente consegna del romanzo all’editore.
Tutto cambia quando il suo amico e professore universitario Harry Quebert, uno degli scrittori più stimati d’America, viene accusato dell’omicidio di Nola. Se al tempo le ricerche della polizia non avevano dato alcun esito, oggi il cadavere della ragazzina è stato rinvenuto nel giardino della tenuta dello scrittore, a Goose Cove, poco fuori Aurora, sulle rive dell’Oceano.

Marcus è convinto dell’innocenza di Harry perciò abbandona tutto e parte nel New Hampshire dove condurre la sua personale richiesta. Dovrà colmare un buco ampio trent’anni e, possibilmente, cogliere l’occasione per scrivere un romanzo di grande successo.
TWIN PEAKS PER SEMPRE
Nato a Ginevra, Joël Dicker ha scritto molti libri e vinto premi come il Prix des écrivains genovis nel 2010, il Grand Prix du roman de l’Académie francaise nel 2012 e il Prix Goncourt des Lycéens 2012. Il bestseller La verità sul caso Harry Quebert (2012, da noi uscito l’anno dopo con Bompiani) ha raggiunto tutti i vertici delle classifiche in Europa.

Diviso in 31 capitoli che sono numerati al contrario, ovvero dall’ultimo fino al primo (ma senza intaccare l’ordine cronologico lineare), e introdotti da stralci di conversazioni fra Marcus ed Harry a proposito della scrittura, e quindi della vita.
La storia è intervallata dai vari flashback, soprattutto ricostruzioni fatte da Marcus in base alle testimonianze raccolte, in squadra con Perry Gahalowood, sergente della polizia di Stato messo a capo delle indagini sul ritrovamento della vittima. Si scopre che moltissime erano le persone che ruotavano attorno alla figura di Nola, novella Lolita: dai poliziotti allora incaricati del caso (dal capitano Pratt, oggi in pensione e malato terminale di cancro, all’agente Travis Dawn) alla famiglia della vittima (ancora in vita David Kellergan, padre di Nola ed ex reverendo di Aurora), senza lasciar fuori i più o meno insospettabili cittadini, da Jenny Quinn che gestisce la tavola calda (un tempo in mano ai genitori Tamara e Robert) all’anziana Deborah Cooper che viveva al limitare del bosco (l’ultima ad avere visto Nola), e poi il silenzioso e sfregiato Luther Caleb, autista di Elijah Stern, l’uomo più ricco del Maine nonché ex proprietario della villa di Goose Cove. Con tutti i suoi scheletri nell’armadio la cittadina di Aurora, manco a dirlo, ricorda Twin Peaks.

CONCLUSIONI
La Parte Prima è incentrata su La malattia degli scrittori (Otto mesi prima dell’uscita del libro), il blocco di Marcus viene gradualmente vinto dalle indagini che occupano la Parte Seconda che è appunto La guarigione degli scrittori (Stesura del libro), al quale segue una Parte Terza meno voluminosa che è dedicata a Il paradiso degli scrittori (Pubblicazione del libro) per chiudere con l’Epilogo nell’Ottobre 2009 (Un anno dopo la pubblicazione del libro).
La narrazione che incede per colpi di scena rimanda a un tipo di scrittura seriale. Da questo romanzo Jean-Jacques Annaud (lo stesso del primo adattamento de Il nome della rosa) ha infatti tratto l’omonima miniserie evento in dieci episodi con Patrick Dempsey.

Pur essendo molto corposo, La verità sul caso Harry Quebert si legge letteralmente in un fiato man mano che il mistero si districa tra le maglie del tempo.
Tra le pagine si dice che uno scrittore, a dispetto di tutto, scriva un libro soltanto nella propria vita. Con molta probabilità, quello di Joël Dicker lo abbiamo appena letto.
Finito di leggere: giovedi 8 maggio 2025.
Nel salutarvi vi invito a leggere La verità sul caso Harry Quebert di Joël Dicker, ultimo appuntamento della nostra rassegna, e a tornare su questa pagina per dirmi cosa ne pensate.