LE AVVENTURE DI SANDOKAN 5/11: Il Re del Mare
Tutto il ciclo di Sandokan è stato pubblicato nella sua interezza in un volume unico edito da Newton Compton, Tutte le avventure di Sandokan.
Il volume è curato dallo scrittore e saggista Sergio Campailla, già ordinario di Letteratura italiana all’Università di Roma, e che per la stessa casa editrice si è occupato dell’opera dei grandi scrittori siciliani Verga, De Roberto, Capuana e Pirandello. A firma di Campailla è l’introduzione Il caso Salgari (autore prolifico, mai coronato dal successo economico) e le presentazioni a entrambi i cicli qui contenuti (quelli della jungla e dei pirati della Malesia). Con le illustrazioni di C. Linzaghi, il volume contiene in apertura le immancabili schede sulla vita e le opere dell’autore, oltre che sui personaggi e sui luoghi dei romanzi trattati (attenzione: spoiler a iosa insieme a virgolettati dell’autore riutilizzati a piene mani).
Noi avevamo già avuto modo di recensire un’altra raccolta di romanzi salgariani, quella del ciclo dei corsari, a cura di Claudio Magris (trovate a seguire le recensioni QUI de Il Corsaro Nero, QUI de La regina dei Caraibi, QUI di Jolanda, la figlia del Corsaro Nero, QUI de Il figlio del Corsaro Rosso, QUI de Gli ultimi filibustieri, QUI de I corsari delle Bermude, QUI de La crociera della Tuonante e QUI di Straordinarie avventure di Testa di Pietra).
La presente raccolta come detto si compone in due cicli, composti da sette libri il primo e da quattro il secondo, ciascuno introdotto da una breve Premessa. Abbiamo letto per voi tutti i romanzi delle due serie e, settimana dopo settimana, ve li raccontiamo uno per uno (proprio come abbiamo fatto in passato con i Corsari). Oggi tocca a Il Re del Mare…

PRIMO O SECONDO?
Il secondo ciclo indo-malese effettivo di Emilio Salgari si compone di una trilogia che va da Il Re del Mare e Sandokan alla riscossa. La differenza rispetto al primo sta nel fatto che nei primi quattro romanzi (primo ciclo) i personaggi principali fanno conoscenza tra di loro e collaborano occasionalmente, mentre nei successivi tre romanzi (secondo ciclo) ormai da qualche anno vivono avventure insieme e si battono contro gli stessi nemici. Precisazione dovuta perché nell’indice della presenta raccolta i romanzi dal cinque al sette sono indicati come facenti parti del primo ciclo; secondo questa logica, il “secondo ciclo” va a comporsi delle storie successive ovvero l’ultimo romanzo dato alle stampe da Salgari (La riconquista di Mompracem) e da tre libri postumi (oltre che di autenticità contestata).
Per la prima volta pubblicata a puntate sulla rivista Per terre e per mare a cavallo tra il 1904 e il 1906, la storia de Il Re del Mare (principio del secondo ciclo effettivo) riprende undici anni dopo i fatti de Le due tigri (chiusa del primo ciclo effettivo – leggi QUI la recensione).

BATTAGLIA NAVALE
Sebbene Sandokan abbia reso un servigio storico all’Inghilterra eliminando la setta dei Thugs, il governo inglese non smette di complottare contro il principe-pirata. Non solo il leopardo inglese stringe alleanza con il nuovo rajah di Sarawak, nipote dell’arcinemico James Brooke, ma un altro personaggio anglo-indiano manovra nell’ombra: egli è il Re del Mare, uno strano e misterioso personaggio che, foraggiato dalla Compagnia delle Indie Orientali e appunto dal rajah del Sarawak, ha dichiarato guerra a Sandokan e compagni. Come prima mossa espugna Mompracem, il covo inattaccabile dei pirati della Malesia.
Segue la battaglia navale che è un insieme di trovate una più geniale e avvincente dall’altra, un susseguirsi di innovazioni tecniche e militari, che potrebbe davvero durare all’infinito. L’ambientazione marittima è un dettaglio non da poco: i protagonisti abbandonano da ora in poi le imprese via terra (che tanto spazio avevano avuto nelle ultime storie) per tornare alla pura guerra navale. Dovendo giocare l’ultima partita a forze impari, il destino dei buoni appare segnato soprattutto quando viene colata a picco La Marianna guidata dal portoghese Yanez de Gomera. Ma all’improvviso compare all’orizzonte una nave americana, proveniente dai cantieri dell’Oregon: era stata commissionata dal sultano di Shemmerindan, il quale voleva vendicare il proprio padre ucciso dagli olandesi, ma il sultano nel frattempo è stato assassinato da un parente, che ha rinunciato all’affare. Dunque Yanez non si fa scappare l’imponente nave che sembra predestinata alla loro nobile causa, e acquista (dal simpatico comandante californiano Harry Brien) questo frutto di una tecnologia avanzata.
Così le Tigri di Mompracem ribattezzano con lo stesso nome del nemico (Il Re del Mare) la formidabile corazzata (che prima si chiamava semplicemente Nebraska) con la quale dichiarano, per via del precipitare degli eventi, una vera e propria guerra per mare a Sarawak e a tutta l’Inghilterra! Nell’apoteosi del regno marino, la terrificante potenza di fuoco del nuovo incrociatore è lo strumento perfetto per dominarlo. Non più pirati ma corsari, i tigrotti compiono prodezze e seminano terrore. Purtroppo la nave da sola non basta a prendersi la rivincita contro gli inglesi, servono quantità enormi di carbone per le sue caldaie, che scarseggia fino a esaurire. E a cercare rivincita c’è anche il famigerato Re del Mare, che appare solo nella seconda parte. Nella prima, a fare le sue veci, è il suo braccio destro, altrettanto misterioso “pellegrino della Mecca“, una specie di santone dal volto sempre coperto. In uno scontro nella giungla contro i suoi uomini, verrà ahinoi ucisa pure Darma, la tigre addomesticata.

PER TERRA E PER MARE
In tutto ciò Tremal-Naik e Kammamuri (padroni di Darma) rimangono in disparte, così come Surama, amata da Yanez. La nuova storia romantica è per i giovani, stavolta è Darma (non la tigre, ma la figlia anglo-indiana di Tremal-Naik) a innamorarsi del “nemico”: il capitano Sir Moreland, giovane comandante di un incrociatore e del forte di Macrae, che l’aveva brevemente tenuta prigioniera. Grazie a questo personaggio emerge un tema caro all’autore: il profondo rispetto verso l’eroismo del nemico sconfitto ma che ha lottato con onore, e d’altra parte il riconoscimento del battuto verso il coraggio dei vincitori.
In ritardo nella narrazione gli eroi si ricongiungono alla Marianna guidata da Sandokan (la sua nave si chiama come la prima affondata, ma senza l’articolo, generando una certa confusione… come la scelta di chiamare Re del Mare sia il nemico sia l’incrociatore). Inoltre l’arrivo di Sandokan non imprime alcuna svolta decisiva alla trama: se lui è presente lo è anche Yanez, e non ha mai avventure in solitaria come invece succede a… Yanez. Insomma, rimanendo il “protagonista” Sandokan sempre più sullo sfondo, diventa evidente la preferenza dell’autore per il suo poliedrico braccio destro. Infatti da questo momento in poi (e quindi intendiamo anche nei romanzi successivi), la Tigre della Malesia rimarrà maggiormente in un angolo.

CONCLUSIONI
Come detto la storia si fa più continua rispetto al passato, senza i tipici excursus di trama (fatta eccezione per il “solo” naufragio di Yanez insieme a Darma e Moreland) che portano alle abituali divagazioni salgariane. Si fanno notare però il comunismo primitivo alla Russeau in cui si imbattono sull’isola di Mangalum (descritto con dovizia di particolari socio-economici e politici) e la manifestazione del suggestivo raggio verde (che può vedersi solo in quelle regioni dal mare limpidissimo e l’orizzonte purissimo), o la parentesi del demonio della guerra (il dottor Paddy O’Brien di Filadelfia, scienziato che non sfigurerebbe in una puntata di One Piece).
Dopo la rivelazione che il “pellegrino della Mecca” era il precettore del Re del Mare, nella seconda parte si svela che dietro quest’ultimo si nasconde nientemeno che il figlio di Suyodhana. Sorpresa delle sorprese in quanto il vecchio nemico, secondo i precetti dei Thugs, non poteva avere famiglia in quanto già “sposato” alla dea Kalì, altrimenti avrebbe perso il rispetto dei suoi fanatici strangolatori. Insomma, odio genera odio, morte provoca morte… ma la rivelazione del suo vero nome lascerà tutti a bocca aperta!

In questo romanzo lo sprezzo dell’autore verso gli inglesi è quantomai palpabile e sir Moreland si “salva” solo in quanto anglo-indiano. Nonostante il ritorno segnalato allo stadio primordiale della pirateria, i personaggi sono ormai maturati, diventando più coscienti e razionali che nei precedenti capitoli del ciclo. Il Re del Mare è avventuroso dalla prima pagina sino al finale a sorpresa. Subito dopo non vedi l’ora di tuffarti ancora nella prossima impresa.
Finito di leggere: domenica 28 luglio 2024.
Nel salutarvi vi invito a leggere Il Re del Mare di Emilio Salgari, ultimo appuntamento della nostra rassegna, e a tornare su questa pagina per dirmi cosa ne pensate.
Il prossimo appuntamento con Il ciclo di Sandokan è per sabato XX MESE con Alla conquista di un impero.
Inoltre, tutte le puntate precedenti sono raggiungibili tramite i link postati a seguire in calce!
ALTRO: Le avventure di Sandokan 1/11: Le Tigri di Mompracem.
ALTRO: Le avventure di Sandokan 2/11: I misteri della jungla nera.
ALTRO: Le avventure di Sandokan 3/11: I pirati della Malesia.